Get Mystery Box with random crypto!

L'intervento di Alessandro Orsetti ad un'iniziativa all' Elena | Ex Caserma Liberata

L'intervento di Alessandro Orsetti ad un'iniziativa all' Elena Di Savoia di Bari.
dal Collettivo Terra Bruciata Barletta:
"Riteniamo che la storia di #Orso e ciò che lo ha portato ad essere lì sia molto importante per comprendere la società basata sulla democrazia diretta costruita da donne e uomini partendo dalla lotta al califfato nero ed ai regimi sanguinari. Parliamo della rivoluzione confederale (qualcuno l’ha definita “un’utopia concreta”) basata sul principio dell’autonomia democratica i cui pilastri fondamentali sono l’emancipazione della donna, l’autonomia dei giovani, il rispetto e la tutela di tutti i gruppi etnici e religiosi. In un medio oriente dilaniato dai conflitti, dalla barbarie e dall’oscurantismo dei fondamentalismi e dalla repressione dei regimi, il Confedaralismo democratico si pone come terza via ed, a detta di molti, unica speranza di pace. Che indica un’alternativa all’oscurantismo voluto dallo Stato Islamico, alla segregazione di genere. Laddove c’erano i mercati di schiave donne e uomini liberi hanno dato vita ad un nuovo corso.
L’esperienza, per la cui difesa, Orso ha dato la vita è , infatti, un esempio di come anche nelle circostanze più ostili sia possibile costruire ponti di pace. In #Rojava ed in tutto il nord est della #Siria coesistono pacificamente arabi, kurdi, siriaci, yazidi in un modello politico e sociale che mette in discussione il principio di guerre tra stati nazione. Ogni gruppo etnico e religioso può vivere esprimendo liberamente la propria cultura, fattore molto importante se pensiamo che gli stessi kurdi sono incarcerati fin da bambini in #Turchia ed Iran per il semplice fatto di parlare la loro lingua e che gli yazidi sono stati vittime di diversi genocidi nel corso della storia, l’ultimo dei quali proprio ad opera degli uomini del Califfato nel 2014 a Shingall, perché ritenuti “adoratori del diavolo”.
In questi anni, numerosi internazionalisti si sono recati volontari in quei territori (unendosi alle #YPG e #YPJ o partecipando alle organizzazioni civili), per sostenere questo progetto di democrazia dal basso e per portare la loro testimonianza in occidente. Circa 50 di loro non hanno mai fatto ritorno a casa, il tributo di vite umane nella lotta per la libertà è stato elevatissimo si parla di almeno 11000 tra i locali.
Raccontare la storia di Lorenzo, è non solo un modo per ricordare il suo sacrificio ma anche un esercizio di memoria collettiva per non perdere mai la speranza, anche in momenti bui come quelli a cui ci ha abituati la contemporaneità. E’ inoltre un modo per conoscere la barbarie e l’oppressione e chi ha donato la sua vita affinché altre ed altri non ne patissero le conseguenze. Nelle ultime due settimane un pesante attacco che vede impegnato l’esercito turco e le bande di jihadisti da esso foraggiate e sue alleate, l’esercito iracheno e gli uomini del dittatore Barzani minaccia l’esperienza rivoluzionaria del Rojava e del nord est della Siria, Shingall e le montagne del Kurdistan iracheno, storico luogo di rifugio della movimento di liberazione. Qui, a differenza che in altri conflitti più coperti dalla stampa, la solidarietà internazionale sta mostrando tutta la sua ipocrisia. Quando un Paese #NATO come la Turchia invade territori di altri stati, sembra non toccare nessuno. Al governo turco inoltre si è concesso il ruolo di mediatore nei negoziati tra Ucraina e #Russia, come può un governo genocida e sponsor militare dello jihadismo fungere da garante per una pace duratura?"
FREE OCALAN!
PACE TERRA E LIBERTA' PER IL POPOLO KURDO E TUTTI I POPOLI IN LOTTA!
PKK NON E' UNA ORGANIZZAZINE TERRORISTA!
TERRORISTA E GENOCIDA E' LO STATO TURCO!