2021-12-06 20:23:07
EUROPA E MIGRANTI: I SOMMERSI E I SALVATI
“Naufragio di civiltà”
Sono le parole usate da
Papa Francesco ieri sul’isola di Lesbo per descrivere l’Europa di fronte ai migranti. Circa
3.000 richiedenti asilo, in maggioranza afghani, sono ospitati nei centri di accoglienza dell’isola. Certo, chiamarli così oggi è esagerato: dopo l’incendio del campo di Moria a settembre dell’anno scorso,
non restano che tende.
L’incendio ha convinto il governo greco ad accelerare i trasferimenti di migranti verso la terraferma.
Tuttavia in migliaia restano lì, per mesi, come monito per chi ancora volesse raggiungere l’Europa. Anche per questo,
gli sbarchi sulle isole greche sono crollati. Ma per una rotta irregolare che si chiude, altre tornano ad aprirsi.
Divieto d’accesso?
Non esattamente. Il 2021 sarà il primo anno dal 2015 in cui le migrazioni irregolari dal Mediterraneo verso l’Europa torneranno a crescere:
da 95.000 sbarchi nel 2020 a 120.000 quest’anno. L’85% di loro arriva dall’Africa, e nel 2021 in Europa
più di un migrante sbarcato su due è arrivato sulle coste italiane.
Sono tutti indizi di trend di lungo periodo: dopo essere già raddoppiata tra il 1990 e il 2015,
la popolazione africana raddoppierà ancora entro il 2050, raggiungendo i 2 miliardi di abitanti. Il Pil pro capite della regione resta ancora
15 volte più basso di quello europeo. Per questo, anche se solo il 2% degli africani lascia il proprio paese, è inevitabile che le migrazioni verso l’Europa aumentino.
Giochi senza frontiere
“Da soli non possiamo controllare i flussi migratori”, ha detto
Draghi venerdì ai Rome MED Dialogues organizzati da ISPI e MAECI. Una frase che ci riporta indietro di diversi anni e ci fa capire come i progressi in questo campo siano stati quasi nulli. In effetti, con gli sbarchi che tornano a crescere,
l’Ue si ritrova senza una politica migratoria coerente, e con governi che guardano ai “muri” come unica opzioni percorribile.
Lo hanno capito soprattutto fuori dall’Europa, tanto che c'è ormai chi utilizza apertamente
le vite dei migranti in un “gioco” politico fatto di ricatti e compromessi. Dalla Turchia al Marocco fino addirittura alla Bielorussia. Con
l’arrivo dell’inverno, i paesi europei avranno qualche mese per rifiatare. Ma è inevitabile: sul fronte migrazioni, il 2022 si preannuncia molto “caldo”.
Riascolta il discorso del Presidente del Consiglio Mario Draghi all’apertura dei Rome MED Dialogues 2021: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/una-visione-condivisa-il-mediterraneo-il-discorso-di-draghi-med-2021-32527
Nell’ISPI Daily Focus di questa sera: Biden a Putin, “Dobbiamo parlare”. Leggilo qui: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/biden-putin-dobbiamo-parlare-32578
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