Vendere Valore

2021-09-15 08:43:07 #𝕔𝕠𝕝𝕝𝕖𝕘𝕒𝕚𝕡𝕦𝕟𝕥𝕚𝕟𝕚 #𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕒𝕝𝕒𝕥𝕦𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 ℂ𝕙𝕖 𝕔𝕚 𝕙𝕒 𝕚𝕟𝕤𝕖𝕘𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕝𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒? ℂ𝕠𝕞𝕖 è 𝕦𝕥𝕚𝕝𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕤𝕡𝕚𝕖𝕘𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕗𝕖𝕤𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕤𝕖𝕚? ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 è 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒: 𝕔𝕚ò 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 𝕒𝕡𝕡𝕣𝕖𝕤𝕠. 𝔼 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕘𝕚


129) Ho usato la metafora dei puntini, riprendendo il famoso discorso di Steve Jobs a Stanford. Molto chiaro, molto diretto, molto efficace: “The first story is about connecting the dots. Again, you can’t connect the dots looking forward; you can only connect them looking backward. So you have to trust that the dots will somehow connect in your future. You have to trust in something — your gut, destiny, life, karma, whatever”. (Traduzione in coda)
Ecco, riparto da quest’ultimo spunto. Devi fidarti di qualcosa. E ciò di cui io mi sono fidato, da sempre, è stato Dio. Anche qui un filotto di puntini, che parte ancora dall’amico Gianni, per passare da Paolo, al liceo, e poi Giuseppe, quando già erano nati Andrea e Chiara. Tutti amici che mi hanno aiutato a mettere ordine nelle domande sulla vita e sul suo significato. Ognuno di loro mi ha consegnato una lettera di cui loro erano busta e postino, me l’hanno portata con delicatezza, con semplicità, con rispetto. Me l’hanno consegnata nel momento giusto, magari un foglio alla volta, spiegandomi la calligrafia con la loro vita con i loro gesti.
È stato questo, sono stati loro, che mi hanno permesso di seminare puntini e tirare, di volta in volta, il filo che mi ha portato qui e da qui chissà dove. Perché la storia non finisce qui e ho ancora molto da imparare dai nuovi puntini che incontrerò come semi apparentemente abbandonati a caso, e invece, in realtà, sapientemente disposti per farmeli trovare e guidarmi, sempre che io li voglia seguire.
È proprio vero «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio». E quindi, se devo aggiungere un puntino che in qualche modo ne attrae molti o li spiega, devo raccontare di come, intorno al 1990, io abbia fatto una scelta che ha impresso una variazione significativa alla mia vita, chiedendo di diventare membro sopranumerario della Prelatura dell’Opus Dei. Forse allora bisognerebbe rileggere tutti i punti attraverso questa lente. Ma questa è un’altra storia. Una storia che, sorprendentemente, merita un altro puntino a seguire.

(La prima storia parla di puntini da collegare. Ripeto, non puoi collegare I puntini guardando avanti, puoi solo connetterli rivolto al passato. Ti devi solo fidare che i puntini si collegheranno, in qualche modo, in futuro. Devi fidarti di qualcosa – il tuo istinto, il destino, la vita, il karma, ciò che vuoi) Aprire / Come

2021-09-15 08:20:03 Stare focalizzati Aprire / Come

2021-09-14 08:41:16 #𝕔𝕠𝕝𝕝𝕖𝕘𝕒𝕚𝕡𝕦𝕟𝕥𝕚𝕟𝕚 #𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕒𝕝𝕒𝕥𝕦𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 ℂ𝕙𝕖 𝕔𝕚 𝕙𝕒 𝕚𝕟𝕤𝕖𝕘𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕝𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒? ℂ𝕠𝕞𝕖 è 𝕦𝕥𝕚𝕝𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕤𝕡𝕚𝕖𝕘𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕗𝕖𝕤𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕤𝕖𝕚? ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 è 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒: 𝕔𝕚ò 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 𝕒𝕡𝕡𝕣𝕖𝕤𝕠. 𝔼 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕘𝕚


