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Gli ultimi messaggi 2

2022-05-17 22:05:02 Anche alla Camera è lunedì

Ieri alla Camera è mancato per due volte il numero legale sul decreto-legge sull’Ucraina. L’Aula doveva votare una questione pregiudiziale proposta da Fratelli d’Italia, che chiedeva che il testo non venisse discusso. Dopo la prima votazione andata a vuoto, il Presidente ha rimandato la seduta di un’ora ma non è bastato per arrivare al numero minimo e anche la seconda è andata a vuoto. La seduta è stata nuovamente riconvocata ma si è preferito non procedere con una terza votazione, ritenuta inutile, e si è rimandata la discussione a questa mattina.

Si arriva quindi a questa mattina, quando la questione pregiudiziale è stata infine bocciata e il Sottosegretario D’incà ha dovuto chiedere la fiducia sul testo, che verrà votato domani, trascorse le 24 ore richieste dal regolamento. I tempi sono comunque sufficienti per arrivare all’approvazione prima della scadenza del decreto, fissata per venerdì.
Tutti i partiti di maggioranza hanno molto lamentato l’utilizzo della doppia fiducia, al Senato e alla Camera, e il risultato di ieri è stato letto come un avvertimento verso Palazzo Chigi lanciato da Lega e Movimento 5 Stelle, che tengono una posizione critica sulla questione ucraina.
40 viewsMarco Busetto, 19:05
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2022-05-11 22:05:06 Nuova Commissione, vecchi problemi

Come vi avevamo anticipato, la Giunta per il regolamento del Senato si è riunita ieri e ha dato parere favorevole allo scioglimento della Commissione Affari Esteri, rimasta con due soli componenti dopo le dimissioni di massa in contestazione del Presidente Petrocelli (M5S). La Presidente del Senato Casellati ha preso atto del parere e sciolto la Commissione, invitando i gruppi parlamentari a presentare le nuove designazioni per riformare la Commissione entro le 13 di venerdì.

Conclusa la vicenda Petrocelli, si apre ora una questione sulla nuova presidenza. L’accordo tra i gruppi è lasciare di nuovo al Movimento 5 Stelle la Presidenza: la capogruppo Castellone sembra intenzionata a candidare quindi Gianluca Ferrara, attualmente capogruppo nella stessa commissione. Ferrara però ha posizioni simili a quelle dell’ex-Presidente Petrocelli e potrebbe quindi spaccare la commissione appena reinsediata. Anche nello stesso Movimento la questione resta aperta, con i senatori vicini a Di Maio che preferirebbero Simona Nocerino rispetto alla candidatura di Ferrara sostenuta da Conte.
72 viewsCesare, 19:05
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2022-05-05 11:01:24 Petrocelli rischia la poltrona

Giornata campale ieri alla Commissione affari esteri del Senato. Tutti i parlamentari della commissione hanno infatti presentato le proprie dimissioni ai rispettivi capigruppo, in protesta contro le posizioni filo-russe del Presidente Vito Petrocelli (M5S). I partiti hanno fatto sapere che non nomineranno i sostituti per la Commissione, con l’obiettivo di indurre la Presidente Casellati a sciogliere la commissione e riformarla con un nuovo Presidente. Il regolamento del Senato non prevede infatti la possibilità di sfiduciare il Presidente.

Nonostante le sue conosciute posizioni filo-russe, Petrocelli era stato riconfermato alla Presidenza della Commissione nell’agosto 2020 dalla maggioranza giallo-rossa. I dubbi sulla sua posizione, montati dopo l’invasione russa, erano stati sopiti da Conte, ma la sua espulsione dal Movimento, annunciata a seguito di un tweet, ha riaperto i giochi. Adesso sarà la giunta per il regolamento a decidere il futuro della Commissione, in quanto non esistono precedenti a cui rifarsi. Petrocelli ha già detto che non convocherà più la commissione e che comunque ha intenzione di fare ricorso alla Corte Costituzionale in caso di propria rimozione.
125 viewsCesare, 08:01
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2022-04-27 13:59:31 Approvata in prima lettura la riforma della giustizia

Dopo la riforma della giustizia civile e della giustizia penale, ieri la Camera ha approvato in prima lettura anche la legge delega sull’ordinamento giudiziario, che contiene le norme sul Consiglio Superiore della Magistratura e che completa la riforma Cartabia.
Il testo prevede la limitazione dei passaggi tra funzione requirente e giudicante, lo stop alle porte girevoli tra politica e magistratura anche per chi ricopre ruoli di governo e la modifica del sistema di valutazione dei magistrati. Cambia anche il CSM: aumenta da 24 a 30 il numero dei consiglieri eletti e si modifica il sistema elettorale. Un emendamento approvato in aula ha invece fatto saltare la previsione del sorteggio per la costituzione dei collegi elettorali.

