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Gli ultimi messaggi 215

2021-10-28 11:39:11 I Santi Apostoli Simone e Giuda distruttori d’idoli

Dalla monumentale opera agiografica Flos Sanctorum (1599) di Pedro de Ribadeneyra, versatissimo ed utilissimo predicatore e storico gesuita (scrisse anche la Vita di Sant’Ignazio) traiamo ed offriamo al lettore con un linguaggio più attuale la Vita dei Santi Simone e Giuda che, benché Apostoli scelti personalmente da Nostro Signore Gesù Cristo, oggigiorno sarebbe tacciati d’essere integralisti, fanatici, iconoclasti.

https://www.radiospada.org/2019/10/i-santi-apostoli-simone-e-giuda-distruttori-didoli/
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2021-10-28 09:23:03 Omelia di sant'Agostino Vescovo.
Trattato 87 su Giovanni.
Nella lezione del Vangelo precedente, il Signore aveva detto: «Non siete voi che avete scelto me; ma son io che ho scelto voi, e vi ho designati, perché andiate, e produciate frutto, e il vostro frutto sia duraturo: così tutto quello che chiederete al Padre in nome mio, egli ve lo darà» (Joann. 15:16). Qui invece dice: «Questo io vi ordino, che vi amiate l'un l'altro» (Joann. 15:17). Questo deve farci comprendere che il nostro frutto è quello di cui dice: «Sono io che ho scelto voi, perché andiate, e produciate frutto, e il vostro frutto sia duraturo». E quanto a ciò che aggiunse: «Così tutto quello che chiederete al Padre in nome mio, egli ve lo darà», questi ce lo darà certamente, se ci ameremo l'un l'altro; avendoci dato lui stesso questo precetto, scegliendoci mentre eravamo senza frutto, dacché senza che noi l'avessimo scelto, egli ci ha designati perché produciamo frutto, cioè ci amiamo l'un l'altro.
Il nostro frutto dunque è la carità, quella che l'Apostolo definisce: «Da un cuore puro e da una buona coscienza, e da una fede non finta» (Tim. 1:5). Con questa amiamoci l'un l'altro, con questa amiamo Dio; perché non ci ameremo l'un l'altro di vero amore, se non amiamo Dio. Infatti allora uno ama il suo prossimo come se stesso, quando ama Dio. Perché, se non ama Dio, non ama se stesso; e in questi due precetti dell'amore «si contiene tutta la legge e i profeti» (Matth. 22:40). Questo dunque è il nostro frutto. Perciò ingiungendoci di produr frutto, dice: «Questo io vi ordino, che vi amiate l'un l'altro» (Joann. 15:17). Quindi anche l'Apostolo Paolo, volendo raccomandare i frutti dello spirito in opposizione alle opere della carne, comincia da questo amore: «Il frutto, dice, dello spirito è la carità» (Gal. 5:22); e poi enumera tutti gli altri, siccome da essa derivanti e con essa collegati, cioè «il gaudio, la pace, la longanimità, la benignità, la bontà, la fede, la mansuetudine, la continenza, la castità».
Ora, ha egli una gioia ragionevole chi non ama il bene onde gioisce? Chi può avere vera pace con uno, se non con quello che ama sinceramente? Chi è longanime e paziente e perseverante nella pratica del bene, se non si è accesi d'amore? Chi è benevolo, se non si ama colui che si assiste? Chi buono, s'egli non lo diviene amando? Chi crede salutevolmente, se non per quella fede che opera mediante la carità? Chi utilmente mansueto, se non lo regola l'amore? Chi s'astiene da ciò che disonora, se non si ama ciò che onora? Con ragione dunque il buon Maestro raccomanda sì frequentemente la carità, come se non dovesse prescriversi ch'essa sola, senza di cui non possono servire gli altri beni, e che non si può avere senza avere anche gli altri beni, che rendono l'uomo veramente buono. 

https://sardiniatridentina.blogspot.com/2017/10/santi-simone-e-giuda-apostoli.html?m=1
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2021-10-28 09:23:03 SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI

Doppio di II classe.
Paramenti rossi.


Di questi due Apostoli sappiamo pressoché nulla. Giuda, soprannominato Taddeo, era fratello di san Giacomo il Minore ed è scrittore di una delle Lettere cattoliche. Lo stesso Giuda porta pure il soprannome di Lebbeo. Il Vangelo ci riferisce una interrogazione da lui rivolta a Gesù: «Signore, che cos'è avvenuto perché tu debba manifestarti a noi e non al mondo?». Gesù rispose solo indirettamente, ripetendo che chi osserva i precetti del Signore, costui veramente ama Gesù, ed a costui si riveleranno Gesù e il Padre (Joann. 14:21, seg.).
Di Simone non troviamo alcun cenno particolare all'infuori del suo nome negli elenchi degli Apostoli, e del suo soprannome di «Cananaios» o «Zelote», soprannome dovuto forse al suo zelo per la Legge.
È forse il medesimo che quel Simone, parente del Signore, la cui madre, moglie di Cleofa, chiamavasi Maria, ed era sorella di Maria Santissima? (Matth. 13:55, ecc.). Lo stesso san Giuda è egli fratello di san Simone, epperò parente anch'egli di Gesù? (Ivi).
La Tradizione ci tramanda che «Giuda percorse la Mesopotamia e Simone l'Egitto predicando il Vangelo. Poi riunitisi nella Persia, dopo avervi partorito a Gesù Cristo innumerevoli figli e disseminata la fede in quelle vastissime regioni e fra quei popoli barbari, illustrarono insieme il santissimo nome di Gesù Cristo colla dottrina, coi miracoli, e infine con glorioso martirio» (Breviarium Romanum).

