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Ex Caserma Liberata

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Gli ultimi messaggi

2023-02-09 05:13:12
TERREMOTO: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE TRA TURCHIA, KURDISTAN E SIRIA

Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria: secondo le ultime stime sono stati raggiunti gli 11.700 morti, ai quali va aggiunto un numero mai precisato di dispersi e decine di migliaia di feriti. Gli sfollati sono mezzo milione, mentre la terra è tornata a tremare: nel pomeriggio scossa di…
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2023-02-07 18:39:14 - donazione sul sito: https://www.mezzalunarossakurdistan.org/donazione/
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Conto: 16990236
Intestato a:
MEZZALUNA ROSSA KURDISTAN ITALIA
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Causale: Terremoto
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2023-02-06 19:12:26 https://mapucheit.wordpress.com/2023/02/06/lonko-facundo-jones-huala-si-dichiara-in-sciopero-liquido-della-fame-comunicato-pubblico-ai-popoli-coscienti-ma-p-e-u-a-l/
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2023-02-02 20:58:26 https://www.facebook.com/events/2289388807905765

CON ALFREDO, CONTRO IL 41 BIS!

PRESIDIO SOLIDALE SOTTO LA RAI IN VIA DALMAZIA

SABATO 4 FEBBRAIO ORE 16:00

Lo Stato sta assassinando Alfredo Cospito.

Alfredo Cospito è un anarchico accusato dell'attentato nel 2006 alla caserma dei carabinieri di Fossano, fuori dalla quale erano stati piazzati due ordigni a basso potenziale. Nonostante non ci siano stati né morti e né feriti, Cospito è stato condannato dalla Cassazione al 41 bis per strage politica poiché è stato ritenuto un gesto contro la "sicurezza dello Stato".

Nemmeno per la strage di piazza Fontana, dove persero la vita 17 persone e 88 rimasero ferite, fu usato questo capo di imputazione. Risulta evidente come ad Alfredo Cospito non sia accusato, processato e condannato per ciò che ha fatto, ma per ciò che pensa e che dice. La punizione è il 41 bis, una modalità detentiva volta all'annichilimento dell'individuo.

L'articolo 41 bis è una forma di detenzione nata in funzione emergenziale a inizio anni '90 durante la "guerra alla mafia", e il suo fine primigeno era l'interrompere ogni possibile contatto dei mafiosi con le organizzazioni di riferimento, oltre che di tortura per gli stessi. Consiste nella privazione di ogni contatto con il mondo esterno: non solo è una modalità detentiva ma soprattutto una forma di tortura, in quanto il suo fine è degradare l'identità di chi vi è sottoposto.

Alfredo Cospito non è solo stato privato della sua libertà personale. Vive in una cella minuscola, durante l'ora d'aria non vede che una sola persona alla volta (stabilita di volta in volta dall'amministrazione pentienziaria), gli è stato proibito di scrivere e anche di leggere (da quando è stato trasferito da Sassari a Milano gli sono stati sequestrati anche i libri)

105 giorni fa Alfredo ha iniziato la battaglia dello sciopero della fame, scegliendosi ancora una volta la sua barricata. Si è barricato all'interno del suo corpo, rifiutando in una DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento, una sorta di testamento biologico) la nutrizione forzata e il supporto vitale. Ad oggi ha perso più di 40kg e il suo stato fisico si aggrava sempre più velocemente. Ormai è costretto in sedia a rotelle e, a seguito di una caduta, ha riportato fratture al naso. Inoltre anche i suoi organi stanno subendo danni irreversibili.

Alfredo Cospito ha dichiarato che andrà avanti fino alla fine, rifiutandosi di cedere ad uno Stato che, dopo essergli stato nemico tutta una vita, ha deciso di tentare di imprigionarne il pensiero. Quanta paura può fare un anarchico?

Questo non sarà altro che l'ennesimo omicidio premeditato di uno Stato, lo stesso che si fa garante di giustizia e libertà, che preferisce annientare l'essenza dell'individuo cercando di lavarsi la coscienza con ulteriori torture come l'alimentazione forzata o con lo spostamento in un carcere (quello di Opera a Milano) che è dotato di un reparto sanitario più specializzato, piuttosto che prendere consapevolezza del regime autoritario e assassino che è.

La pressoché inedita attenzione mediatica sul caso, insieme alle prese di posizione di personaggi altrimenti molto cauti, sta mettendo in difficoltà il governo. A questo punto rimane fondamentale continuare a mobilitarsi.

Il 4 febbraio a Bari, come in altre città italiane (Napoli, Roma...) sia venerdì 3 che sabato 4 ci saranno iniziative di solidarietà e a sostegno della lotta che il compagno Cospito sta portando avanti.

