2021-09-19 12:55:21
I
SETTE PILASTRI DELLA
MINDFULNESS1. Non giudizio
Se osservi la natura di ciò che pensi, ti renderai conto che la maggior parte dei tuoi pensieri sono giudizi rivolti sia a te stessa che alle esperienze che vivi. In questo caso, la consapevolezza è utile per alleggerirsi dal peso gravoso di questi giudizi, perché ti insegna appunto ad osservarli con imparzialità tramite la meditazione.
Il punto, quindi, non è tanto smettere di emettere giudizi (cosa questa inevitabile), ma piuttosto notare la loro presenza, senza reprimerli o modificartli, togliendo loro attenzione.
2. Pazienza
Quante volte durante un momento difficile ti è capitato di volere che le cose si risolvessero con velocità? Magari sei impaziente di ottenere tutto e subito, e quando questo non succede… che nervoso!
Secondo la mindfulness, un approccio paziente può aiutarti ad affrontare i problemi con più saggezza, perché ti invita a non pretendere troppo dal tuo corpo e dalla tua mente, ma a essere aperta a ogni momento, sapendo che ogni cosa ha il proprio tempo.
3. Mente del principiante
Sarà capitato anche a te di avere nostalgia dei tempi in cui eri bambina, quando ti approcciavi al mondo con senso di scoperta e grande curiosità. Ecco, la mindfulness ti esorta a riappropriarti di questa capacità, imparando a guardare ogni cosa come se fosse la prima volta, senza dare nulla per scontato.
Questo consente di sospendere tutte le aspettative dettate dalle esperienze passate e di riscoprire la libertà di aprirsi a infinite possibilità e fare nuove scelte.
4. Fiducia
Consapevolezza o non consapevolezza, su questo non ci sono dubbi: la fiducia in se stessi, nelle proprie sensazioni e nelle proprie intuizioni è una caratteristica essenziale per vivere una vita serena. Questo significa permettersi di essere come si è, senza soccombere ai propri giudizi e men che meno a quelli degli altri.
Una persona che ha fiducia procede infatti con tranquillità nel suo cammino, poiché prende delle decisioni in accordo con il suo cuore, senza dover dimostrare niente a nessuno.
5. Non cercare risultati
Il bisogno di ottenere disperatamente dei risultati va messo da parte in questa disciplina, così che ci si possa liberare da qualsiasi ansia sul futuro.
Con questo non s’intende sprecare le proprie capacità, non porsi degli obiettivi e non impegnarsi al massimo per raggiungerli, ma piuttosto lasciare andare ogni attaccamento al risultato per lavorare con più leggerezza e concentrazione.
6. Accettazione
Quando accettiamo le cose esattamente come sono, facciamo pace con il nostro presente, perché smettiamo di sprecare inutili energie per volerlo cambiare o modellarlo a nostro piacimento.
Molti, però, confondono questo atteggiamento chiave con il rinunciare ai propri bisogni o il rassegnarsi a tollerare qualsiasi cosa. Invece, imparare ad accettare significa guardarsi dentro con attenzione e lasciare che le nostre decisioni, i nostri desideri, le nostre paure e i nostri pregiudizi si mostrino a noi così come sono, permettendoci di ottenere la chiarezza necessaria per trasformarci e crescere.
7. Lasciare andare
Più ci aggrappiamo alle cose, alle persone, agli stati d’animo e agli obiettivi, più soffriamo. Perciò l’ultima qualità da coltivare è quella di accogliere “tutto ciò che passa e scorre”, senza però trattenerlo.
Una volta che accettiamo la nostra esperienza del momento presente, possiamo poi lasciare andare tutto, in particolare ciò che è spiacevole, con molta più facilità. Perché questo né ci definisce, né ci appartiene.
Gli esercizi di Mindfulness che trovate su questo canale vi aiutano a coltivare la consapevolezza. MENTRE li fate vi invito a ricordare i 7 pilastri fondamentali.
BUONA PRATICA
24 viewsDaniela Oca, 09:55