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Ex Caserma Liberata

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Gli ultimi messaggi 6

2022-09-16 20:27:26 Tempo di speranza! Time For Hope: Un concerto per il Popolo Curdo, un concerto per la libertà di Ocalan.

Domenica 18 settembre, presso il Parco Schuster di Roma, diversi artisti e artiste italiani/e e un gruppo musicale curdo suoneranno, gratuitamente a sostegno della storia, della tradizione e del modello sociale che la popolazione del Kurdistan custodisce e propone.

Dalle 18,00 si alterneranno sul palco Daniele Silvestri, Fiorella Mannoia, Elio Germano, Giacomo Bevilacqua e Michele Zerocalcare (+ special guest), Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, Hani Mojtahedy & the Moon, Punkreas, The Andre, Anna Favella

Una giornata di festa, di aggregazione, di cultura e musica che però deve, nuovamente, denunciare le ingiustizie, operate da stati nazione così come di organizzazione ultra religiose, contro le popolazioni che vivono tra Turchia, Iraq, Iran e Siria.


Paolo Noise, chitarrista dei Punkreas, ricorda che “Il popolo curdo subisce da almeno la fine della prima guerra mondiale una diaspora e una repressione figlia dei nazionalismi e del razzismo. Siamo sempre stai solidali con la lotta di liberazione del popolo curdo che in Rojava si è fatta anche esperimento politico oltre che avanguardia della resistenza contro Isis”.

Mentre per Fiorella Mannoia “ Lo scopo di questa serata è quello di attirare l'attenzione sulla sorte di un popolo coraggioso, la sua è una storia di diaspora e repressione, negli ultimi anni armato e usato dalle potenze mondiali per combattere l'avanzata dell'Isis, che minacciava la nostra sicurezza, e lo hanno fatto, uomini e donne combattenti coraggiosi ne hanno evitato l'avanzata, gli veniva promesso aiuto ma alla fine si ritrova di nuovo tradito. Un popolo che cerca disperatamente che gli venga riconosciuta la terra, la lingua, la cultura, il diritto di vivere secondo il loro modello di società. Saremo oltremodo tutti insieme per chiedere che venga liberato Ocalan e gli altri prigionieri del PKK dopo più di 20 anni di prigionia, e che si possa aprire un dialogo di pace in un area in fiamme da troppo tempo. Essere al fianco del popolo Curdo è un dovere. Come a tutti i popoli a cui viene sottratta la dignità di vivere in pace a casa loro”.

Il Presidente del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è costretto alla prigionia, in isolamento, da oltre venti due anni nel carcere di Imrali (Turchia), dove gli è impedito di vedere i propri avvocati e l’ultimo contatto con il fratello risale ad una visita concessa ormai 17 mesi fa.
Intanto il presidente turco Erdogan ha ordinato al proprio esercito una escalation di azioni militari ritenute criminali da centinaia di organizzazioni umanitarie internazionali, bombardato campi profughi e aree turistiche nel Kurdistan iracheno e ospedali nel territorio Yazida di Shengal.

Per il fumettista Michele Zerocalcare “ è una serata che serve a ricordare che non è che siccome gli ultimi due anni hanno completamente cambiato l'agenda mediatica, i conflitti di cui non si parla più si sono magicamente spenti. In Siria e in Iraq ci sono ancora i jihadisti sul campo, c'è ancora la Turchia che li foraggia minacciando e bombardando tutti i giorni i territori dei curdi e non solo, ci sono ancora uomini e donne che muoiono quotidianamente per difendere un modello di società più giusto e equo per tutti e tutte. E ci sono ancora migliaia di prigionieri politici che marciscono nelle galere dei nostri partner e alleati, primo fra tutti Abdullah Ocalan”

Il PKK, il partito dei Lavoratori del Kurdistan è inserito, su pressione della Turchia, ed il bene placido di molti alleati, nelle liste del terrorismo internazionale nonostante il cambio di fase storico politico del movimento di liberazione del popolo curdo e i diversi tentativi, agiti dallo stesso Ocalan dal carcere, di lanciare ponti di pace.
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2022-09-16 20:27:19
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2022-09-13 20:10:28 https://mapucheit.wordpress.com/2022/09/13/grave-denuncia-di-violenza-da-parte-della-polizia-nella-comunita-di-yani-de-arauco-lunedi-12-settembre-2022/
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2022-08-23 23:34:02 https://mapucheit.wordpress.com/2022/08/23/6338/
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2022-08-09 19:21:07 https://mapucheit.wordpress.com/2022/08/09/urgente-lov-vilo-arauco-sottoposto-a-brutale-repressione-questa-mattina/
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2022-08-03 11:08:49 +++AGGIORNAMENTO DEL LUNEDÌ+++