Il 41 bis non è un'eccezione, ma la naturale continuazione delle politiche dello Stato Imperialista delle Multinazionali della guerra sul corpo di chi osa ancora sfidarlo senza mezzi termini. Con Alfredo, contro il 41 bis, finché di ogni galera non resti pietra su pietra.
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2023-02-02 15:18:06 https://mapucheit.wordpress.com/2023/02/02/dichiarazione-pubblica31-gennaio-2023-liberta-per-lonko-facundo-huala/
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2023-02-01 01:01:08 Cospito fa sul serio: ha firmato una dat e non potrà essere salvato

Il legale rivela al Dubbio: “Rifiuterà l’alimentazione forzata, e il diniego resta valido anche se perde conoscenza”. Atto già depositato al Dap: il governo rischia davvero

Valentina Stella

«Non do la sua morte come imminente, ma se il digiuno non viene interrotto è fatale che si vada incontro a quell’esito», ha raccontato la dottoressa Angelica Milia, medico di fiducia dell’anarchico Alfredo Cospito, a Luigi Manconi su Repubblica. L’uomo ha superato i cento giorni di sciopero della fame ed è stato trasferito dal carcere di Sassari a quello milanese di Opera, dove si può contare su un’assistenza sanitaria più efficace.

Ma lo Stato può forzare Cospito a nutrirsi in modo da scongiurane il decesso? Secondo la legge 219/2017, il paziente capace di agire ha il diritto di rifiutare qualsiasi accertamento indicato dal medico per la sua patologia, nonché di revocare in qualsiasi momento il consenso prestato, anche qualora la revoca comporti l’interruzione della cura. Rientrano in tale ambito, spiega l’Associazione Luca Coscioni, come da indicazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità e delle società scientifiche italiane, la nutrizione e l’idratazione artificiale, in quanto somministrazione di nutrienti su disposizione medica e attraverso dispositivi medici. Ma qual è la situazione nel caso di Cospito? Ce la spiega il suo legale, l’avvocato Flavio Rossi Albertini: «L’uomo ha scritto in carcere due documenti, che io ho inoltrato al Dap, al Provveditorato regionale quando era ancora recluso in Sardegna e al Garante dei detenuti. In essi Alfredo ha espressamente dichiarato di voler rifiutare l’alimentazione forzata. Essendo un trattamento di natura sanitaria, qualunque soggetto può decidere se riceverlo o meno. A parer mio il diniego è insuperabile», spiega il legale. Che poi precisa: «Diverso è se avesse un arresto cardiaco: in quel caso immagino ci sia un obbligo giuridico dei medici di salvargli la vita». Chiediamo a Rossi Albertini se il diniego permanga anche nel caso in cui Cospito non possa più esprimere le sue volontà: «Secondo me neppure in caso di incoscienza lo si può alimentare forzatamente. Io conservo questo suo documento in cassaforte qui a studio. Immagini quanto possa pesarmi da un punto di vista etico e morale far rispettare una simile volontà del mio assistito. Spero veramente che non ci si debba arrivare».

A Radio 1 Rai l’avvocato ha aggiunto: «Cospito è stato visto da una sostituta processuale che ho nominato: lo ha trovato provato e ha appreso che ha deciso di interrompere gli integratori. Questa decisione mi inquieta, spero di farlo recedere». Sul dibattito che si è creato tra politica e magistratura: «Si è passati dalla questione giuridica alla fantapolitica», dice Rossi Albertini.«Pensare che un personaggio come Cospito possa fare intelligenza con la criminalità organizzata per mi sembra un’affermazione che va al di là di ogni ragionevolezza».

Sulla possibilità di sottoporre Cospito a un trattamento d’emergenza sono molto chiare anche le dichiarazioni rese dal presidente emerito della Consulta Giovanni Maria Flick a Sky Tg24: «Finché è cosciente non è assolutamente legittimo sottoporre forzatamente il detenuto a nutrizione». Ma soprattutto, interpellato dal Dubbio, Flick conferma che una Dat come quella di cui vi abbiamo dato notizia impedisce un intervento “salvavita” di nutrizione persino nel caso in cui l’anarchico perdesse conoscenza. Il quadro è insomma molto pesante anche rispetto alle responsabilità del governo: davvero contribuisce alla “causa” del 41 bis il fatto che una persona si lasci morire mentre è, in quanto reclusa, nelle mani dello Stato?
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2023-01-30 16:23:53 https://www.repubblica.it/cronaca/2023/01/30/news/caso_cospito_lanarchico_trasferito_a_milano-385739175/
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2023-01-27 17:22:40 aggiornamento 27 gennaio

