2022-07-13 20:44:15
NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO, Patrona precipua dell’Apostolato “Christus vincit”
di P. Simone Grassi, Carmelitano
Settimo giorno. L’Abitino del Carmine reca grande conforto in morte.
I. Il pericolo più grande, che mette l’anima nostra in maggior bisogno di opportuno soccorso, è il punto estremo della morte. Ma quale consolazione non proveranno allora i Confratelli del Carmine in Voi, o Maria, poiché avete promesso, a chiunque porta divotamente in vita il sacro vostro Abitino, di fargli provare in morte tutta la tenerezza della materna vostra protezione.
Pater, Ave et Gloria.
II. Contro i nemici di nostra vita avete dato a noi, o Maria, il vostro Abitino, perché ci rendesse temuti e riparati da ogni inganno e offesa. Ma, se con tale e sì distinta premura volete essere la nostra difesa nei bisogni della vita, quanto più dovranno sperare i Confratelli del Carmine, che siete per assisterli con impegno assai maggiore nel pericoloso passo della morte!
Pater, Ave et Gloria.
III. Ah, se una buona madre, vedendo il proprio figlio in grave pericolo, accorre sollecita per liberarlo; Voi, che vi pregiate, o Maria, di esser nostra Madre amorosissima, come potrete lasciare di mostrarvi tale in quel pericoloso momento, da cui dipende l’eterna nostra felicità?
Pater, Ave et Gloria.
IV. Frema pure d’intorno a noi pien di rabbia il leone infernale, e tenti gli ultimi sforzi del maligno suo furore, per far preda della nostra anima! Munito il petto di quell’Abito possente che Voi ci donaste, o Maria, noi, in sì grave cimento, sosterremo costanti le spaventose minacce del comune avversario, e nel vostro gran Nome andremo incontro a lui, sicuri della vittoria.
Pater, Ave et Gloria.
V. Terribile ai demoni è il sacro Abitino di Maria; e, alla sola vista di esso, come le fiere al comparir del sole corrono a rintanarsi nei loro covili, così quelle furie d’averno, vinte e confuse, fuggiranno precipitose nel fondo dei loro abissi. Deh! Pietosissima Vergine, nascondeteci sotto la vostra salutifera veste adesso e nell’ora estrema, perché, trionfando dei nostri nemici, liberi andiamo alla beata patria.
Pater, Ave et Gloria.
VI. Che valevole conforto recherà al nostro cuore il sacro Abitino di Maria in punto di morte, per ben disporlo a tollerar con merito la dolorosa agonia! Come ci aiuterà per concepire atti fervorosi di viva fede, di santo amore e della più coraggiosa speranza della vicina nostra salute! Oh, il dolce morire coll’Abito di Maria indosso! Quanto gioiranno nel giorno estremo i Confratelli vostri, o Maria!
Pater, Ave et Gloria.
VII. Bel vedere tanti buoni Confratelli del Carmine in quel tremendo passo struggersi tutti in soavissimi colloqui con la Vergine, ringraziandola di averli annoverati tra i suoi figli, e baciando e ribaciando devotamente il santo Abitino, morirsene in pace! Ah, Vergine amorosissima, fate che siamo sempre costanti nell’amarvi e servirvi, onde meritiamo anche noi di morire d’una morte sì bella!
Pater, Ave et Gloria.
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