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Ex Caserma Liberata

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Gli ultimi messaggi 9

2022-06-15 14:22:24 https://mapucheit.wordpress.com/2022/06/15/cile-polizia-e-stato-militarizzato/
32 views11:22
Aprire / Come
2022-06-08 13:07:03 LA PRIGIONE E LA PIAZZA
Reading, Presentazioni, Dibattiti, Musica
10 e 11 Giugno 2022 > BARI

10 Giugno -----------------------------------------
LA PRIGIONE E LA PIAZZA - Mostra-mercato di libri da e sul carcere
dalle ore 17:00 > Piazza Eroi del Mare

dalle ore 18:00 > Piazza Tematica - COVID E RIVOLTE
>Presentazione di: "CARCERE E COVID. DALLE FAKE NEWS ALLE LEGGI EMERGENZIALI" Ed. Strade Bianche in compagnia dell'autrice Sandra Berardi dell'associazione YAIRAIHA ONLUS
>Presentazione di: "FOGLI DAL CARCERE. IL DIARIO DELLA PRIGIONIA DI UNA MILTANTE NO TAV" in collegamento telefonico con l'autrice Nicoletta Dosio
>Presentazione del: "DOSSIER SULLA STRAGE AL CARCERE DI SANT'ANNA DI MODENA" I e II, curato dal Comitato Verità e giustizia e presentato da Alessandra CecchI dell'Associazione Bianca Guidetti Serra
a seguire
>VERSI LIBERI - Letture di poesie di Sante Notarnicola a cura di Rosa Colella
>LIVE ACUSTICO di Alessio Lega

11 Giugno -----------------------------------------
LA PRIGIONE E LA PIAZZA - Mostra-mercato di libri da e sul carcere
dalle ore 17:00 > Piazza Eroi del Mare

dalle ore 18:00 > Piazza Tematica ERGASTOLO E 41BIS
ne discutiamo con:
Francesca De Carolis, Eleonora Forenza, Elton Kalica, Nicola Valentino e con gli attivisti dell'associazione YAIRAIHA ONLUS
e dell'associazione BIANCA GUIDETTI SERRA

Libri:
>Claudio Conte - "CENTO GIORNI, CERCANDO UN DIALOGO COL MONDO" - Ed. Libri Liberi
>Davide Emanuello e Pino Roveredo - "DIVERSAMENTE VIVO, DAI BUI DEL 41BIS" - Ed. Libri Liberi
>Nicola Vaentino - "LE ISTITUZIONI DELL'AGONIA" - Ed. Sensibili alle foglie
>Mario Trudu - "LA MIA ILIADE" Ed. Strade Bianche di Stampa Alternativa
>Elton Kalica - "LA PENA DI MORTE VIVA, ERGASTOLO E PENA DI MORTE" - Ed. Meltemi
>Alessio Attanasio - "DALL'INFERNO DEI REGIMI DIFFERENZIATI"- Ed. Contrabbandera
>Mario Trudu - "CENT'ANNI DI MEMORIA" Ed. Stampa Alternativa

dalle ore 22:30 > Ex-Caserma Liberata
Via Giulio Petroni 8
BEHIND BARS \\\\ LIVE
An anthology of prison songs by Bob Cillo, Livia Monteleone, JJ Springfield
73 views10:07
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2022-06-08 13:06:59
78 views10:06
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2022-06-06 13:10:21 https://mapucheit.wordpress.com/2022/06/05/assassinato-un-altro-fratello-mapuche-lamguen-eloy-ulises-alarcon-manquepan-yem-presente/
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2022-05-26 19:31:43 Lo stato di emergenza in territorio mapuche in Cile
Borric come pineira come pinochet
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2022-05-26 19:30:58 https://fb.watch/dflHgDQ9Au/
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2022-05-23 17:22:17 +++AGGIORNAMENTO DEL LUNEDÌ+++

Droni turchi hanno bombardato di nuovo il campo di makhmour uccidendo un ragazzo, nel campo vivono 12000 esuli curdi fuggiti dai loro villaggi distrutti dallo stato turco negli anni '90, il campo è ufficialmente riconosciuto dall'UNHCR il quale rimane in silenzio di fronte ai continui attacchi che costituiscono un crimine di guerra.
Allo stesso tempo 5 persone sono state uccise in un altro bombardamento a Chamchamal, entrambe le località si trovano a centinaia di KM dal confine Turco.