Mercoledì migliaia di manifestanti hanno occupato brevemente il parlamento iracheno allo scopo di impedire all'alleanza del partito sciita attorno all'ex primo ministro Nuri Al-Maliki di formare un governo. Il “quadro di coordinamento sciita”, alleanza dei partiti filo-iraniani a cui appartiene Al-Maliki, ha recentemente proposto l'ex ministro Mohammed Shia al-Sudani per la carica di primo ministro. Dal punto di vista di al-Sadr, che vuole liberare il Paese dall'“influenza politica iraniana”, al-Sudani è troppo vicino all'Iran. Moqtada al-Sadr è emerso con la sua alleanza come la forza maggioritaria dalle elezioni parlamentari dell'ottobre dello scorso anno. Tuttavia, non è riuscito a raggiungere la maggioranza di due terzi richiesta per fondare un governo e dopo mesi di tentativi lui e il suo partito si sono dimessi lasciando in stallo il parlamento. Gli esperti hanno interpretato il ritiro come una mossa per esercitare pressioni sui partiti attraverso proteste di massa. Sabato il parlamento è stato di nuovo preso d’assalto dai manifestanti e occupato permanentemente. Secondo il ministero della Salute circa 125 persone sono rimaste ferite fino ad ora negli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza.

Durante lavori di ristrutturazione nei pressi della sede dell’amministrazione civile di Minbij, utilizzata da ISIS durante l’occupazione della città come prigione, è stata rinvenuta una fossa comune contenente 29 corpi di età compresa presumibilmente tra 18 e 60 anni. I resti presentavano segni di ferite alla testa e mani legate indicando probabilmente un’esecuzione di massa. Minbij è stata tra le città più colpite dall’occupazione di ISIS, liberata dalle allora neonate SDF nel 2016 a seguito di una delle più violente battaglie della guerra civile siriana, a 7 anni di distanza sta ancora facendo i conti con l’orrore di ISIS e si trova già sotto minaccia di una nuova occupazione essendo assieme a Tall Rıfaat il bersaglio dichiarato da Erdogan della nuova invasione annunciata dalla Turchia.

Su iniziativa del senatore Laurence Cohen (Partito comunista francese), 102 parlamentari francesi di diversi gruppi politici hanno lanciato un appello contro Erdogan e un'operazione militare nel nord della Siria. Nella dichiarazione sono stati ricordati gli effetti disastrosi dell’invasione del 2019 e il contributo fondamentale di SDF e PKK nella guerra contro ISIS e nel mantenerne sotto pressione le cellule ancora attive. In conclusione la dichiarazione invita l'UE e la Francia ad avviare la procedura necessaria al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per dichiarare il nord della Siria una no-fly zone e che lo status dell'Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est venga riconosciuto dalle autorità internazionali al fine di raggiungere una soluzione duratura nella regione.

Il Ministero del Commercio turco ha vietato spot pubblicitari che possano rimandare a contenuti LGBTI+ accusando gli ideatori di “disturbare o modificare il comportamento culturale, morale e sociale". Questo evento è solo l’ultimo atto della crescente repressione del movimento LGBTI+. Il 28 giugno più di 370 persone sono state arrestate per aver preso parte al pride di Istanbul tra cui almeno 10 rifugiati che sono stati in seguito espulsi dal paese. In quella occasione gli organizzatori avevano dichiarato che non c'erano mai stati così tanti arresti nella storia del Pride in Turchia, affermando in un comunicato stampa all'Associazione per i diritti umani (IHD) che : "Lo stato ha aperto la guerra alle persone LGBTIQ+”
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2022-08-03 11:08:44
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2022-08-01 11:58:15 https://mapucheit.wordpress.com/2022/08/01/cinque-anni-senza-santiago-maldonado-esempio-di-lotta-e-internazionalismo/
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2022-07-31 19:51:51 L’ Ostuni Climate Camp 2022, che si sta svolgendo dal 30 Luglio all’8 Agosto a Costa Merlata – zona Santa Lucia, organizza un sit in Lunedì 1 Agosto alle ore 9,00 davanti lo stabilimento Leonardo di Brindisi.

A partire dalle ore 19,00, sempre al Ostuni Climate Camp 2022, serata di solidarietà internazionalista con rappresentanti del popolo Mapuche, popolo indigeno oppresso da Cile e Argentina che lotta per la difesa della loro terra contro l’italiana Benetton, già proprietaria di 900.000 ettari e che ha un esercito privato per cacciare i Mapuche dalle terre in cui vivono da sempre.

Serata di solidarietà internazionalista anche per i curdi e i palestinesi che vivono la repressione e l’oppressione da parte della “democratica” Turchia e del “democratico” Israele.

