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La prima lezione è come per la messa vigiliare dell'Immacolata | Christus vincit

La prima lezione è come per la messa vigiliare dell'Immacolata Concezione, il dì 7 dicembre.

Il responsorio graduale è il medesimo che per la Visitazione, il 2 luglio. Invece, il verso alleluiatico è speciale.

«Alleluia. Per tuo mezzo, o Madre di Dio, ci è stata restituita la vita che avevamo perduto; tu infatti dal cielo ricevesti la Prole, e desti alla luce il Salvatore del mondo».

La lezione evangelica deriva da san Luca (XI, 27-28) e fa parte di quella che è assegnata alla III domenica di Quaresima, quando appunto la stazione ricorre nella basilica Mariana sull'Agro Verano.

Una donna ammirando l'eloquenza e la potenza di Gesù, benedice colei che l'ha generato ed allattato bambino. Il Salvatore però, che vuole rendere più spirituale quell'entusiastica ammirazione, rivela misteriosamente l'intima sorgente di tutta la grandezza e sublimità della Santa Vergine: Beati coloro che accolgono e custodiscono nel loro cuore il Verbo di Dio!

Il verso per l'offerta delle oblate, è stato adattato da un testo di Geremia (XVIII, 20): «Ricordati di noi, o Vergine e Madre, al cospetto di Dio. Parla tu in nostro favore, e rimuovi da noi il suo sdegno».

La Vergine è stata già una prima volta al cospetto di Dio in funzione di Avvocata, quando assisté alle agonie del Figlio ai piedi della croce. Ora Maria sta in cielo innanzi al trono di Dio, ed insieme con Gesù «semper vivens interpellat pro nobis», perora la nostra causa.

Segue la colletta sulle oblate: «Santifica, o Signore, queste oblazioni, e pel valido patrocinio di Maria, Madre di Dio, fa sì che divengano per noi pegno di salvezza».

Non sono tanto le oblate in sé che devono essere santificate, quanto le intime disposizioni del sacrificante, affinché il sacrificio Eucaristico riesca fruttuoso a quanti con fede sincera ne partecipano.

Ecco l'antifona per la Comunione dei fedeli: «O degnissima Regina del mondo, Vergine perpetua, Maria! Intercedi per la pace e salvezza nostra, tu che desti alla luce Cristo, Signore e Salvatore di tutti».

Maria è la regina del mondo, perché è corredentrice del genere umano insieme con Gesù e per Gesù, al quale dal Padre fu conferita dopo la sua resurrezione «omnis potestas in caelo et in terra».

Segue la preghiera di ringraziamento: «Ci protegga, o Signore, la veneranda intercessione della tua gloriosa Madre, la Vergine Maria; e come essa non cessa di compartirci i suoi favori, così tu ci scampi da ogni pericolo, e in grazia sua, ci rendi fra noi concordi».

La concordia fraterna è uno dei più grandi beni delle comunità, e perciò costituisce uno speciale favore di Dio, favore che per ottenerlo e conservarlo, importa grande virtù, grandi rinunzie e grandi sacrifici.

(A. I. Schuster, Liber Sacramentorum VIII, Torino, Marietti, 1930, pp. 77-79)