All'Epistola. La profonda unità di vita soprannaturale che regna nella Chiesa è l'unità ricca e complessa d'un organismo spirituale, d'una società vivente i cui membri hanno tutti una funzione propria e particolare da compiere a beneficio di tutto il corpo. A ciascuno d'essi è stata concessa una grazia particolare, per pura liberalità del Cristo, e secondo la misura che a Lui piacque. Ma, - o come apostoli, o come profeti, o come dottori, o come pastori e maestri, etc. - tutti devono cooperare a pro della Chiesa tutta, affinché questa raggiunga quel suo pieno sviluppo e perfezionamento cui è destinata per essere il degno corpo di quel Capo umano-divino che è il Cristo.
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2021-10-27 23:00:04 RUBRICHE PER BREVIARIO E MESSA

28 Ottobre


Festa dei Santi Simone e Giuda Taddeo Apostoli, Doppio di II Classe, colore liturgico rosso.
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2021-10-27 21:28:24
MARTIROLOGIO ROMANO, 1955

Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.
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2021-10-27 19:09:46
Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace. Amen

Foto da qui
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2021-10-27 19:09:37 NOVENA DEI MORTI
di sant’Alfonso Maria de’ Liguori
IV giorno

La pena poi che più affligge quell'anime spose di Gesù Cristo è il pensare che in vita colle loro colpe han dato disgusto a quel Dio, che tanto amano. Alcuni penitenti anche su questa terra, pensando d'avere offeso un Dio tanto buono, sono arrivati a morirne di dolore. Le anime del purgatorio conoscono assai più che noi quanto è amabile Dio, e l'amano con tutte le loro forze; ond'è che pensando di averlo disgustato in vita, provano un dolore che supera ogni altro dolore.
 
O mio Dio, perché voi siete bontà infinita, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso. Vi prometto di prima morire che più offendervi; datemi la santa perseveranza; abbiate pietà di me; ed abbiate pietà ancora di quelle sante anime, che ardono nel fuoco e v'amano con tutto il cuore.

Madre di Dio Maria, soccorretele voi colle vostre potenti preghiere.
 
Pater, Ave, Requiem.
 
Quelle figlie e quelle spose, che son tanto tormentate, o Gesù, voi che l'amate, consolate per pietà.


Preghiere a Gesù Cristo per quelle sante Anime per li dolori ch’Egli patì nella sua Passione.

I. O dolcissimo Gesù, per lo sudore di sangue che patiste nell'Orto di Getsemani, di quell'anime benedette abbiatene pietà.
II. Dolcissimo Gesù, per li dolori che soffriste nella vostra crudelissima flagellazione, abbiatene pietà.
III. O dolcissimo Gesù, per li dolori che soffriste nella vostra dolorosissima coronazione di spine, abbiatene pietà.
IV. O dolcissimo Gesù, per li dolori che soffriste in portare la croce al Calvario, abbiatene pietà.
V. O dolcissimo Gesù, per li dolori che soffriste nella vostra crudelissima crocifissione, abbiatene pietà.
VI. O dolcissimo Gesù, per li dolori che soffriste nell'amarissima agonia, che aveste nella croce, abbiatene pietà.
VII. O dolcissimo Gesù, per quel dolore immenso che soffriste, quando spiraste l'anima vostra benedetta, abbiatene pietà.
 
Raccomandiamoci ora tutti alle anime del purgatorio e diciamo:

Anime benedette, noi abbiamo pregato per voi, ma voi che siete sì care a Dio e state sicure di non poterlo più perdere, pregatelo per noi miserabili, che stiamo in pericolo di dannarci e di perdere Dio per sempre.

Deus, véniæ largítor et humánæ salútis amátor: quæsumus cleméntiam tuam; ut nostræ congregatiónis fratres, propínquos et benefactóres, qui ex hoc sæculo transiérunt, beáta María semper Vírgine intercedénte cum ómnibus Sanctis tuis, ad perpétuæ beatitúdinis consórtium perveníre concédas.


Indulgenza di 3 anni una volta al giorno, e plenaria alle solite condizioni terminato il pio esercizio, ai fedeli che facciano una novena o settenario in suffragio dei fedeli defunti.
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2021-10-27 19:09:00
Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.
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