Le iniziative dell’1 Agosto sono per riaffermare con forza che l’Italia è un paese in guerra di fatto, di fatto co-belligerante, attraverso l’invio di armi a Paesi in guerra che vede protagonista Leonardo, azienda di Stato che produce armi nella vendita di armi.

Da sempre la vendita di armi con al seguito istruttori militari italiani per addestrare ad usarle, ha fatto da apripista alle aziende italiane, con l’Eni in testa, per sfruttare e devastare territori altrui per i propri tornaconti.

Una politica estera che vede l’Italia coinvolta in decine di conflitti nel mondo.

Come la decisione deleteria di inviare armi all’Ucraina che implicitamente tiene dentro la possibilità di fare affari d’oro per le aziende nazionali produttrici di armi oltre a tenere dentro tantissime altre contraddizioni.

I nostri governi assistono compiacenti alla creazione di piccoli eserciti mercenari per difendere governi dittatoriali, magari anche per difendere gli interessi della nostra Eni in Libia o in altri Stati dove Eni è presente.

Insomma, una economia di guerra dove a pagare sono le popolazioni che subiscono guerre e distruzioni e che dalle nostre parti si traduce in un attacco feroce alle condizioni di vita dei cittadini e alla erosione dei salari dei lavoratori.

Contro tutte le guerre e contro la vendita di armi, per una vera transizione ecologica che abbandoni immediatamente i combustibili fossili.

Ostuni 31.07.2022

Ostuni Climate Camp 2022
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2022-07-30 14:00:10 Ci siamo pres* del tempo per scrivere queste righe sull’accaduto di venerdì sera al termine dell’iniziativa “Roma Illegale”.
In breve: intorno a mezzanotte e mezza la musica era ancora accesa, causando l’arrivo di 7 pattuglie fra vigili urbani, carabinieri e polizia (armata pure di taser) sono arrivate e con forza hanno caricato il cancello grande nel tentativo di buttarlo giù, evidentemente sulla spinta solo della loro volontà.
Non è il primo attacco, o intimidazione, o come vogliamo chiamarlo, delle forze dell’ordine nei confronti di Ex Caserma Liberata, e sappiamo che non sarà l’ultimo.
Questa città, lo vediamo sempre più con il passare degli anni, è passerella dei viali commerciali e turistici, dove di tanto in tanto grandiosi concerti generano l’illusione della cultura, mentre la stessa o langue o viene colpita con intimidazioni, multe e denunce. Quei palchi, montati sotto un sole che mamma santa ora schiatto, ci portano a domandarci come mai gli stessi concertoni non finiscano così a schifio, come mai quando sono le organizzazioni private o l’amministrazione pubblica (e sulla natura privatistica del “pubblico” ci sarebbe tanto da dire) non esistano regole di buon vicinato e invece a noi che “SIM TUTT POVERIDD, BIANG GNOR, GIALL E VIRD” è toccata quest’aggressione per mezz’ora di errore. Lungi da noi augurare a chiunque organizzi un concerto che lo stesso termini per mano delle forze dell’ordine, rimangono comunque le ulteriori riprove (non che ce ne fosse bisogno) sui quali siano i ruoli della cultura (abbellimento della vetrina) e delle forze dell’ordine (difesa dello stato di cose presenti, in questo caso della vetrina).
In questo clima gli episodi di prevaricazione e violenza, anche se non sono mai mancati, sono diventati più frequenti: aggressioni a sfondo razziale e omobitransfobico, abusi di potere e ulteriore militarizzazione delle strade, operazione ormai normalizzata già prima della pandemia con il potenziamento di strade sicure, ora coronata dalla consegna dei taser alle forze dell’ordine in sempre più comuni.
A livello nazionale la situazione non migliora: sono ormai quasi all’ordine del giorno gli annullamenti di eventi legali a causa di ingerenze e intimidazioni da parte delle questure (basterebbe seguire un po’ cos’è successo alla band P38, o al CALORE fest a Napoli. Nelle città c’è spazio solo per i grandi eventi, e non si capisce se le amministrazioni non sanno o non capiscono che questo sta distruggendo un tessuto artistico locale già alla canna del gas, o se invece l’intenzione è stroncarlo definitivamente. Ci soffermiamo sulla repressione nei confronti degli eventi artistici solo perché se dovessimo anche di poco allargare il focus, dovremmo scrivere fin troppe pagine. Si richiede ordine e rispetto del decoro, per non disturbare il manovratore e non distogliere dalla simulazione e dal consumo.

Noi ci siamo e ci saremo.

Collettivo di Ex Caserma Liberata
#antifascistaction #nopasaran #supportyourlocalscene #antifas #excasermaliberata #bariantifascista #ACAB1312
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