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Soffi d'amore, cuori infranti

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Indirizzo del canale: @soffidamorecuoriinfranti
Categorie: Intrattenimenti
Lingua: Italiano
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Telegram soap opera

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Gli ultimi messaggi

2021-12-22 23:32:11 Le mani gli stavano visibilmente tremando e il suo respiro si era fatto affannoso e pesante.
Ad alta voce esclamò -Porco schifo, non ho niente !-.
Rimase in silenzio qualche istante, mentre il sudore formava una pozza non dissimile dalla più grande piscina dell’acquapark di Riccione.

-All in !- continuò, scuotendo improvvisamente la sua montagna di fiches al centro del tavolo.
Primiera, aggiunse d’istinto tutte le sue fiches alla grande quantità dicendo -Ora possiamo giocare assieme, ti aiuto io a costruire una pila che arriverà fino al cielo !-
La signorina, come da regolamento svoltò il turn e il river mostrando un altro asso di quadri e un due di fiori.
-SCALA- urlò irrefrenabilmente Mario, scoprendo i suoi K e 10 di quadri. -Sei stata vittima del mio arrocco per via della tua ingenuità. Vedi piccola sfigata povera, hai perso proprio perché non conosci il segreto della ricchezza.- 
Primierà scoprì la sua coppia d’assi rispondendo - Diahane, io sono riuscita a formare solo la parola AAAA, non varrà nemmeno uno punto-.
La signorina al centro del tavolo prese l’intero cumulo di gettoni piazzandolo di fronte a Primiera, annunciando la fine.  
-il giocatore 2 ha vinto la partita.-
Il vecchio idraulico cadde a terra esanime. Dal suo volto sgorgavano enormi lacrime.
-Vedi, pensavo di averti fregata. E invece ora mi è così chiaro: dietro la tua ammuffita scorza di stupidità si cela un prezioso enigma. Forse non c’è nemmeno bisogno di dirtelo, lo avrai già capito. Il segreto della ricchezza è “Cerca sempre le monetine che rimangono dentro i distributori automatici, tante volte le persone se li dimenticano”.
-Sai, mia moglie quando avevamo vent’anni frugò in un distributore di sigarette e ci trovò un assegno da 10 milioni di euro. Quella sì che fu un’estate da veri topoloni-. aggiunse, mentre il suo sguardo si spegneva lentamente.
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2021-12-22 23:32:11 -EPISODIO 8-
 
-Poker ?- rispose allibita Primiera.
-Ma io so contare solo fino a 2, come il numero delle mie braccia-
-Si, hai ascoltato almeno qualcosa di quello che ho detto ? la riprese stizzito S.Mario.
L’attenzione della giovane emiliana era completamente catturata da una grossa nuvola a forma di caciotta. Il languore che la affliggeva era così grande che svenne.
-Ho capito, ti darò da mangiare. Forse riuscirai a capirmi poi. 
Primiera si risvegliò in un enorme letto a forma di banana. Una flebo accostata al letto stava infondendo languidamente un “estratto di cotoletta alla bolognese” nelle sue vene. Si sentiva già meglio rispetto a prima. Mentre provava ad alzarsi si accorse che il signor Mario la stava guardando dall’uscio della porta. In mano teneva una grossa bottiglia di olio di semi.
-Tieni, dovrai berne molti litri per ripulire il tuo corpo da tutta quell’acqua- aggiunse, porgendole un bicchiere di olio colmo fino all’orlo.
-Sai, mia moglie ne andava ghiotta, di banane. L’arredamento non è altro che lo specchio di ciò che amava. Questa sarebbe dovuta essere la stanza di nostra figlia. Non te l’ho detto prima perchè me ne vergognavo, ma mia moglie portava in grembo Sbrugoleta quando morì. La vita mi colpì forte come un pugno a tutta potenza ad un bruco.- disse Mario avvicinandosi al letto ed aiutando la ragazza ad alzarsi.
