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2022-03-02 12:15:01 Il Parlamento sostiene il governo sullUcraina

Come anticipato nella nostra newsletter, ieri il Presidente del Consiglio si è recato alle camere per le comunicazioni sulla crisi in Ucraina. Draghi ha ribadito il convinto sostegno italiano al popolo e al governo ucraino e ha sottolineato la compattezza dell’Unione Europea nelle sanzioni alla Russia. Il premier ha poi spiegato brevemente il decreto-legge approvato lunedì dal governo, che permette la fornitura di armi all’Ucraina. Draghi ha infine ribadito che l’approvazione dello stato di emergenza per la gestione dei profughi ucraini non cambia la decisione del governo di non rinnovare oltre il 31 marzo lo stato di emergenza per la pandemia.

Dopo le comunicazioni, sia la Camera che il Senato hanno approvato quasi all’unanimità una risoluzione che condanna l’invasione dell’Ucraina, chiede il ritiro delle truppe russe e autorizza la fornitura di materiale militare al governo ucraino. A favore della risoluzione hanno votato anche i parlamentari di Fratelli d’Italia, che hanno espresso la stessa posizione della maggioranza. Contrari alla risoluzione solo alcuni parlamentari ex-M5S e oggi perlopiù collocati nei gruppi parlamentari Alternativa e Manifesta.

Sono la Lega e il Movimento 5 Stelle i partiti di maggioranza che più si sono discostati dalla linea governativa. Salvini ha tenuto un discorso imparziale, centrato sulla necessità di mettere fine al conflitto e tornare ai negoziati, e alcuni parlamentari leghisti, tra cui Armando Siri, non si sono presentati al voto. Più rilevante, invece, il voto contrario alla risoluzione del grillino Vito Petricelli, da sempre vicino alla Russia, che presiede la Commissione Affari Esteri del Senato e che avrà quindi un peso importante negli sviluppi di politica estera dei prossimi mesi.
47 viewsCesare, 09:15
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2022-02-25 23:00:06 La Russia ha invaso l’Ucraina

La settimana ha visto al centro le tensioni tra Russia e Ucraina, sfociate nell’invasione di quest’ultima ieri mattina. Le notizie internazionali non sono il soggetto di Buvette, ma vi riassumiamo i passaggi politici che la crisi ha scatenato.

Oggi, il Presidente del Consiglio Draghi si è recato alle camere per svolgere un’informativa urgente sull’aggressione russa, delineando lo stato delle operazioni militari e confermando il sostegno italiano al governo ucraino. L’obiettivo dichiarato dell’azione russa è “neutralizzare e demilitarizzare” il Paese, attraverso un attacco “ingiustificato e non provocato”. Il governo sta definendo uno stanziamento di 110 milioni di euro per aiuti finanziari all’Ucraina a scopi umanitari e di stabilizzazione dell’economia, mentre il Ministero della Difesa sta organizzando misure di assistenza nel settore dello sminamento e della fornitura di materiale di protezione. Nell’ambito delle forze NATO, l’Italia schiera già 240 uomini in Lettonia e forze navali e aeree in Romania.
Nel corso di un successivo Consiglio dei Ministri, il governo ha approvato la proroga delle missioni NATO in Europa orientale e la mobilitazione di ulteriori forze ad alta prontezza, per un totale di 1.970 unità, a cui se ne aggiungono altre 2.000 attivabili su richiesta del Comando NATO.

In collaborazione con gli altri membri dell’Unione Europea, sono state decise sanzioni verso la Russia, aziende e banche russe e individui, che saranno rafforzate in questi giorni. Queste sanzioni avranno effetti anche sull’economia italiana, in particolare per quanto riguarda le importazioni di gas russo che rappresentano oggi il 45% delle importazioni totali. Per compensare, sarà necessario aumentare la quota di gas importato da altri Paesi e potrebbero essere riattivate alcune centrali a carbone.