L’udienza in Cassazione sul ricorso presentato dalla difesa di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41bis nel carcere di Sassari e in sciopero della fame da quasi 100 giorni, è stata anticipata al 7 marzo. Ne ha dato notizia questa mattina il legale di Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, che aveva depositato un’istanza per chiedere di anticipare l’udienza a causa delle condizioni di salute dell’anarchico: inizialmente l’udienza era stata fissata infatti per il 20 aprile.
Visto il silenzio drammatico del Guardasigilli Carlo Nordio, pur interpellato con appelli e interrogazioni parlamentari sul caso Cospito, chi si batte per revocare il 41bis e impedire la morte in carcere dell’anarchico, Luigi Manconi si è rivolto a Papa Francesco. L’ex parlamentare in prima fila per difendere i diritti di Cospito si è rivolto al Pontefice chiedendo un intervento sulla vicenda. “Caro Papa Francesco, vorrei parlarle di un uomo che soffre“. Inizia così l’appello di Manconi. https://www.osservatoriorepressione.info/cospito-sempre-piu-grave-caduto-si-rotto-naso-sedia-rotelle/
181 views14:22
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2023-01-24 15:48:22 CASO COSPITO: COMUNICATO DELLA
REDAZIONE DI RADIO ONDA D’URTO.

Martedì 24 gennaio 2023: Comunicato di Radio
Onda d’Urto, emittente radiofonica di
movimento di Brescia e Milano, testata
giornalistica regolarmente iscritta al Tribunale
di Brescia (n. 24/86).


CASO ALFREDO COSPITO: VIETATO
PARLARE…CON RADIO ONDA D’URTO?

La domanda sorge spontanea, leggendo il
documento diffuso lunedì 23 gennaio 2023 dal
Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria del carcere di Sassari, dove si
trova in regime di 41 bis l’esponente anarchico
in sciopero della fame dal 20 ottobre 2022.

Il Dap, organismo che fa capo al Ministero della
Giustizia, ha comunicato all’avvocato di
Cospito, Flavio Rossi Albertini, il nulla osta alla
visita giovedì 26 gennaio in carcere da parte
della dottoressa di fiducia, Angelica Milia, più
volte ai microfoni di Radio Onda d’Urto proprio
per aggiornare lo stato di salute di Cospito.

Nella nota la neodirettrice reggente del carcere
di Bancali (Sassari), dottoressa Carmen Forino,
scrive: “visto quanto segnalato dal Direttore
Generale della D.G.D.1., con nota pervenuta a
questa Direzione in data 20.01.2023, la Dr.ssa
Milia viene diffidata a rilasciare a seguito delle
visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda
d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del
regime di cui all’ex art. 41 bis O.P. Ulteriori
dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre
questa A.D. a valutare la revoca
dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”.

Si tratta di un provvedimento gravissimo, un
attacco che non riguarda solo la nostra
emittente (che trasmette dal 1985 come testata
giornalistica regolarmente iscritta al Tribunale
di Brescia) ma più in generale la libertà di
informazione e che denota un accanimento
repressivo-carcerario contro il detenuto, di cui
pare acclarato non si vogliano far conoscere le
condizioni di salute sempre più critiche, unico
oggetto delle interviste rilasciate dalla
dottoressa Milia a Radio Onda d’Urto.

Evidentemente rompere il silenzio in cui rischia
seriamente di morire Alfredo Cospito
rappresenta qualcosa che…“vanifica le finalità
del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P.”.

Colpisce poi nella nota il riferimento non ai
media in generale (cosa che sarebbe comunque
grave), ma a un organo d’informazione in
particolare: il nostro, storicamente legato ai
movimenti sociali.

Crediamo quindi che a preoccuparsi, e a reagire,
dovrebbero essere tutti gli operatori e le
operatrici dell’informazione di questo Paese.
Quello che può essere o non essere detto a una
specifica emittente radiofonica non lo può
decidere l’Amministrazione Penitenziaria.

La stessa preoccupazione dovrebbe riguardare
gli Organi, nazionali e lombardi, di
rappresentanza dei giornalisti, oltre che le forze
politiche, dentro e fuori il Parlamento.

Nelle prossime ore capiremo quale sia la via
migliore e più efficace per rispondere, in
maniera larga, a quello che riteniamo essere un
segnale decisamente preoccupante.Come
sempre, nella storia ormai quasi quarantennale
della nostra Radio, la risposta non potrà che
essere collettiva.

In queste ore abbiamo comunque già ricevuto
decine e decine di attestati di vicinanza e
solidarietà: questo ci fa molto piacere.

E’ chiaro però che serve ora una risposta dal
responsabile ultimo del DAP, ossia il Ministro
della Giustizia, on. Carlo Nordio.

Voci, interviste e altro -> https://www.
radiondadurto.org/2023/01/24/caso-cospito-
comunicato-della-redazione-di-radio-onda-
durto/
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2023-01-14 17:41:39 https://www.anarresinfo.org/caso-cospito-la-normalita-della-repressione/
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