Get Mystery Box with random crypto!

+++AGGIORNAMENTO DEL LUNEDÌ+++ Mercoledì migliaia di manifes | Ex Caserma Liberata

+++AGGIORNAMENTO DEL LUNEDÌ+++

Mercoledì migliaia di manifestanti hanno occupato brevemente il parlamento iracheno allo scopo di impedire all'alleanza del partito sciita attorno all'ex primo ministro Nuri Al-Maliki di formare un governo. Il “quadro di coordinamento sciita”, alleanza dei partiti filo-iraniani a cui appartiene Al-Maliki, ha recentemente proposto l'ex ministro Mohammed Shia al-Sudani per la carica di primo ministro. Dal punto di vista di al-Sadr, che vuole liberare il Paese dall'“influenza politica iraniana”, al-Sudani è troppo vicino all'Iran. Moqtada al-Sadr è emerso con la sua alleanza come la forza maggioritaria dalle elezioni parlamentari dell'ottobre dello scorso anno. Tuttavia, non è riuscito a raggiungere la maggioranza di due terzi richiesta per fondare un governo e dopo mesi di tentativi lui e il suo partito si sono dimessi lasciando in stallo il parlamento. Gli esperti hanno interpretato il ritiro come una mossa per esercitare pressioni sui partiti attraverso proteste di massa. Sabato il parlamento è stato di nuovo preso d’assalto dai manifestanti e occupato permanentemente. Secondo il ministero della Salute circa 125 persone sono rimaste ferite fino ad ora negli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza.

Durante lavori di ristrutturazione nei pressi della sede dell’amministrazione civile di Minbij, utilizzata da ISIS durante l’occupazione della città come prigione, è stata rinvenuta una fossa comune contenente 29 corpi di età compresa presumibilmente tra 18 e 60 anni. I resti presentavano segni di ferite alla testa e mani legate indicando probabilmente un’esecuzione di massa. Minbij è stata tra le città più colpite dall’occupazione di ISIS, liberata dalle allora neonate SDF nel 2016 a seguito di una delle più violente battaglie della guerra civile siriana, a 7 anni di distanza sta ancora facendo i conti con l’orrore di ISIS e si trova già sotto minaccia di una nuova occupazione essendo assieme a Tall Rıfaat il bersaglio dichiarato da Erdogan della nuova invasione annunciata dalla Turchia.

Su iniziativa del senatore Laurence Cohen (Partito comunista francese), 102 parlamentari francesi di diversi gruppi politici hanno lanciato un appello contro Erdogan e un'operazione militare nel nord della Siria. Nella dichiarazione sono stati ricordati gli effetti disastrosi dell’invasione del 2019 e il contributo fondamentale di SDF e PKK nella guerra contro ISIS e nel mantenerne sotto pressione le cellule ancora attive. In conclusione la dichiarazione invita l'UE e la Francia ad avviare la procedura necessaria al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per dichiarare il nord della Siria una no-fly zone e che lo status dell'Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est venga riconosciuto dalle autorità internazionali al fine di raggiungere una soluzione duratura nella regione.

Il Ministero del Commercio turco ha vietato spot pubblicitari che possano rimandare a contenuti LGBTI+ accusando gli ideatori di “disturbare o modificare il comportamento culturale, morale e sociale". Questo evento è solo l’ultimo atto della crescente repressione del movimento LGBTI+. Il 28 giugno più di 370 persone sono state arrestate per aver preso parte al pride di Istanbul tra cui almeno 10 rifugiati che sono stati in seguito espulsi dal paese. In quella occasione gli organizzatori avevano dichiarato che non c'erano mai stati così tanti arresti nella storia del Pride in Turchia, affermando in un comunicato stampa all'Associazione per i diritti umani (IHD) che : "Lo stato ha aperto la guerra alle persone LGBTIQ+”