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https://www.facebook.com/events/2289388807905765 CON ALFREDO, | Ex Caserma Liberata

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CON ALFREDO, CONTRO IL 41 BIS!

PRESIDIO SOLIDALE SOTTO LA RAI IN VIA DALMAZIA

SABATO 4 FEBBRAIO ORE 16:00

Lo Stato sta assassinando Alfredo Cospito.

Alfredo Cospito è un anarchico accusato dell'attentato nel 2006 alla caserma dei carabinieri di Fossano, fuori dalla quale erano stati piazzati due ordigni a basso potenziale. Nonostante non ci siano stati né morti e né feriti, Cospito è stato condannato dalla Cassazione al 41 bis per strage politica poiché è stato ritenuto un gesto contro la "sicurezza dello Stato".

Nemmeno per la strage di piazza Fontana, dove persero la vita 17 persone e 88 rimasero ferite, fu usato questo capo di imputazione. Risulta evidente come ad Alfredo Cospito non sia accusato, processato e condannato per ciò che ha fatto, ma per ciò che pensa e che dice. La punizione è il 41 bis, una modalità detentiva volta all'annichilimento dell'individuo.

L'articolo 41 bis è una forma di detenzione nata in funzione emergenziale a inizio anni '90 durante la "guerra alla mafia", e il suo fine primigeno era l'interrompere ogni possibile contatto dei mafiosi con le organizzazioni di riferimento, oltre che di tortura per gli stessi. Consiste nella privazione di ogni contatto con il mondo esterno: non solo è una modalità detentiva ma soprattutto una forma di tortura, in quanto il suo fine è degradare l'identità di chi vi è sottoposto.

Alfredo Cospito non è solo stato privato della sua libertà personale. Vive in una cella minuscola, durante l'ora d'aria non vede che una sola persona alla volta (stabilita di volta in volta dall'amministrazione pentienziaria), gli è stato proibito di scrivere e anche di leggere (da quando è stato trasferito da Sassari a Milano gli sono stati sequestrati anche i libri)

105 giorni fa Alfredo ha iniziato la battaglia dello sciopero della fame, scegliendosi ancora una volta la sua barricata. Si è barricato all'interno del suo corpo, rifiutando in una DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento, una sorta di testamento biologico) la nutrizione forzata e il supporto vitale. Ad oggi ha perso più di 40kg e il suo stato fisico si aggrava sempre più velocemente. Ormai è costretto in sedia a rotelle e, a seguito di una caduta, ha riportato fratture al naso. Inoltre anche i suoi organi stanno subendo danni irreversibili.

Alfredo Cospito ha dichiarato che andrà avanti fino alla fine, rifiutandosi di cedere ad uno Stato che, dopo essergli stato nemico tutta una vita, ha deciso di tentare di imprigionarne il pensiero. Quanta paura può fare un anarchico?

Questo non sarà altro che l'ennesimo omicidio premeditato di uno Stato, lo stesso che si fa garante di giustizia e libertà, che preferisce annientare l'essenza dell'individuo cercando di lavarsi la coscienza con ulteriori torture come l'alimentazione forzata o con lo spostamento in un carcere (quello di Opera a Milano) che è dotato di un reparto sanitario più specializzato, piuttosto che prendere consapevolezza del regime autoritario e assassino che è.

La pressoché inedita attenzione mediatica sul caso, insieme alle prese di posizione di personaggi altrimenti molto cauti, sta mettendo in difficoltà il governo. A questo punto rimane fondamentale continuare a mobilitarsi.

Il 4 febbraio a Bari, come in altre città italiane (Napoli, Roma...) sia venerdì 3 che sabato 4 ci saranno iniziative di solidarietà e a sostegno della lotta che il compagno Cospito sta portando avanti.

Il 41 bis non è un'eccezione, ma la naturale continuazione delle politiche dello Stato Imperialista delle Multinazionali della guerra sul corpo di chi osa ancora sfidarlo senza mezzi termini. Con Alfredo, contro il 41 bis, finché di ogni galera non resti pietra su pietra.