Rivolta contro il mondo moderno

2021-10-23 19:31:04 Le "notizie" propinate dal mondo dell'informazione, "spettacoli" televisivi, discorsi di ogni genere di "autorità" e tutte quelle forme di comunicazione rivolte al pubblico generico ruotano spesso attorno a pochi, determinati e ripetitivi temi. Uno di questi è il rapporto che si deve avere col gentil sesso. Improponibili ai delicati orecchi del moderno, accenneremo qui poche frasi del capitolo "L'uomo e la donna".
«L'amore che pone condizioni e richiede il contraccambio di amore e di dedizione da parte dell'uomo, è di ordine inferiore. D'altra parte, un uomo puramente uomo non potrebbe conoscere l'amore in questo senso che feminilizzandosi, epperò decadendo appunto da quella sufficienza interna, per cui la donna può trovare in lui un sostegno, qualcosa che esalti il suo slancio di darsi».
«Quanto alla donna, in essa vi è veramente grandezza, quando vi è un dare senza chiedere, una fiamma che si alimenta di sé stessa, un amore tanto di più, per quanto l'oggetto di questo amore non si lega, non discende, crea distanza; per quanto più egli è il Signore anziché semplicemente lo sposo o l'amante». Aprire / Come

2021-10-22 19:34:03 Parlare con sufficienza e improntitudine tradisce un osservare nella stessa rima. Le piccole cose sono viste come distrazioni da evitare quando si è affaccendati o, altrimenti, vacuità che scivolano via presto e per un attimo sembrano riempire animi vacui, perché incolti. Con lo spirito disposto diversamente, invece, ogni granello di sabbia è meraviglia: sì, bellezza di per sé, ma anche microscopica porzione, eppur porzione, del cosmo al quale apparteniamo.
La pietra, il più modesto dei corpi. Eppure magnificato tramite l'uso del simbolo, leggiamo:
«La pietra, la roccia, è un'espressione della durezza, della incrollabilità spirituale, della virilità sacrale e in pari tempo ferrea, dei "Salvati dalle acque". Contrassegna la qualità precipua di coloro che volsero a dominare i tempi nuovi, che crearono i centri tradizionali post-diluviali, in sedi ove riappare, appunto attraverso la pietra simbolica», «il segno del "centro", del "polo", della "casa di Dio". Donde il tema ellenico della seconda razza, nata da "pietra", dopo il diluvio: così anche Mithra si pensò fosse nato da pietra; come pietre indicano i veri re» «o stanno all'inizio della "via sacra"»; «come da pietre sacre sono da estrarre spade fatidiche». Aprire / Come

2021-10-21 19:27:03 L'uomo dirozzato dalle verità tradizionali è in grado, non di rado, di resistere bene all'altrimenti travolgente forza delle passioni; questo sia perché la consapevolezza dà forza e serenità, sia perché le passioni stesse sono spesso alimentate, nel mondo moderno, dalla menzogna, che egli aborre grandemente. Ciò non è limite, ma superamento delle possibilità disponibili a chi non è addentro alla tradizione. Con serafico sguardo abbiamo quindi osservato gli aspetti della dottrina "graditi" al moderno, si veda sopra. Continuiamo a procedere in questa direzione. Prima la citazione.
«Mondo e sovramondo». «Per l'uomo tradizionale queste» «erano una realtà; lo stabilirsi di un contatto continuo e efficace fra l'una e l'altra era il presupposto di ogni forma superiore di civiltà e di vita.
L'interruzione di tale contatto; l'incentrarsi di ogni possibilità in uno solo dei due mondi, in quello umano e temporale; la sostituzione dell'esperienza del sovramondo con fantasmi effimeri fatturati con torbide esalazione della natura mortale - tale è il senso di ciò che, in generale, è civiltà "moderna"».
È proprio torbido, infatti, il rapporto col sovramondo del moderno: il sovramondo come fantasia buona solo per l'intrattenimento, come scusa per far avanzare un'agenda politica, come uomo di paglia a cui addossare le colpe e distrarle dalla vera causa, l'avidità umana.
Non sempre è facile, o anche possibile, ribaltare la verità, per questo spesso la si corrompe; comprendere bene quale sia l'autentico rapporto tra mondo e sovramondo è di primaria utilità, dunque, per riuscire a riconoscere e rifiutare immagini corrotte di questo aspetto fondamentale del mondo della tradizione. Aprire / Come