Il Presidente Draghi tornerà a riferire alle camere martedì prossimo. Nel frattempo, sono stati riuniti anche gli altri organi per la sicurezza della Repubblica. Gabrielli, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, è stato ascoltato giovedì mattina dal COPASIR, mentre il governo ha riunito il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica (CISR). Il Presidente della Repubblica Mattarella, in quanto capo delle Forze Armate, ha invece presieduto la riunione del Consiglio Supremo di Difesa, che ha condannato l’azione russa ed espresso sostegno all'indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina.
48 viewsCesare, 20:00
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2022-02-17 15:25:01 Sul Milleproroghe la maggioranza dà segni di cedimento

Nella seduta di questa notte delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, la maggioranza di governo è stata battuta sul voto di quattro emendamenti al decreto-legge Milleproroghe:
- il limite all’utilizzo del contante resterà a 2.000€ anche nel 2022 e calerà a 1.000€ nel 2023, con un anno di ritardo rispetto a quanto previsto;
- viene rinviato al 1 luglio 2025 il divieto di utilizzo di animali per la ricerca sugli xenotrapianti, che era stato rimandato di sei mesi dal governo al 30 giugno 2022;
- non viene approvata la proroga delle graduatorie provinciali per le supplenze e ad esaurimento per il 2022-2023;
- viene eliminato l’articolo che prevedeva alcune modifiche nell'uso dei soldi per l'impianto ex-ILVA di Taranto.

Nel testo del decreto è stato inserito il cosiddetto Bonus psicologo che dovrebbe rimborsare una parte delle spese per percorsi di psicoterapia.
Il testo del decreto dovrà ora essere approvato in Aula alla Camera e poi essere confermato dal Senato entro la fine del mese.
57 viewsCesare, 12:25
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2022-02-16 20:35:27 Saltano tre referendum, ma ne rimangono cinque sulla giustizia

Tra ieri e oggi, la Corte Costituzionale si è riunita per decidere dell’ammissibilità degli otto referendum abrogativi che avevano raggiunto le 500.000 firme necessarie la scorsa estate.
La Consulta ha dichiarato ammissibili cinque dei sei quesiti sulla giustizia presentati dalla Lega e dai Radicali:
- abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità;
- limitazione delle misure cautelari;
- separazione delle funzioni dei magistrati;
- eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del CSM;
- equa valutazione dei magistrati.

Nulla da fare invece per i referendum sull’eutanasia (omicidio del consenziente), sulla coltivazione della cannabis e sulla responsabilità civile dei giudici.

Sui cinque referendum ammissibili si andrà a votare probabilmente tra metà maggio e metà giugno. Nel caso in cui, però, il Parlamento approvasse delle nuove norme in materia di giustizia, sarebbe la Corte di Cassazione a valutare se i relativi referendum saranno ancora da tenersi o meno.
79 viewsCesare, 17:35
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2022-02-09 17:00:09 L’ambiente in Costituzione

Ieri la Camera ha approvato una proposta di legge costituzionale che introduce la tutela dell’ambiente nella Costituzione italiana. La riforma modifica l’articolo 9, affermando che la Repubblica "tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni", e l’articolo 41, sostenendo che l’attività economica privata non può recare danno all’ambiente. I modi e le forme della tutela degli animali saranno invece definiti per legge.
Si tratta della prima riforma costituzionale che incide su uno dei primi undici articoli, ovvero sui principi fondamentali della Costituzione.

La riforma è stata approvata da entrambe le camere in seconda deliberazione a maggioranza dei due terzi, quindi non si terrà un referendum confermativo. Le modifiche entreranno in vigore dopo il normale periodo di vacatio legis, ovvero 15 giorni dopo la pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale.
57 viewsCesare, 14:00
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2022-02-03 18:15:29
«Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione»

Con queste parole Sergio Mattarella ha giurato dando inizio al suo nuovo mandato da Presidente della Repubblica, che scadrà il 3 febbraio 2029.

Nel suo discorso di insediamento centrato sul concetto di dignità, Mattarella ha ringraziato i parlamentari e i delegati regionali per la stima e ha poi indicato alcuni ambiti di necessaria riforma per rafforzare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni: rapporti tra governo e Parlamento, equilibrio della produzione legislativa, riforma della giustizia.
52 viewsCesare, 15:15
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2022-01-29 22:55:39 Habemus Presidentem (di nuovo)

Dopo il colloquio di questo pomeriggio tra i capigruppo e il Presidente della Repubblica, le camere riunite hanno rieletto all’ottavo scrutinio Sergio Mattarella con 759 voti, ovvero il 75,2%, facendone la terza elezione con la maggioranza più ampia della storia repubblicana dopo quella di Pertini nel 1978 e Gronchi nel 1955. Nel 2015 Mattarella aveva preso il 66%, mentre alla sua rielezione Napolitano prese il 73%.
A non votare per il Presidente uscente sono stati solamente i rappresentanti di Fratelli d’Italia (90 voti per Carlo Nordio) e di Alternativa (37 per Nino di Matteo).

