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Gli ultimi messaggi 17

2022-07-16 11:05:02
Regina Decor Carmeli, ora pro nobis.

Indulgenza di 300 giorni (S. Pæn. Ap., 8 nov. 1921).
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2022-07-16 11:01:10 La prima lezione è come per la messa vigiliare dell'Immacolata Concezione, il dì 7 dicembre.

Il responsorio graduale è il medesimo che per la Visitazione, il 2 luglio. Invece, il verso alleluiatico è speciale.

«Alleluia. Per tuo mezzo, o Madre di Dio, ci è stata restituita la vita che avevamo perduto; tu infatti dal cielo ricevesti la Prole, e desti alla luce il Salvatore del mondo».

La lezione evangelica deriva da san Luca (XI, 27-28) e fa parte di quella che è assegnata alla III domenica di Quaresima, quando appunto la stazione ricorre nella basilica Mariana sull'Agro Verano.

Una donna ammirando l'eloquenza e la potenza di Gesù, benedice colei che l'ha generato ed allattato bambino. Il Salvatore però, che vuole rendere più spirituale quell'entusiastica ammirazione, rivela misteriosamente l'intima sorgente di tutta la grandezza e sublimità della Santa Vergine: Beati coloro che accolgono e custodiscono nel loro cuore il Verbo di Dio!

Il verso per l'offerta delle oblate, è stato adattato da un testo di Geremia (XVIII, 20): «Ricordati di noi, o Vergine e Madre, al cospetto di Dio. Parla tu in nostro favore, e rimuovi da noi il suo sdegno».

La Vergine è stata già una prima volta al cospetto di Dio in funzione di Avvocata, quando assisté alle agonie del Figlio ai piedi della croce. Ora Maria sta in cielo innanzi al trono di Dio, ed insieme con Gesù «semper vivens interpellat pro nobis», perora la nostra causa.

Segue la colletta sulle oblate: «Santifica, o Signore, queste oblazioni, e pel valido patrocinio di Maria, Madre di Dio, fa sì che divengano per noi pegno di salvezza».

Non sono tanto le oblate in sé che devono essere santificate, quanto le intime disposizioni del sacrificante, affinché il sacrificio Eucaristico riesca fruttuoso a quanti con fede sincera ne partecipano.

Ecco l'antifona per la Comunione dei fedeli: «O degnissima Regina del mondo, Vergine perpetua, Maria! Intercedi per la pace e salvezza nostra, tu che desti alla luce Cristo, Signore e Salvatore di tutti».

Maria è la regina del mondo, perché è corredentrice del genere umano insieme con Gesù e per Gesù, al quale dal Padre fu conferita dopo la sua resurrezione «omnis potestas in caelo et in terra».

Segue la preghiera di ringraziamento: «Ci protegga, o Signore, la veneranda intercessione della tua gloriosa Madre, la Vergine Maria; e come essa non cessa di compartirci i suoi favori, così tu ci scampi da ogni pericolo, e in grazia sua, ci rendi fra noi concordi».

La concordia fraterna è uno dei più grandi beni delle comunità, e perciò costituisce uno speciale favore di Dio, favore che per ottenerlo e conservarlo, importa grande virtù, grandi rinunzie e grandi sacrifici.

(A. I. Schuster, Liber Sacramentorum VIII, Torino, Marietti, 1930, pp. 77-79)
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2022-07-16 11:01:10 COMMEMORAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

Oggi tutta la Chiesa latina si unisce ai Frati della beata Vergine del Monte Carmelo, nel celebrare le magnificenze della Madre di Dio verso quell'Ordine a lei dedicato.

Le origini di quest'insigne famiglia che ha dato alla Chiesa moltissimi santi tra cui, sant'Andrea Corsini, sant'Alberto, santa Maddalena de' Pazzi, santa Teresa ecc., sono note. Un po' prima del 1185, un sacerdote calabrese, in seguito ad una rivelazione di Elia, così almeno egli asseriva, salì sul Monte Carmelo, e si diede a restaurare un antico monastero, - ve n'erano altri tre - di cui restavano solo i ruderi. «Ante aliquot annos - scriveva nel 1185 il prete Giovanni da Patmos - quidam monachus, dignitate sacerdos, capillitio olbus, e Calabria oriundus, ex Prophetae revelatione, in montem appellanti, ea loca, monasterii nempe reliquias, vallo perparvo cinxit et turri aedificata, temploque non ingenti extructo, fratribus ferme decem collectis, etiam nunc sanctum illum ambitum colit».