A Sulaymaniyyah in Başûr il rifugiato politico Zeki Çelebi è stato assassinato a colpi di pistola in pieno centro.
Ş. Zeki era fuggito dal Bakur 12 anni fa a causa delle persecuzioni dello stato turco.
Dopo anni di carcere in Turchia aveva aperto un ristorante a Sulaymaniyyah, città in cui viveva con la famiglia, lascia sua moglie e due figli.
In meno di un anno questo è il 4 attacco mirato dei servizi turchi contro rifugiati politici, l'ultimo, Hisen Tureli, è stato ferito a Dohuk solo qualche ora dopo mentre a settembre veniva ucciso Yasin Bulut del comitato delle famiglie dei martiri.

La Turchia sta utilizzando la richiesta di ingresso nella NATO da parte di Svezia e Finlandia come leva politica, Erdogan minaccia di porre il veto se non verranno soddisfatte le sue condizioni.
Ankara pretende dagli Stati Uniti la ripresa del programma di consegna degli aerei F35 che Washington sospese dopo l’acquisizione turca del sistema di difesa aerea russo S-400, il via libera all’acquisto di quaranta F16 statunitensi e la cancellazione delle sanzioni introdotte per i legami militar-commerciali con Mosca.
Da Helsinki e Stoccolma invece vuole garanzie ed estradizioni: il riconoscimento delle YPG come organizzazione terroristica, la fine dell’embargo sulla vendita di armi iniziata a seguito dell’occupazione militare turca del Rojava nel 2019 e la consegna di 30 rifugiati politici curdi residenti in Svezia, tra cui la parlamentare Amineh Kakabaveh originaria del Rojhelat (Kurdistan iraniano) e lo scrittore Mehmet Sıraç Bilgin, che però è morto nel 2015.
Secondo diversi analisti la vera posta in gioco sarebbe l'autorizzazione ad una nuova invasione in Rojava.
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2022-05-23 17:22:11
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2022-05-21 11:49:51 L'intervento di Alessandro Orsetti ad un'iniziativa all' Elena Di Savoia di Bari.
dal Collettivo Terra Bruciata Barletta:
"Riteniamo che la storia di #Orso e ciò che lo ha portato ad essere lì sia molto importante per comprendere la società basata sulla democrazia diretta costruita da donne e uomini partendo dalla lotta al califfato nero ed ai regimi sanguinari. Parliamo della rivoluzione confederale (qualcuno l’ha definita “un’utopia concreta”) basata sul principio dell’autonomia democratica i cui pilastri fondamentali sono l’emancipazione della donna, l’autonomia dei giovani, il rispetto e la tutela di tutti i gruppi etnici e religiosi. In un medio oriente dilaniato dai conflitti, dalla barbarie e dall’oscurantismo dei fondamentalismi e dalla repressione dei regimi, il Confedaralismo democratico si pone come terza via ed, a detta di molti, unica speranza di pace. Che indica un’alternativa all’oscurantismo voluto dallo Stato Islamico, alla segregazione di genere. Laddove c’erano i mercati di schiave donne e uomini liberi hanno dato vita ad un nuovo corso.
L’esperienza, per la cui difesa, Orso ha dato la vita è , infatti, un esempio di come anche nelle circostanze più ostili sia possibile costruire ponti di pace. In #Rojava ed in tutto il nord est della #Siria coesistono pacificamente arabi, kurdi, siriaci, yazidi in un modello politico e sociale che mette in discussione il principio di guerre tra stati nazione. Ogni gruppo etnico e religioso può vivere esprimendo liberamente la propria cultura, fattore molto importante se pensiamo che gli stessi kurdi sono incarcerati fin da bambini in #Turchia ed Iran per il semplice fatto di parlare la loro lingua e che gli yazidi sono stati vittime di diversi genocidi nel corso della storia, l’ultimo dei quali proprio ad opera degli uomini del Califfato nel 2014 a Shingall, perché ritenuti “adoratori del diavolo”.
In questi anni, numerosi internazionalisti si sono recati volontari in quei territori (unendosi alle #YPG e #YPJ o partecipando alle organizzazioni civili), per sostenere questo progetto di democrazia dal basso e per portare la loro testimonianza in occidente. Circa 50 di loro non hanno mai fatto ritorno a casa, il tributo di vite umane nella lotta per la libertà è stato elevatissimo si parla di almeno 11000 tra i locali.
Raccontare la storia di Lorenzo, è non solo un modo per ricordare il suo sacrificio ma anche un esercizio di memoria collettiva per non perdere mai la speranza, anche in momenti bui come quelli a cui ci ha abituati la contemporaneità. E’ inoltre un modo per conoscere la barbarie e l’oppressione e chi ha donato la sua vita affinché altre ed altri non ne patissero le conseguenze. Nelle ultime due settimane un pesante attacco che vede impegnato l’esercito turco e le bande di jihadisti da esso foraggiate e sue alleate, l’esercito iracheno e gli uomini del dittatore Barzani minaccia l’esperienza rivoluzionaria del Rojava e del nord est della Siria, Shingall e le montagne del Kurdistan iracheno, storico luogo di rifugio della movimento di liberazione. Qui, a differenza che in altri conflitti più coperti dalla stampa, la solidarietà internazionale sta mostrando tutta la sua ipocrisia. Quando un Paese #NATO come la Turchia invade territori di altri stati, sembra non toccare nessuno. Al governo turco inoltre si è concesso il ruolo di mediatore nei negoziati tra Ucraina e #Russia, come può un governo genocida e sponsor militare dello jihadismo fungere da garante per una pace duratura?"
FREE OCALAN!
PACE TERRA E LIBERTA' PER IL POPOLO KURDO E TUTTI I POPOLI IN LOTTA!
PKK NON E' UNA ORGANIZZAZINE TERRORISTA!
TERRORISTA E GENOCIDA E' LO STATO TURCO!
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2022-05-18 12:47:51 Un passo avanti nel piano di sostituzione etnica in Rojava