Quando fu in piedi, guardandola negli occhi, le chiese: -Sai perchè cadiamo, Primiera ?-.
-Perchè è impossibile stare tutta la vita in piedi senza mai dormire- rispose convinta.
Mario guardò i suoi profondi occhi vuoti per qualche secondo fino a quando non capì che era meglio lasciare perdere: -Si va bene, vedo che ti sei ripresa. Ti ho portato qua per sfidarmi a poker, e allora che le danze abbiano inizio! Seguimi, andiamo nella sala da gioco-.
Oltrepassata una porta di vetro oscurata fecero ingresso in una piccola stanza con un enorme tavolo ovale color verde ganja. Ad attenderli, sedeva al centro della struttura un’elegante donna vestita da cosplay della vergine Maria.
-I giocatori prendano posto al tavolo, grazie- annunciò beatamente la signora.
Prima di accomodarsi Primiera si mise le ginocchiere e il caschetto pensando tra sè e sè che non conosceva bene le regole di quello sport.
Una volta seduta, non aspettò ad ordinare subito un “Methuselah Louis Roederer, Cristal Brut, 1990” da offrire al suo sfidante esclamando: -bollicine ed è subito festa!-, una frase rimasta impressa tanto tempo prima nella sua grovierosa memoria.
Super Mario la guardò con disprezzo e intimò alla sensuale croupier di distribuire le carte.
-Sarà uno scontro faccia a faccia. Solo io e te-.
Fissando negli occhi Primiera premette un pulsante di un telecomando appoggiato al tavolo da gioco: subito rimbombò nella stanza “Shoot to thrill - AC/DC - Dubstep remix”.
-Questo è ciò che amo definire un epic gamer moment !-
La mazziera iniziò a mescolare normalmente le carte. Primiera era così sbalordita da quella strana azione che continuava a urlare ed applaudire facendo foto e video col suo smartphone come ricordo. 
Mentre venivano distribuite due carte a ciascuno il signor Mario iniziò:
-Sai, penso che il poker non sia molto diverso dal sesso. E’ un gioco di sguardi e parole, e ci sarà sempre qualche asiatico pronto a insegnarti i trucchetti su internet.- 
Finalmente era il momento di agire. Primiera sbirciò le carte e le bloccò saldamente posandoci sopra una caccola come porta fortuna.
-Check- bisbigliò Mario, che aveva appena indossato un paio di google glass e di beats by dre per non far trasparire la minima emozione.
-Anch’io prendo lo stesso- disse Primiera rivolta alla dealer credendo che stessero ordinando la cena.
Sul tavolo si erano materializzate tre figure: un asso di cuori, una donna e un fante di picche.
Super Mario iniziava a sudare, tanto che dalle sue tempie scendevano copiosi rivoli di sudore. I suoi occhi erano completamente sbarrati su quel flop, e con la lingua continuava a leccarsi le labbra come se stesse per pappare un succulento boccone di tortellini.
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2021-11-30 23:56:59 -Grazie- rispose questo. -Dopo che mia moglie morì, la vendetta era l’unica cosa che mi dava la forza. Rintracciai quel maledetto cinese e studiando giorno e notte, lavorando dalla mattina alla sera, lo sconfissi a poker. Lui era un grande imprenditore cinese e io vinsi tutte le sue ricchezze. Ora sono il multimilionario CEO di Aliexpress. Ma la ricchezza non era quello che volevo. Quindi ora vivo così: passando le mie giornate su questa panchina sgranocchiando prelibatissima lattuga-.
Una lampadina si accese nella stupida testolina di Primiera. La ragazza andò completamente su di giri: ebbe un idea.
-Mi scusi signore, ma visto che lei è ricchissimo. Non è che conosce il segreto della femminilità che ha a che fare con la ricchezza ?-
Il signore prese paura sobbalzando sulla panchina: “quell’animale parlava ?”.