Il nuovo istituto prosperò e, sebbene ultimo venuto, poté felicemente innestarsi alla grande tradizione più volte secolare della vita monastica, che cenobiti orientali e monaci benedettini avevano condotto sul Carmelo. Alberto, patriarca di Gerusalemme, diede alcune regole di vita a quegli eremiti che allora vivevano sotto il preposito Brocardo, regole che in seguito, insieme alla recente istitituzione, vennero approvate da Onorio III e da Gregorio IX.

La festa della commemorazione della Beata Vergine del Monte Carmelo col rito di doppio maggiore, venne introdotta nel Calendario assai più tardi, per opera di Benedetto XIII.

L'introito è derivato dalla festa di sant'Agata, e sembra essere una versione da un testo greco. Infatti, esso è penetrato anche nel Messale Ambrosiano, ma con qualche variante.

«Rallegriamoci tutti nel Signore, nel celebrare la festa in onore della Beata Vergine Maria, della cui solennità ne godono anche gli Angeli, rendendone lode al Figlio di Dio». Segue il primo verso del salmo 44.

Maria viene chiamata nella liturgia causa nostrae laetitiae, perché il suo Parto Sacrosanto ha riparato le perdite ed il lutto che ha cagionato il peccato. In cielo, si rallegrano gli Angeli, perché hanno conseguita la loro bella Regina, colei che colla sua Maternità verso tutti i cristiani, colmerà i vuoti prodotti nei cori celesti dall'apostasia degli angeli ribelli. In terra poi, si rallegra tutta la chiesa militante, perché per mezzo di Maria ha ottenuto Gesù, il frutto benedetto del seno verginale, che neutralizza il veleno sorbito coll'altro pomo che Eva già presentò ad Adamo.

Ecco la colletta: «O Signore, che volesti decorare l'ordine dei Carmeliti denominandolo dalla tua stessa Madre Maria; ci concedi che, come oggi ne celebriamo solenne memoria, così col suo aiuto giungiamo ai gaudi celesti».
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2022-07-16 09:43:05 Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
Lettera 63 alla Chiesa di Vercelli, verso la fine.
Maria, Madre del Signore, stava davanti la Croce del Figlio. Nessuno mi ha mostrato ciò, se non il santo Evangelista Giovanni. Gli altri misero per iscritto che la terra fu scossa nella passione del Signore, il cielo fu coperto dalle tenebre, il sole si ritirò, il ladrone fu accolto in Paradiso, ma dopo una pia confessione. Giovanni ha mostrato ciò che gli altri non hanno mostrato, in che modo posto in Croce si era rivolto alla Madre, ritenendo di più che il vincitore dei supplizi mostrasse alla madre i doveri di pietà, piuttosto che donasse il regno celeste. Infatti, se è pio che si doni il perdono al ladrone, molto più ricco di pietà è che la Madre sia onorata di tanto affetto dal Figlio. Ecco, dice, tuo figlio: ecco la tua madre.
Il Cristo dichiarava dalla Croce, e assegnava i doveri di pietà tra la madre e il discepolo. Il Signore componeva testamento non solo pubblico, ma anche domestico; e Giovanni, degno testimone di così grande testatore, suggellava questo suo testamento. Buon testamento, non di denaro, ma di vita eterna; che è stato scritto non con inchiostro, ma collo Spirito del Dio vivo, che dice: La mia lingua è stilo di scriba che scrive veloce. Ma Maria non è inferiore, come conviene alla Madre di Cristo. Essendo fuggiti gli Apostoli, stava davanti la Croce, e considerava con pii occhi le ferite del Figlio, poiché attendeva non la morte del pegno, ma la salute del mondo. O forse poiché aveva inteso la redenzione del mondo per mezzo della morte del Figlio. L'aula regale credeva che anche con la sua morte avrebbe aggiunto qualcosa al pubblico dono.
Ma Gesù non aveva bisogno di aiuto per la redenzione di tutti, lui che preservò tutti senza aiuto. Onde anche dice: Son divenuto come un uomo senza aiuto, io che tra i morti libero scendo. Riconobbe certamente l'affetto della madre, ma non cercò ausilio di altri. Imitate, o madri sante, costei che svelò un tanto esempio di virtù materna nell'unico dilettissimo Figlio. Infatti, non avete voi i figli più amabili, e la Vergine non cercava quel conforto, che potesse generare un altro figlio.

https://tradidiaccepi.blogspot.com/2018/07/commemorazione-della-beata-vergine.html?m=1
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2022-07-16 09:43:05 COMMEMORAZIONE SOLENNE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO, TITOLARE E PATRONA DI TUTTO L'ORDINE CARMELITANO

Doppio di I classe con Ottava privilegiata di II ordine.
Paramenti bianchi.