Erdogan ha annunciato l'inizio delle deportazioni per i rifugiati siriani, i primi gruppi sono stati già inviati nelle aree del Rojava di Serekanîyê, Gire Spî ed Afrin, tutte occupate dall'esercito Turco in collaborazione con milizie jihadiste locali.

In particolare a Şadêrê nella provincia di Afrin, città che prima della guerra era per metà popolata da Ezidi e contiene il santuario Sheikh Rakab, profanato e saccheggiato più volte dal 2018, compagnie turche legate all'AKP hanno costruito insediamenti finanziati da 7 organizzazioni islamiche: principalmente al-'Aysh bi-Karamah ( ) Tanmeia ( ) Beyaz Eller ( )
E in misura minore: al-Nouri ( ), Rahma Islamic Relief ( ), Rahma Worldwide ( ), Human Appeal ( ).

Il piano ha un doppio scopo, da una parte AKP che in questo momento è in calo vertiginoso nei sondaggi cerca attraverso questa mossa di recuperare consensi tra l'elettorato più nazionalista e xenofobo, dall'altra l'insediamento sul confine di rifugiati arabi principalmente provenienti dalle aree sudoccidentali della Siria costituisce un nuovo passo nel piano di sostituzione etnica volto a formare una "cintura araba" che divida la popolazione curda del Rojava da quella del Bakur.

Il piano della "cintura araba" è stato uno dei passaggi fondamentali nel progetto di cambiamento demografico del partito Ba'ath in Siria che tramite numerosi progetti mirava all’assimilazione e all’arabizzazione dei curdi attraverso lo sfollamento. Dal 1965 al 1975 30mila curdi furono costretti a lasciare le loro case.
Nel 1963 l’agente Ba’ath Muhammad Talib Hilal iniziò un progetto di arabizzazione evacuando le popolazioni curde da circa 332 villaggi vicino al confine turco, sostituendole con arabi di Raqqa. Con il pretesto di condurre una riforma agraria nella regione. Questo progetto di “cintura araba” ha influenzato la continuità della demografia curda separando il Kurdistan siriano (Rojava) dal Kurdistan occupato dalla Turchia (Bakur).
Il piano fu realizzato solo in parte e infine sospeso sotto Hafez al-Assad nel 1976: il regime siriano temeva una rivolta curda.

Prima dell'invasione di Serekanîyê e Gire spî del 2019 Erdogan stesso ha presentato pubblicamente in una riunione delle Nazioni Unite una mappa raffigurante il suo progetto di occupazione, che prevede una fascia profonda 40km lungo tutto il confine Turco-Siriano da cui espellere gli abitanti curdi per insediare gli sfollati arabi al momento in Turchia, cancellando così la popolazione curda del Rojava e compiendo il progetto iniziato dal regime Ba'ath.
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