2021-10-20 20:01:02 Nell'immaginario collettivo, il comunismo è uno stato che lavora per organizzare tutto per tutti, cercando costantemente di far sì che ogni cittadino possa sentirsi uguale al prossimo, che le persone abbiano le stesse possibilità economiche: è questo il sogno che spinge tanti, specialmente i giovani, ad essere attratti da idee di sinistra.
La Cina, oggi considerata un colosso comunista, dopo la morte di Mao (1976) è stata guidata, dal 1978 al 1992, da Don Siaopin (comunemente scritto "Deng Xiaonping"), il quale ha praticamente cancellato l'idea che il comunismo in Cina potesse essere quanto detto sopra; di fatto oggi in Cina esiste un capitalismo che lo stato sorveglia tutelando sé stesso e la ricchezza della nazione, non l'uguaglianza dei cittadini.
Quindi siamo di fronte ad un immaginario collettivo tradito? Una falsa rappresentazione degli organi d'informazione che continuano a chiamare la Cina "comunista"? Sì, e non ci stupisce. Ma delle illusioni di chi crede ad un passato anti-tradizionale o alle menzogne dei professionisti dell'informazione siamo poco interessati; a noi la luce della tradizione, grazie alla testimonianza che ci ha lasciato Evola, ha già spiegato che il mito economico marxista non è l'elemento primario. L'elemento primario è la negazione di ogni valore d'ordine spirituale e trascendente: infatti oggi la Cina continua ad abbattere chiese e fare propaganda materialista in Tibet.
Eppure, appena un secolo fa, il clima spirituale in quella enorme nazione estremo orientale era completamente diverso. «Razze di servi, di fuori-casta e di barbari si renderanno padroni» potete leggere nel messaggio precedente.
Citeremo ora un brano "Rivolta contro il mondo moderno" in cui è trattato un aspetto trascendente, quello della conoscenza intesa in senso tradizionale.
«Nell'antica Cina si distingueva» «fra coloro che già per natura posseggono la "scienza" e la "virtù" - e questi, capaci di "compiere senza soccorso estraneo, con calma e imperturbabilità, la legge del Cielo", stanno al sommo, sono i "compiuti" o gli "uomini trascendenti"; e coloro che "vincendo sé stessi e tornando ai riti" le hanno conquistate. Ma la disciplina» «che si addice a quest'ultimi e che equivale all'iniziazione, era considerata solo un mezzo per la formazione oggettiva di quell'"uomo superiore" il quale, appunto per il potere misterioso e reale che gli inerisce, potrebbe assumere legittimamente la funzione propria al supremo àpice gerarchico». Aprire / Come

2021-10-19 19:28:02 In "Appendice sull'età oscura" l'autore trascrive e, praticamente, commenta brani presi da un antico testo induista intitolato "Antiche storie su Visnu" (Vishnu-purâna nella "quarta edizione corretta").
Facciamo presente che tra parentesi quadre si trovano frasi e parole scritte da Evola, non le nostre (contrariamente a quanto talvolta si usa nell'editoria).
«Razze di servi, di fuori-casta e di barbari si renderanno padroni», «i capi [di questa èra], che [allora] regneranno sulla terra» «si impadroniranno dei beni dei loro soggetti». «Solo i beni conferiranno il rango [le quantità di dollari - le classi economiche]. Solo movente alla devozione sarà la salute [fisica], solo legame tra i sessi sarà il piacere, sola via di successo nelle competizioni sarà la falsità». «La debolezza sarà la sola causa del dipendere [viltà, morte della fides e dell'onore nelle forme politiche moderne]». «I matrimoni di questa epoca cesseranno di essere un rito». «Si penserà che chiunque per qualunque via possa raggiungere lo stato del rigenerato [la democrazia applicata al piano della spiritualità]; gli atti di devozione che potranno ancora esser eseguiti non avranno alcun risultato [ciò è da riferirsi ad una religione "umanizzata" e conformista»«]». «Ogni specie d'uomo si immaginerà di esser pari ad un brâhmana [prevaricazione e presunzione degli intellettuali della cultura moderna]».
Questo lavoro non è molto dissimile da quello che facciamo qui, in questo canale; ci piace immaginare, quindi, di essere tra coloro che proseguono su un sentiero che lo stesso Evola riteneva, evidentemente, utile percorrere. Abbiamo citato questi brani presi dall'appendice sopra nominata, sia perché si tratta appunto della parte nell'opera più vicina al nostro canale, sia perché le parole dell'autore sono forse più attuali di quando egli le ha scritte.
Come ormai d'abitudine, invitiamo il lettore a riflettere su ogni citazione in sé, sui commenti di Evola e, se la curiosità lo invoglia, in che modo queste frasi si possono ritenere attuali più che mai. Aprire / Come

2021-10-16 19:34:02 «Potrebbe salvare l'Occidente soltanto un ritorno allo spirito tradizionale», «nel senso» «di uno spirito e di un ordine unico che imperino sovrani in ogni uomo, in ogni gruppo di uomini e in ogni settore dell'esistenza. Non si tratta della tradizione in senso aristocratico e segreto»: «in questo senso sotterraneo, la Tradizione è sempre esistita, esiste anche oggi e non certo per una qualsiasi contingenza dei destini degli uomini essa andrà perduta. Ma la presenza della tradizione presa in tal senso, non ha impedito il tramonto della civiltà occidentale».
Vi citiamo queste parole per sottolineare che è sì importante custodire la tradizione, conoscerla per sé stessi, ma è bene sempre tenere a mente che è quando il mondo è dominato dalla tradizione che gli ingranaggi iniziano a girare tutti per il verso giusto, quindi anche farla conoscere ha il suo valore intrinseco. Aprire / Come