Quando il santo giorno di Pentecoste gli Apostoli, divinamente ispirati, parlavano diverse lingue, e facevano molti miracoli invocando l'augustissimo nome di Gesù, numerosi uomini - a quanto si racconta -, che si erano messi a seguire le orme dei santi profeti Elia ed Eliseo, e che Giovanni Battista colla sua predicazione aveva preparati alla venuta di Cristo, avendo riconosciuta e constatata la verità delle cose, abbracciarono subito la fede del Vangelo, e cominciarono a venerare e ad amare con tale singolare affetto la beatissima Vergine - dei cui colloqui e familiarità poterono felicemente godere - che primi fra tutti costruirono un santuario alla stessa purissima Vergine su quel medesimo punto del monte Carmelo, dove Elia aveva già visto innalzarsi una nuvoletta, espressiva figura della Vergine.
Radunandosi dunque più volte al giorno nel nuovo oratorio, vi onoravano con pie pratiche, con preghiere e lodi la beatissima Vergine come singolare protettrice del loro ordine. Così cominciarono ad essere chiamati dappertutto Fratelli della beata Maria del Monte Carmelo; e i sommi Pontefici non solo confermarono questo titolo, ma concessero indulgenze speciali a quelli che designassero sotto questo titolo o l'ordine in generale o i fratelli in particolare. Ma col nome e la protezione la generosissima Vergine concesse loro anche l'insegna del santo scapolare, ch'ella diede al beato Simone, Inglese, affinché con questa veste il santo ordine si distinguesse da ogni altro, e fosse preservato dai mali avvenire. Ma quest'ordine essendo sconosciuto in Europa, e perciò molti avendo fatto istanza ad Onorio III perché lo sopprimesse, la Vergine Maria apparve di notte ad Onorio ingiungendogli di concedere la sua benevolenza all'istituto e ai suoi membri.
Né in questo mondo soltanto, la beatissima Vergine ha voluto colmare di prerogative un ordine che le è sì caro, dacché è pia credenza che anche nell'altro mondo - il suo potere e la sua misericordia valgono dappertutto moltissimo - ella soccorra con affetto veramente materno e introduca quanto prima, col suo intervento, nella patria celeste quei suoi figli che stanno espiando nel fuoco del Purgatorio, e che ascritti alla confraternita dello scapolare, praticarono le leggere astinenze e le piccole preghiere, e osservarono la castità a seconda del proprio stato. Così arricchito di tanti e sì grandi favori, quest'ordine istituì una solenne Commemorazione della beatissima Vergine da celebrarsi perpetuamente ogni anno a gloria della Vergine medesima.
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2022-07-16 09:27:22 Omelia di san Beda il Venerabile, presbitero.
Libro 4, cap. 49 su Luca 11.
Questa donna si mostra in possesso di devozione e di fede profonda, poiché, mentre gli scribi ed i farisei tentano il Signore e lo bestemmiano, ella riconosce davanti a tutti la sua incarnazione con tanta sincerità, e la confessa con fede così grande, da confondere e la calunnia dei grandi presenti e la perfidia dei futuri eretici. Infatti, come allora i Giudei, bestemmiando contro le opere dello Spirito Santo, negavano che Cristo fosse vero Figlio di Dio consustanziale al Padre; così in seguito gli eretici, negando che Maria sempre Vergine avesse somministrato, per opera e merito dello Spirito Santo, la materia della propria carne al Figlio unigenito di Dio che doveva nascere con un corpo umano, sostennero che non si doveva riconoscere come vero Figlio dell'uomo e della medesima sostanza della madre.
Ma se si ritiene che il corpo preso dal Verbo di Dio incarnandosi è estraneo alla carne della vergine Madre, senza motivo vengono detti beati il seno che lo portò e il petto che lo allattò. Ora l'Apostolo dice: Poiché Dio mandò il suo Figlio, fatto da una donna, sottomesso alla legge. E non bisogna dar retta a coloro che pensano si debba leggere: Nato da una donna, sottomesso alla legge, ma bisogna invece leggere: Fatto da una donna; perché, concepito nel seno di una vergine, ha tratto la carne non dal nulla, non da altra cosa, ma dalla carne materna. Altrimenti non si potrebbe dire con verità Figlio dell'uomo colui che non ha avuto origine dall'uomo. Anche noi dunque alziamo la nostra voce contro Eutiche insieme con la Chiesa cattolica, di cui questa donna fu figura; solleviamo anche la mente dal mezzo della folla e diciamo al Salvatore: Beato il seno che ti ha portato e il petto che hai succhiato. Poiché è veramente madre beata ella che, come disse un autore, ha dato alla luce il Re, che regge il cielo e la terra per i secoli.
Non solo, ma beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. Il Salvatore approva eminentemente l'attestazione di questa donna, affermando che è beata non soltanto colei che aveva meritato di essere madre corporale del Verbo di Dio, ma che sono beati anche tutti coloro che si sforzeranno di concepire spiritualmente lo stesso Verbo istruendosi nella fede e che, praticando le buone opere, lo faranno nascere e quasi lo alimenteranno sia nel proprio cuore, sia in quello del prossimo. Infatti la stessa Madre di Dio è sì beata per aver contribuito nel tempo all'incarnazione del Verbo, ma è molto più beata perché meritò, amandolo sempre, di custodirlo in sé eternamente.

