Get Mystery Box with random crypto!

ISPI - Geopolitica

Logo del canale telegramma ispionline - ISPI - Geopolitica I
Logo del canale telegramma ispionline - ISPI - Geopolitica
Indirizzo del canale: @ispionline
Categorie: Politica
Lingua: Italiano
Abbonati: 24.63K
Descrizione dal canale

Resta aggiornato sulle ultime analisi e discussioni sulla politica internazionale, le crisi globali e le dinamiche geopolitiche direttamente dalla voce autorevole dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale.
www.ispionline.it

Ratings & Reviews

4.50

2 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

1

4 stars

1

3 stars

0

2 stars

0

1 stars

0


Gli ultimi messaggi 57

2022-02-25 16:09:58
1.8K views13:09
Aprire / Come
2022-02-25 16:09:41 ISPI DATALAB | GUERRA RUSSIA-UCRAINA: LE SANZIONI BASTERANNO?

Mentre l’esercito russo invade l’Ucraina ed entra a Kiev, Europa e Usa hanno adottato nuove sanzioni contro Mosca, definite “senza precedenti”. Le sanzioni economiche sono l’unica arma a cui si è detto disposto a ricorrere l’Occidente, che da mesi ha escluso la difesa militare di Kiev dalle opzioni percorribili.

Ma le sanzioni hanno una storia travagliata. Funzionano poco, solo se sono forti e imposte all’unisono da molti paesi del mondo, e se chi le subisce non è un nemico determinato a resistere. A che punto siamo sulla “scala” delle sanzioni possibili? Quanto potrebbe soffrirne Mosca? E cosa rischia l’Occidente?

Leggi il nuovo numero di DataLab: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/guerra-russia-ucraina-le-sanzioni-basteranno-33724
1.8K views13:09
Aprire / Come
2022-02-25 14:32:30 EVENTO OGGI ALLE 18.00: "UCRAINA: SE KIEV CADE"

Le sanzioni dell'Occidente non fermano Putin, che continua l'invasione sul territorio ucraino. L'esercito russo, dopo essersi concentrato su alcuni obiettivi militari nel primo giorno di guerra, ora sembra puntare direttamente al cuore del potere politico del paese: Kiev. Cosa accadrebbe se la capitale cadesse? Putin cercherà di installare un governo fantoccio, o tenterà di occupare stabilmente il paese? Come risponderà la popolazione ucraina?

Ne parleremo oggi alle 18.00 nella tavola rotonda ISPI.
Per partecipare: https://www.ispionline.it/it/eventi/evento/ucraina-se-kiev-cade#FORM
3.6K views11:32
Aprire / Come
2022-02-24 19:37:35
2.7K views16:37
Aprire / Come
2022-02-24 19:37:24 SPECIALE RUSSIA-UCRAINA: FATE PRESTO

L’ora più buia
Stasera alle 20 i leader Ue si incontreranno per un Consiglio europeo straordinario sull’Ucraina. Sarà il momento per formalizzare il segnale che circola ormai da molte ore: le sanzioni saranno pesanti, e l’Europa risponderà unita all’invasione russa.
Mentre in Ucraina si continua a combattere, i paesi del G7 si incontrano proprio in queste ore per concordare una linea comune. Intanto la Casa Bianca ha definito l’invasione una “guerra premeditata”, mentre il Regno Unito ha promesso “sanzioni senza precedenti”. Too late?

Undici mesi
Ormai è guerra. Quella che nei mesi scorsi le cancellerie occidentali hanno tentato in tutti i modi di scongiurare. Già a fine marzo dell'anno scorso l'Ucraina denunciò l'arrivo di migliaia di truppe russe ai propri confini, truppe che a maggio sembrava si stessero ritirando. Viste con il senno di poi, erano invece “prove generali di invasione”. A giugno, poi, il taglio delle forniture di gas da Mosca (-25% rispetto alle attese) ha messo con le spalle al muro l’Europa. Poi, a ottobre il nuovo precipitare degli eventi.
Un “precipitare” molto lento. Nel 2008, quando la Russia invase l’Ossezia del Sud georgiana (anche in quel caso il motivo era lo stesso: la volontà del paese di aderire alla Nato), di mesi ne bastarono meno di tre. E nel 2014 accadde qualcosa di simile quando, dopo tre mesi di tensioni, gli “omini verdi” russi entrarono in Crimea.