Si ricompose e disse:-Scusami, vedendoti così non pensavo capissi cosa stavo dicendo, sembravi una specie di lurido scoiattolone antropomorfo. Con l’aria che tira potevi benissimo essere qualche esperimento di laboratorio.-
La giovane emiliana le porse un piede:-Piacere, io sono Primiera, lieta di conoscerla-
Il signore fece un lungo sospiro: -Non posso dire altrettanto ma... io sono Mario Super. Era tanto che non sentivo parlare dei segreti della femminilità. Mia moglie ne era ossessionata e… ora che ci penso in punto di morte me ne disse uno. Potrebbe essere quello che fa al caso tuo-.
-Signor Super Mario, sarebbe così gentile da rivelarmelo ?-.
-Oh si ! Te lo dirò molto volentieri. Ma ad una condizione. Dovrai battermi a Poker.-
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2021-11-30 23:56:59 -EPISODIO 7-

Dopo essersi scambiate i relativi nickname di tripadvisor le due amiche social si salutarono;
-E’ stato proprio bello vederti dopo tutto questo tempo. Addio, Dolce_Maruzzella2000-.
Prim congedò la sua vecchia amica d’infanzia e si avviò verso il centro della città. Era ormai giunta ora di pranzo e la pancia della ragazza continuava a mugugnare emettendo lo stesso verso del cinghiale genovese: da circa una settimana inghiottiva solamente grossi bocconi di aria per pranzo. Il sole, per via della particolare forza di gravità dovuta alla morfologia del terreno, si avvicinava così tanto a Butrecchio che ogni giorno molte persone morivano ustionate solo dopo qualche passo fuori da casa. Girato l’angolo della piazza l’attenzione della ragazza venne attirata da un baracchino che proponeva invoglianti manicaretti.
-Venghino signori venghinoOoOo, il vero panino ButrecchianoOoOo, solo qua dall’Antico ScorreggiaroOoOoOo-
-Buongiorno signore, potrei avere una pagnotta e un etto di caviale?-
-Ma certo cara. Fanno 500€-
Primiera estrasse il portafogli e ne cavò fuori una bustina di unghie mangiucchiate.
-Posso darle queste in cambio, vostra signoria-
Il paninaro sputò così forte in faccia alla povera fanciulla da sgretolarle il naso e provocandole una frattura multipla scomposta.
-E non farti più vedere o mi toccherà tirare fuori lo sparapatate!- aggiunse iroso.
-Wow, i frequentatori di questo chiosco devono essere molto facoltosi- pensò fra sè e sè mentre si gustava un croccante mozzicone appena raccolto da terra.
All’improvviso sentì una mano che le toccava la spalla. Un signore seduto su una panchina vicina, pallido in viso, di fisionomia gigante, pelato e con un baffo così lungo che toccava per terra le rivolse la parola: -Ho sentito bene mia cara? Sei in cerca di qualche bella lattugona?-
Il suo aspetto era così misterioso e il suo sguardo così penetrante che Primiera temeva che gli bastasse uno sguardo per smascherare i suoi segreti più profondi.
-Tieni piccolo animaletto, mangia questa foglia di lattuga. Non è una lattuga normale, sai ? Questa è lattuga petalosa: è una rarissima varietà che crece solamente nel giardino di un bambino un po’ troppo chiacchierone e onorato dalla treccani. Costa cento euro all’etto. Di solito mi pappo un ciospo tutto da solo ma come si suol dire “chi non passa è amico delle guardie”-
Primiera annusò la verde fogliona di lattuga prima di darle un bel morso, direttamente dalla mano del suo benefattore.
-Mangia si, non preoccuparti. Nessuno ti farà del male-.
Era un po’ che Primiera non si sentiva coccolata. E se avesse abbandonato tutto e vissuto con questo gentile signore. Niente più morti, niente più Yogotti e il suo folle piano. Però non poteva mollare ora. Aveva gia trovato un segreto. E come dicono tutti :“i segreti sono come la cocaina, più ne sniffi più corri il rischio di fare una strage”.