https://sardiniatridentina.blogspot.com/2018/07/beata-vergine-maria-del-monte-carmelo.html?m=1
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2022-07-16 09:27:22 COMMEMORAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

Doppio maggiore.
Paramenti bianchi.

Il monte Carmelo fu sede di eremiti, emuli del profeta Elia, fin da prima del Cristianesimo. Lo stesso Elia su quel monte ricevette una “apparizione” della Vergine in quella nuvoletta che si levava dal mare (Cfr. 1Re 18:42-45). Sempre nello spirito del Profeta Elia e sotto il Patrocinio della medesima Vergine vissero su quella vetta monaci cristiani, probabilmente maroniti che seguivano la regola di san Basilio. A questi nel secolo XII, si unirono anche dei Latini, i quali diedero vita all'Ordine dei Fratelli di Santa Maria del Carmelo (i Carmelitani), che poi si diffusero per tutta la Cristianità. Nel 1245 Innocenzo IV approvò la Regola dei Carmelitani sotto il generalato di san Simone Stock. Il 16 luglio 1251, la Beata Vergine Maria apparve al santo rimettendogli l'abito che doveva essere il segno distintivo dell'Ordine. Innocenzo IV benedisse questo vestito e concesse numerosi privilegi, non soltanto per i membri di quest'Ordine, ma anche per tutti quelli che entrassero nella Confraternita della Madonna del Monte Carmelo. Portando lo scapolare, che è la riduzione di quello dei Padri Carmelitani, essi partecipano a tutti i loro meriti e possono sperare, da parte della Vergine, una pronta liberazione dal Purgatorio nel primo sabato dopo la loro morte (il cosiddetto privilegio sabatino), se sono stati fedeli nell'astinenza, nella castità secondo il loro stato, nella diffusione zelante della devozione mariana e nel recitare le preghiere prescritte da Giovanni XXII nella Bolla, detta Sabatina, pubblicata il 3 marzo 1322, in seguito a una richiesta esplicita della stessa Vergine del Carmine apparsa al sommo Pontefice nel 1316. La festa, prima solamente dei Carmelitani, fu introdotta nel Messale Romano per tutta la Chiesa da Benedetto XIII nel 1726.
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2022-07-15 23:30:11
RUBRICHE PER BREVIARIO E MESSA
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2022-07-15 22:35:33
MARTIROLOGIO ROMANO, 1955

Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.
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2022-07-15 21:00:46 Il ritrovamento di Santa Rosalia che liberò Palermo dalla peste

Il Martirologio Romano in data 15 luglio riporta: “A Palermo l’Invenzione del corpo di santa Rosalia, Vergine Palermitana. Al tempo del Sommo Pontefice Urbano ottavo, ritrovato miracolosamente, nell’anno del Giubileo liberò la Sicilia dalla peste”.

https://www.radiospada.org/2020/07/il-ritrovamento-di-santa-rosalia-che-libero-palermo-dalla-peste/
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