La riforma passa con 328 voti favorevoli: 41 contrari tra Fratelli d’Italia e Alternativa, mentre si astengono i 25 deputati di Italia Viva.
Soddisfatto il centrosinistra, mentre il centrodestra rilancia l’importanza dei referendum sulla giustizia del 12 giugno. Il testo passa ora al Senato, dove i numeri sono molto più equilibrati e il centro-destra ha annunciato di voler cambiare ancora il testo.
143 viewsMarco Busetto, 10:59
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2022-04-21 13:14:31 Approvato il DEF 2022

Ieri, la Camera e il Senato hanno approvato il Documento di Economia e Finanza per il 2022, che definisce gli obiettivi di deficit e debito pubblici fino al 2025.
Il governo prevede un rallentamento della crescita del PIL rispetto alle stime della NADEF di ottobre, con una discesa dal 4,7% al 3,1% per il 2022 e dal 2,8% al 2,4% nel 2023. Questa riduzione dipende dalla crescita inattesa del PIL nel 2021 (6,6% invece del 6,0% previsto), dall’aumento dell’inflazione e dalle conseguenze della crisi in Ucraina.

Prospettive migliori per quanto riguarda i saldi di finanza pubblica. Migliora infatti la situazione del 2021 rispetto alle stime di ottobre, sia per il deficit (dal 9,4% al 7,2%) che per il debito pubblico, che scende dal 153,5% al 150,8%. Il miglioramento continua anche nel 2022 e per i prossimi anni, ma il governo ha deciso di mantenere fisse le previsioni di indebitamento. In questo modo si liberano infatti risorse per contrastare gli effetti della guerra: si tratta di circa 9 miliardi per quest’anno, di cui la metà circa già investita nella prima tranche di aiuti.

I partiti della maggioranza hanno approvato una risoluzione unitaria che chiede al governo di valutare uno scostamento di bilancio, ovvero di aumentare il deficit pubblico, per contrastare gli effetti della crisi in Ucraina, nel caso in cui la situazione macroeconomica dovesse peggiorare. Per il momento il governo si è detto contrario a questa ipotesi, anche perché al momento la crescita del PIL resta sostenuta.
155 viewsMarco Busetto, 10:14
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2022-03-31 15:30:32 Si vota il 12 giugno

Si terrà il 12 giugno l’election day per i referendum abrogativi e le elezioni amministrative.
Si dovrebbe votare sui cinque referendum di Lega e Radicali sulla giustizia: il Parlamento potrebbe però legiferare nel frattempo, facendone decadere alcuni, per esempio quello sul metodo di elezione del CSM.

Le elezioni amministrative riguardano invece un migliaio di comuni, tra cui quattro capoluoghi di regione: il secondo turno, dove necessario, si terrà il 26 giugno.
L’accorpamento delle due competizioni elettorali potrebbe favorire il raggiungimento del quorum per i referendum, fissato alla metà degli elettori.
181 viewsCesare, 12:30
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2022-03-29 17:25:01 Conte è stato eletto Presidente del M5S, di nuovo

Nelle giornate di domenica e ieri, gli iscritti al Movimento 5 Stelle sono stati chiamati a votare per l’elezione del Presidente del partito. Giuseppe Conte, unico candidato, è stato rieletto con il 94% dei voti, con un affluenza di 59.047 elettori su 130.570 aventi diritto.

L’elezione si era resa necessaria dopo che a inizio febbraio il Tribunale di Napoli aveva sospeso in via cautelare le delibere che avevano portato alla modifica dello Statuto e all’elezione di Conte, che di conseguenza ha visto sospesi i suoi poteri.
Il ricorso era stato presentato da alcuni grillini che contestavano l’esclusione degli iscritti da meno di sei mesi dalla votazione, cosa che avrebbe influito sul quorum necessario per la modifica statutaria. Per superare lo stallo, lo scorso 11 marzo, i vertici del Movimento hanno riproposto la votazione sulle modifiche allo Statuto, a cui è seguita la nuova elezione di Conte.