Fatica sprecata?
Anche se da Washington continuano a puntare l’attenzione sul fatto di essere riusciti a rallentare Putin, svelandone i piani e costringendolo a rivederli più volte, alla fine il risultato sembra lo stesso. Anzi, peggiore: una vera e propria invasione su larga scala, anziché la sola occupazione delle province secessioniste. Invasione che né gli Usa, né Bruxelles hanno alcuna volontà di interrompere manu militari.
Adesso la situazione per i paesi UE è ribaltata. Solo lunedì Bruxelles aveva varato un piano di aiuti da 1,2 miliardi di euro per il governo ucraino. Oggi ci si chiede se quel governo domani sarà ancora in piedi, mentre i paesi europei limitrofi si preparano ad accogliere i profughi in fuga da Kiev (nel 2014 erano stati circa 200mila).
Gli sforzi dell’Occidente di frenare Putin sono stati vani?

Della crisi parleremo oggi alle 18.00 nella tavola rotonda ISPI “Invasione Ucraina: si può fermare Putin”? Segui la diretta qui: https://www.ispionline.it/it/eventi/evento/invasione-ucraina-si-puo-fermare-putin#FORM

Abbiamo raccolto in una pagina gli aggiornamenti sulla crisi, con mappe, approfondimenti e grafiche per capire il conflitto e i suoi sviluppi. Trovali qui: https://www.ispionline.it/it/tag/crisi-russia-ucraina
2.8K views16:37
Aprire / Come
2022-02-24 18:01:59 SEGUI L'EVENTO ALLE 18.00: "INVASIONE UCRAINA: SI PUÒ FERMARE PUTIN?"

Esplosioni nelle città, le truppe russe che avanzano, contingenti aerei dispiegati: è un attacco su larga scala, che annuncia un conflitto di cui non si riesce a intravedere un esito. È guerra. Il presidente Putin dichiara che "la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima" a chiunque provi ad ostacolarlo. Come si può fermare Putin?

Ne parleremo oggi alle 18.00 nella tavola rotonda ISPI.
Per partecipare: https://www.ispionline.it/it/eventi/evento/invasione-ucraina-si-puo-fermare-putin
3.8K views15:01
Aprire / Come
2022-02-24 14:31:27 RUSSIA UCRAINA: È GUERRA

Vladimir Putin sferra un attacco su larga scala, truppe russe entrano in Ucraina, esplosioni anche a Kiev. Europa e Usa condannano, crolla la borsa di Mosca.

Leggi il nostro Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/speciale-ucraina-e-guerra-33681
5.2K views11:31
Aprire / Come
2022-02-17 20:49:13 SPECIALE RUSSIA-UCRAINA: NATO O NON NATO?

I have a dream
Mentre in queste ore, per la terza volta in due mesi, Biden torna a definire un attacco russo come "imminente", il governo di Kiev starebbe considerando un referendum sulla possibile adesione alla NATO. Secondo le ricostruzioni del New York Times, sarebbe questa la proposta fatta ieri dal vice primo ministro ucraino al presidente Zelensky. Una mossa in extremis che, in caso di esito negativo, toglierebbe ogni pretesto a Mosca, scrivendo definitivamente la parola “fine” sulle richieste ucraine di ingresso nella NATO.
Eppure, secondo i sondaggi, solo il 28% dei cittadini ucraini sarebbe contrario all’adesione, mentre quelli a favore sarebbero il 54%. Naturalmente anche un esito di questo tipo non garantirebbe al paese l’ingresso nell’alleanza atlantica. Zelensky lo sa, anzi lo ha già definito “un sogno remoto”. Forse già infranto.

Vorrei ma non posso
In principio, leader americani ed europei si sono dimostrati inflessibili sul principio della “porta aperta”, per cui è impossibile escludere a priori l’ingresso di un qualunque paese nella NATO. Ma le loro dichiarazioni hanno aperto più di uno spiraglio alle richieste di Mosca.
Il “non c'è sicurezza per gli europei se non c'è sicurezza per la Russia” pronunciato da Macron al suo incontro con Putin, o l’affermazione di Scholz secondo cui l’ingresso nell’alleanza dell’Ucraina “non è in agenda”, vanno nella stessa direzione: finché Putin siede al Cremlino la ricerca di un equilibrio di sicurezza in Europa non sembra compatibile con l'adesione dell’Ucraina. E così si cercano soluzioni ambigue, come la “finlandizzazione”, per non provocare Mosca né scoraggiare Kiev.