128) Imparare…. Dai puntini: che cosa ho appreso con questo esercizio di queste settimane. Domani pubblico l'ultimo. E spero che in futuro ce ne siano ancora. Il bello delle idee è che ne producono sempre nuove. E delle iniziative che ti insegnano sempre. Basta stare ad ascoltarle. Quando ho avuto l’idea dei puntini eravamo ancora in estate. Era luglio e il futuro sembrava aprirsi di nuovo. Siamo arrivati alla fine, dell’iniziativa non dei puntini. Ancora una tappa, domani con rivelazioni da botto finale. Ho scritto circa 130 brani, ho scavato nella mia memoria, ho trovato fatti da mettere ad asciugare al sole, per poi poter tessere questo arazzo. Ho imparato nel fare. I puntini mi hanno insegnato ancora. Scrivere mi ha insegnato ancora. Questo è un esercizio che dovremmo fare tutti per ringraziare, capire, correggere, progettare. E ho deciso che raccoglierò questi, ed altri punti in un libro che diventerà non tanto la mia storia, ma il racconto di come si possa imparare da ogni cosa. Per ogni punto cercherò di spiegare cosa ho imparato e come questo mi è servito. Se vi interessa il libro quando sarà pronto, scrivetemi! Aprire / Come

2021-09-14 08:20:02 Quanto conta l'empatia nella vendita? Aprire / Come

2021-09-13 08:49:37 #𝕔𝕠𝕝𝕝𝕖𝕘𝕒𝕚𝕡𝕦𝕟𝕥𝕚𝕟𝕚 #𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕒𝕝𝕒𝕥𝕦𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 ℂ𝕙𝕖 𝕔𝕚 𝕙𝕒 𝕚𝕟𝕤𝕖𝕘𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕝𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒? ℂ𝕠𝕞𝕖 è 𝕦𝕥𝕚𝕝𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕤𝕡𝕚𝕖𝕘𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕗𝕖𝕤𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕤𝕖𝕚? ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 è 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒: 𝕔𝕚ò 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 𝕒𝕡𝕡𝕣𝕖𝕤𝕠. 𝔼 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕘𝕚

127) Gli amici

Ho avuto un grande dono dalla vita: tanti amici sinceri, di quelli che conservi nel cuore, di cui tieni cara la fotografia. E se poi la vita ci ha separati, non ha certo tagliato il legame che è ricchezza. Meritano uno scatto che li regali al mio futuro, un’immagine che esce dalla scatola di fotografie e di ricordi, un’immagine che ne esalta l’eredità lasciata. Un puntino insomma. Tra tutti gli amici che meritano questo nome, ne ho scelti tre, che hanno segnato gli anni della formazione principale della mia vita. Di Gianni e della sua lezione sotto la pioggia ho parlato nel puntino numero 4, di Fabio voglio raccontarvelo in un pomeriggio del liceo, con un sacco di compiti e studio da fare, interrotti da una sua telefonata i cui mi annunciava che aveva piantato quella ragazzina alla quale anche io avevo fatto tanto il filo, senza successo, e mi chiedeva di andare insieme al cinema. Rollerball con James Caen, al cinema Aurora in via Paolo Sarpi. Uno dei più bei pomeriggi della mia vita che spiega l’amicizia. Con Franco (x2) e Massimo e altri ricordo le domeniche allo stadio che si concludevano con un lentissimo rientro verso piazzale Lotto giocando con una lattina schiacciata come fosse un pallone. Ma questo era un extra. L’ultima immagine è di Giuseppe: ci facciamo una pizza insieme. Lui ordina una bismark, una margherita con un uovo in mezzo. Gli chiedo se è buona. Lui ne ritaglia il cuore, proprio dove stava l’uovo, e me lo dà. Come fai a non imparare se hai amici così? Aprire / Come

2021-09-13 08:45:53 Al centro c'è sempre il cliente, mai il venditore.
https://www.spreaker.com/user/youmediaweb/492-al-centro-ce-il-cliente Aprire / Come

2021-09-12 09:42:40 #𝕔𝕠𝕝𝕝𝕖𝕘𝕒𝕚𝕡𝕦𝕟𝕥𝕚𝕟𝕚 #𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕒𝕝𝕒𝕥𝕦𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 ℂ𝕙𝕖 𝕔𝕚 𝕙𝕒 𝕚𝕟𝕤𝕖𝕘𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕝𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒? ℂ𝕠𝕞𝕖 è 𝕦𝕥𝕚𝕝𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕤𝕡𝕚𝕖𝕘𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕗𝕖𝕤𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕤𝕖𝕚? ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 è 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒: 𝕔𝕚ò 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 𝕒𝕡𝕡𝕣𝕖𝕤𝕠. 𝔼 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕘𝕚


126) Al passo degli errori
“Certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare”: lo dice Al Pacino nel famoso discorso nello spogliatoio tratto dal film Ogni maledetta domenica. Io penso che ogni persona di mezza età (a proposito, oggi quand’è?) ci si riconosca. Del resto è una affermazione che ha quasi mille anni: “nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita”. Ciò che varia sono gli errori commessi. Ma il loro mucchio è lì, a guardarci dallo specchio, incisi nelle rughe, nella radice dei capelli. Li incontri per strada, quando gli squarci della tua città te li gridano addosso, collegando lo scenario alle conseguenze. Il punto è: cosa ne hai fatto di questi errori? Sono diventati oggetto di disperazione, peso che non riesci a toglierti? Sono la strada buia che ti porta ogni volta un centimetro più avanti nella notte? O il mucchio di letame che metti sotto i piedi per rialzarti e tornare a vedere le stelle? Quello che so è che sono felice. Che tutto ciò che sta alle mie spalle mi ha spinto sin qui, errori e successi, perché da quasi tutti ho imparato, per aggiunta o sottrazione, per dolore o per gioia. E sono qui pronto ad aggiungere altri puntini per proseguire la strada Aprire / Come

2021-09-11 12:11:01 Sipario
L’ultima storia che ha per protagonista Poirot è profetica e sembra che parli del mondo di oggi anche se fu scritta durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare viene messa in evidenza la capacità di influenza il punto di vista degli altri, semplicemente lasciando cadere le parole giuste: qui per indurre al male. E oggi?
La chicca: quanto spesso siamo portati ad aggiungere, secondo i nostri pregiudizi, particolari e senso a situazioni che in realtà dicono tutt’altro. Non accade così anche nella vendita? Aprire / Come

2021-09-11 08:09:59 #𝕔𝕠𝕝𝕝𝕖𝕘𝕒𝕚𝕡𝕦𝕟𝕥𝕚𝕟𝕚 #𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕟𝕥𝕒𝕝𝕒𝕥𝕦𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 ℂ𝕙𝕖 𝕔𝕚 𝕙𝕒 𝕚𝕟𝕤𝕖𝕘𝕟𝕒𝕥𝕠 𝕝𝕒 𝕧𝕚𝕥𝕒? ℂ𝕠𝕞𝕖 è 𝕦𝕥𝕚𝕝𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕤𝕡𝕚𝕖𝕘𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕣𝕠𝕗𝕖𝕤𝕤𝕚𝕠𝕟𝕚𝕤𝕥𝕒 𝕤𝕖𝕚? ℚ𝕦𝕖𝕤𝕥𝕒 è 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒: 𝕔𝕚ò 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 𝕒𝕡𝕡𝕣𝕖𝕤𝕠. 𝔼 𝕔𝕙𝕖 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕠𝕘𝕘𝕚


125) I puntini intinti di dolore
Alcune esperienze hanno il sapore del sangue. Il mio. Quello che versi. E il profumo di fiele, che fa fatica ad andare via. Ora, va bene che tutti dicono che senza sofferenza non c’è crescita, il famoso no pain no gain, ma certe volte questa sofferenza è troppo profonda. Lascia strascichi. Tutti nella vita ne sbattono. Si fanno male. Poi c’è chi si rialza lesto, chi a fatica, chi resta steso, chi si commisera. Se guardo indietro di colpi ne vedo tanti, tutte le volte che ho ricominciato, che sono stato tradito. Ma se poi guardo con più attenzione, è molto di più quello che riluce, quello che da quel sangue è nato, da quel dolore è diventato gioia, magari sommessa, magari pacata, ma gioia. L’amaro rimane nella mia fatica a perdonare, nell’incapacità di perdonare e lasciar andare. Ci sto lavorando Aprire / Come

2021-09-10 12:11:01 In che modo un giallo di quasi cent’anni fa può essere considerato un testo utile per i professionisti? Perché possiamo qui imparare l’arte delicata ed essenziale del fare domande. Non appena entra in scena Poirot per iniziare la sua indagine, ci prende per mano per spiegarci come si fanno domande, anche scomode, per ottenere le riposte che servono.
La chicca: la capacità di pescare dalla risposta precedente per condurre l’interlocutore a rivelare con gusto e dettaglio informazioni che non vorrebbe mai dire a nessuno. Aprire / Come