Insieme al voto sul Presidente, i votanti si sono espressi anche su alcuni organi di garanzia e sulla ratifica di altre decisione prese negli scorsi mesi. Resta poco chiaro se questo voto influenzerà le decisioni del Tribunale, in quanto è già stato annunciato un nuovo ricorso sull’indizione di queste nuove votazioni. Per questi motivi resta ancora incerto l’uso del simbolo del Movimento nelle prossime elezioni amministrative in primavera.
184 viewsCesare, 14:25
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2022-03-17 17:39:33 La crisi in Ucraina farà aumentare le spese militari

Durante la conversione del decreto-legge sulla crisi in Ucraina, la Camera ha ieri approvato un ordine del giorno che impegna il governo ad aumentare le spese per la Difesa, portandole verso il 2% del PIL.
Il testo è stato presentato da Ferrari (Lega) ed è stato sottoscritto da tutti i capigruppo dei partiti nella Commissione Difesa, per poi essere approvato con 391 voti favorevoli e 19 contrari. L’aumento delle spese per l’apparato militare mira così a raggiungere l’obiettivo del 2% previsto dalla NATO, che solo pochi Stati avevano mantenuto negli anni passati.
186 viewsMarco Busetto, 14:39
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2022-03-04 11:00:41 Sfiorata la crisi sul catasto

La maggioranza si è ieri spaccata in Commissione Finanze della Camera durante il voto sugli emendamenti alla delega al governo per la riforma del sistema fiscale. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno infatti votato a favore di eliminare dal testo della legge il riferimento alla riforma del catasto. Il voto è finito con 22 favorevoli e 23 contrari, salvando quindi l’articolo voluto dal governo. Il voto decisivo è stato quello di Alessandro Colucci, eletto dal centrodestra e oggi nella componente Noi con l’Italia. Dopo il voto, la Lega ha abbandonato la Commissione per protesta.

La situazione era tesa fin da ieri, quando la Lega si era espressa a favore dell’eliminazione e la sottosegretaria del MEF Guerra aveva avvisato che l’approvazione dell’emendamento avrebbe significato la fine del governo. Forza Italia aveva quindi cercato una mediazione sul testo, rimandando di un giorno le votazioni, ma le trattative non hanno avuto risultati e si è arrivati al voto sulla soppressione dell'intero articolo. Dopo il voto, Salvini ha chiesto un incontro con Mario Draghi. Il testo potrà comunque essere emendato anche dell’aula, in quanto sulle leggi delega al governo non è possibile porre la fiducia, che avrebbe blindato il testo e agevolato l’approvazione.
253 viewsCesare, 08:00
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2022-03-02 22:40:54 Perché sono stati bocciati i referendum

La Corte Costituzionale ha oggi pubblicato le tre sentenze che hanno dichiarato non ammissibili tre degli otto referendum abrogativi di questa primavera, già anticipate dopo la camera di consiglio del 15 febbraio. Le motivazioni della bocciatura, derivanti non solo dall’articolo 75 della Costituzione ma anche dalla costante giurisprudenza della Corte che ha aggiunto dei limiti a quelli esplicitamente previsti, sono:
- responsabilità civile dei magistrati, il quesito non aveva mera natura abrogativa ma andava a creare una disciplina legislativa completamente nuova non prevista dal Parlamento. Inoltre il referendum non avrebbe raggiunto il fine di creare un nuovo tipo di azione risarcitoria e non avrebbe dato all'elettore una scelta abbastanza chiara sull'esito del proprio voto;
- eutanasia, come proposto, il referendum avrebbe permesso a chiunque e con qualunque mezzo l’uccisione di una persona consenziente, ma ciò avrebbe inciso sul diritto alla vita che è tutelato come apicale dalla Costituzione, facendo prevalere senza un adeguato bilanciamento il diritto all'autoderminazione. Il limite del consenso viziato (dato da minori, da persona inferma o sotto minaccia) non sarebbe stato quindi in sé sufficiente a garantire il bilanciamento dei diritti;
- cannabis, la Corte ha ritenuto che il referendum avrebbe reso possibile anche la coltivazione di piante che servono per la fabbricazione di droghe pesanti (foglie di coca e papavero), ponendosi così in contrasto con gli obblighi internazionali in materia che l’Italia ha sottoscritto. Oltre a ciò, il referendum avrebbe lasciato inalterate altre norme del testo unico sugli stupefacenti che sanzionano la coltivazione della cannabis e avrebbe creato un sistema di sanzioni amministrative e penali incoerente.

Per i restanti cinque referendum sulla giustizia si voterà questa primavera, entro il 15 giugno, ma la data non è ancora stata decisa e si potrebbe optare per un election day insieme alle elezioni amministrative.
206 viewsMarco Busetto, 19:40
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