L’elezione è stata salutata da un lungo applauso dell’Aula. Adesso, il Presidente della Camera Fico e la Presidente del Senato Casellati si renderanno al Quirinale per notificare il verbale dell’elezione al Presidente della Repubblica, con cui verrà poi definita la data della cerimonia di giuramento, che si terrà probabilmente giovedì 3 febbraio.
43 viewsMarco Busetto, edited  19:55
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2022-01-29 15:38:44 Settimo scrutinio a vuoto ma si avvicina la fine

Ulteriore giro a vuoto mentre gli accordi che ieri sera sembravano prendere forma non hanno superato la notte. I votanti al settimo scrutinio sono stati 976, e si sono divisi così:
- 380 astenuti (Coraggio Italia, FI e Lega);
- 387 per Sergio Mattarella;
- 64 per Carlo Nordio (votato da FdI);
- 40 per Nino Di Matteo (proposto da Alternativa).
Le schede bianche sono state 60 e le nulle 4.

La situazione si è però sbloccata. Una riunione della maggioranza di governo ha infatti indicato Mattarella come nome da proporre al prossimo scrutinio. Draghi ha avuto un colloquio con l’attuale Presidente per avanzare la proposta delle forze politiche, mentre Casini si è ritirato dalla corsa chiedendo di convergere su Mattarella. Verso le 15 è prevista la visita dei capigruppo di maggioranza al Quirinale per la richiesta ufficiale.
Pare quindi che l’ottavo scrutinio (inizio alle 16.30, spoglio verso le 19.45) vedrà la rielezione ampia dell’attuale Capo dello Stato, con voti provenienti da tutte le forze politiche tranne Fratelli d’Italia e Alternativa (ex-M5S).

Novità anche dall’altro lato di Piazza Quirinale: Filippo Patroni Griffi ha giurato come nuovo giudice della Corte Costituzionale, mentre Giuliano Amato ne è stato eletto Presidente.
78 viewsMarco Busetto, 12:38
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2022-01-28 23:07:45 Sesto scrutinio a vuoto ma un accordo sembra vicino

Nessuna novità dalla seconda votazione della giornata: il centrodestra ha deciso di astenersi mentre centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno votato scheda bianca. I presenti sono stati 976, gli astenuti 445, mentre le schede bianche 106. Tra i nomi votati:
- 336 per Sergio Mattarella;
- 41 per Nino Di Matteo (proposto da Alternativa)
- 9 per Pierferdinando Casini;
- 5 per Mario Draghi;
- 5 per Marta Cartabia;
- 4 per Elisabetta Belloni.
Le schede nulle sono state 4. In realtà, nel conteggio è stata riscontrata una scheda in più rispetto a quanto previsto, ma la votazione resta valida perché non ha influito in alcun modo sull’esito.

Il pomeriggio sembra però aver portato consiglio. Conte, Letta e Salvini si sono incontrati e pare che le trattative stiano per arrivare a un punto di svolta. Salvini ha poi dichiarato di stare lavorando al nome di una donna: girano i nomi di Belloni e Cartabia, ma si continua a trattare e restano comunque in gioco anche Casini, Draghi e Mattarella.
I voti crescenti per il Presidente uscente, oltre che segno di stima, segnano il nervosismo dei grandi elettori e dimostrano lo scarso controllo dei leader sui propri gruppi parlamentari.
79 viewsMarco Busetto, 20:07
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2022-01-28 17:01:16 Quinto scrutinio e prima bruciatura

Il quinto scrutinio brucia la prima vera candidata. Il centrodestra oggi ha deciso infatti di votare la Presidente del Senato Casellati e il centrosinistra ha risposto astenendosi: dei 441 astenuti del centrodestra di ieri, la Presidente del Senato ha ricevuto solamente 382 voti. Le schede valide sono state 530 mentre tra gli altri nomi è andata così:
- 46 per Sergio Mattarella;
- 38 per Nino Di Matteo (proposto da Alternativa).
Le schede bianche sono state 11, quelle nulle 9.

Fallisce quindi il primo tentativo del centrodestra, che si ritrova con circa 59 franchi tiratori, su un nome comunque che si sapeva generasse molti dubbi anche all'interno della coalizione. Nel pomeriggio si terrà una nuova riunione del centrodestra, ma si dubita possa essere riproposto il nome di Casellati anche per il prossimo scrutinio.

Questa mattina, si è inoltre deciso di svolgere già da oggi due votazioni al giorno: oggi la seconda è prevista alle 17, mentre da domani gli orari saranno 9.30 e 16.30.
84 viewsMarco Busetto, 14:01
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