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Ci siamo pres* del tempo per scrivere queste righe sull’accadu | Ex Caserma Liberata

Ci siamo pres* del tempo per scrivere queste righe sull’accaduto di venerdì sera al termine dell’iniziativa “Roma Illegale”.
In breve: intorno a mezzanotte e mezza la musica era ancora accesa, causando l’arrivo di 7 pattuglie fra vigili urbani, carabinieri e polizia (armata pure di taser) sono arrivate e con forza hanno caricato il cancello grande nel tentativo di buttarlo giù, evidentemente sulla spinta solo della loro volontà.
Non è il primo attacco, o intimidazione, o come vogliamo chiamarlo, delle forze dell’ordine nei confronti di Ex Caserma Liberata, e sappiamo che non sarà l’ultimo.
Questa città, lo vediamo sempre più con il passare degli anni, è passerella dei viali commerciali e turistici, dove di tanto in tanto grandiosi concerti generano l’illusione della cultura, mentre la stessa o langue o viene colpita con intimidazioni, multe e denunce. Quei palchi, montati sotto un sole che mamma santa ora schiatto, ci portano a domandarci come mai gli stessi concertoni non finiscano così a schifio, come mai quando sono le organizzazioni private o l’amministrazione pubblica (e sulla natura privatistica del “pubblico” ci sarebbe tanto da dire) non esistano regole di buon vicinato e invece a noi che “SIM TUTT POVERIDD, BIANG GNOR, GIALL E VIRD” è toccata quest’aggressione per mezz’ora di errore. Lungi da noi augurare a chiunque organizzi un concerto che lo stesso termini per mano delle forze dell’ordine, rimangono comunque le ulteriori riprove (non che ce ne fosse bisogno) sui quali siano i ruoli della cultura (abbellimento della vetrina) e delle forze dell’ordine (difesa dello stato di cose presenti, in questo caso della vetrina).
In questo clima gli episodi di prevaricazione e violenza, anche se non sono mai mancati, sono diventati più frequenti: aggressioni a sfondo razziale e omobitransfobico, abusi di potere e ulteriore militarizzazione delle strade, operazione ormai normalizzata già prima della pandemia con il potenziamento di strade sicure, ora coronata dalla consegna dei taser alle forze dell’ordine in sempre più comuni.
A livello nazionale la situazione non migliora: sono ormai quasi all’ordine del giorno gli annullamenti di eventi legali a causa di ingerenze e intimidazioni da parte delle questure (basterebbe seguire un po’ cos’è successo alla band P38, o al CALORE fest a Napoli. Nelle città c’è spazio solo per i grandi eventi, e non si capisce se le amministrazioni non sanno o non capiscono che questo sta distruggendo un tessuto artistico locale già alla canna del gas, o se invece l’intenzione è stroncarlo definitivamente. Ci soffermiamo sulla repressione nei confronti degli eventi artistici solo perché se dovessimo anche di poco allargare il focus, dovremmo scrivere fin troppe pagine. Si richiede ordine e rispetto del decoro, per non disturbare il manovratore e non distogliere dalla simulazione e dal consumo.

Noi ci siamo e ci saremo.

Collettivo di Ex Caserma Liberata
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