Le faremo sapere
D’altronde è da almeno vent’anni che l’ingresso dell’Ucraina nella NATO è una questione più complessa della semplice volontà del popolo ucraino. Kiev aveva annunciato pubblicamente il proprio interesse ad aderire già nel 2002 e aveva poi richiesto un piano d'azione per l’adesione nel 2008. Mai concesso.
Vicenda che ricorda un’altra famosa “promessa tradita”: quella che l’UE fece alla Turchia, formalmente ancora paese candidato per entrare nell’Unione. Da trentacinque anni. Con un’unica, cruciale differenza: per entrare nell’UE, Ankara non ha mai rischiato una guerra.
Se i partner Nato non sono disposti a rischiare di compromettere gli equilibri di sicurezza in Europa, non sarebbe meglio metterlo nero su bianco?

Delle tensioni in Ucraina abbiamo parlato oggi nella nostra tavola rotonda “Crisi Russia-Ucraina: e ora?”. Rivedila qui: https://www.ispionline.it/it/eventi/evento/crisi-russia-ucraina-e-ora

Abbiamo raccolto 5 mappe per capire meglio la crisi del gas e i rischi per l’approvvigionamento energetico europeo. Puoi vederle qui: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/energia-5-mappe-capire-la-crisi-del-gas-33342
2.1K views17:49
Aprire / Come
2022-02-16 20:15:35
2.0K views17:15
Aprire / Come
2022-02-11 20:42:19 SPECIALE RUSSA-UCRAINA: LA SOLITUDINE DI ZELENSKY

Allarmi indigesti
“Le cose potrebbero precipitare rapidamente”. Queste le parole pronunciate ieri da Biden, che ha anche invitato i cittadini americani in Ucraina a lasciare il paese il prima possibile. E dire che nei giorni scorsi la tensione sembrava allentarsi e la via diplomatica rafforzarsi.
Ma la riunione di ieri degli sherpa del formato Normandia (Germania, Russia, Ucraina e Francia) si è conclusa con un nulla di fatto, e intanto da entrambi i fronti continuano ad alzarsi i toni (e non solo: oggi sei navi militare russe sono attraccate in Crimea). In mezzo, un’Ucraina dove ogni allarme di invasione russa indebolisce l’economia e la stabilità politica, nonostante i tentativi del presidente Zelensky di abbassare la tensione.

Opzioni di riserva
Da quando a novembre la presenza dei 100mila soldati al confine con l'Ucraina è diventata di dominio pubblico, la valuta nazionale ha perso il 10% del suo valore rispetto al dollaro, per poi avere un piccolo miglioramento proprio in questi ultimi giorni di aperture diplomatiche.
Chi deteneva titoli di stato ucraini se ne è liberato a inizio anno, causando un aumento dei loro tassi di interesse fino al 25% che rende quasi impossibile per il governo prendere in prestito denaro sui mercati internazionali. Rispetto al 2014, quando il PIL crollò del 10%, l'economia dell'Ucraina è però meglio preparata: le riserve in valuta estera sono ai massimi del decennio e sono in arrivo fondi extra da UE e IMF. E quindi, nonostante tutto, le prospettive di crescita per quest’anno restano positive (+3,4%).

A chi piace Zelensky?
Se l’economia sembra (per ora) resistere al clima di tensioni, diverso è il discorso sulla stabilità politica. Le élite ucraine, sia quella “filo-occidentale” che quella “filorussa”, stanno usando questo momento critico per aumentare la loro popolarità a suon di critiche verso l’attuale governo.
Tra i maggiori beneficiari di questo stallo c’è Petro Poroshenko, l’ex presidente che ha guidato il paese nella guerra del 2014, ed è ora dato dai sondaggi a pochi punti di distacco da Zelensky. Che si trova sempre più isolato nel suo paese, ma anche sul piano internazionale: troppo “aperturista” per Mosca, ma non abbastanza affidabile per gli alleati occidentali, che lo vorrebbero più disposto a scendere a compromessi sugli accordi di Minsk.
Stretto tra NATO e Mosca, quanto potrà resistere Zelensky?

Non perderti la nuova puntata di Globally, il nostro podcast sulla geopolitica. Direttamente da uno dei fronti più caldi della crisi, “Cronache dal Donbass, Ucraina”. Ascoltala qui: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/podcast-globally-cronache-dal-donbass-ucraina-33193

E poi, “La Libia ha due premier, di nuovo”. Leggi l’ISPI Daily Focus di oggi: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/la-libia-ha-due-premier-di-nuovo-33196
738 views17:42
Aprire / Come