-Le mie giornate sono sempre così, ormai da quando tutto è cambiato- iniziò l’uomo a confessarsi, quella povera ragazza che non parlava le faceva così pena da iniziare ad ispirargli fiducia.
-Sai la passione di mia moglie è sempre stata il gioco d’azzardo. Spendeva tutto quello che avevamo per giocare a Poker online. Non riusciva mai a staccarsene, ci stava portando sul lastrico. “Per fare soldi, devi spendere soldi” diceva, e “Mi tocca sempre portare a casa la pagnotta” e spesso urlava “Inizia il matriarcato!”. Tutto sommato però riuscivo a guadagnare abbastanza da poterle permettere di “lavorare”. Io la amavo. Un giorno però tornando a casa la trovai morta, nel nostro letto. Un cinese le aveva offerto dell’ eroina virtuale al tavolo e lei non ha retto la dose… il mio piccolo angelo...- il signore iniziò a piangere.
Primiera si alzò da terra e si sedette vicino a lui sulla panchina.
“Quando gli occhi fanno la pipì, vanno asciugati solo così” pensò la giovane ragazza iniziando a leccare le salate lacrime che scendevano sul volto del signore.
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2021-01-31 21:47:48 -Ah si, quelli. Sono segreti che valgono solo per persone analogiche. Ormai io non me ne faccio niente. Posso dirti il segreto che conosco.
Gli occhi della giovane emiliana si illuminarono di una luce innaturale, forse speranza, ma più probabilmente era opera del parassita che lentamente stava divorando il suo sistema nervoso.
-Te ne sarei grata- disse Primiera facendo un backflip ma solo con il cervello, in segno di riconoscenza.
-Posso dirtelo sì, però ad una condizione… fammici pensare.
Il grande computer sembrò spegnersi per un attimo, per poi riaccendersi meglio di prima. Una miriade di piccoli interruttori sbrilluccicavano, ricordando a Primiera la luce che faceva il mitragliatore del padre quando sparava ininterrottamente ai colombi durante il giorno di Pasqua. Il rombo delle ventole si fece sempre più rumoroso, sovrastato solamente dalla colonna sonora di Tokyo Drift che usciva dalle enormi casse integrate nel computer.
-Voglio un bacio- disse dopo un istante di silenzio.
-Un bacio?- Primiera arrossì, accorgendosi solo in quel momento che Vagigia era così affascinante con tutte quelle manopole scoperte. 
-Ma… ma tu non hai il buco della bocca.
-Il segreto è succhiarmi come se fossi una vongola- sussurrò il computer illuminando l’uscita HDMI.
-Adesso ti apro come una capasanta- le rispose Prim mentre sentiva una turgida erezione esplodere sotto la gonna.
Il suo viso si avvicinò lentamente alle prese e la sua lingua fuoriuscì di almeno 30 centimetri prima di toccare il bollente hardware in un intreccio libidinoso. Durante l’amplesso robotico Vagigia le trasmetteva delle stuzzicanti scossette sulla lingua a 300 bpm al minuto.
-Brava così fai un po’ la cagna... arriva lo screenshot- sussurrò Vagigia mentre la sua amica era completamente paralizzata da un elettroshock per via della linguata nell’umido pertugio del computer.
-Caricando questa foto, dimostrerò finalmente il mio animo analogico. Ricorderò a tutti che può esistere l’amore tra macchine e umani e che sarà questo il segreto per finalmente sconfiggere i Megatron. Inoltre i miei follower saliranno alle stelle, vanno così di moda le effusioni vintage.
Primiera stava ancora ansimando. Era da un po’ che non si sentiva coccolata e apprezzata come in quel momento. Fece un sorso di Monster per rimuovere tutte le piccole schegge di rame che le si erano incastrate nella lingua, ora sanguinante. 
Si ricompose finalmente:- E adesso? Puoi dirmi il segreto?
Il braccio robotico appoggiò un attimo lo smartphone per accendere una tecno-sigaretta. Vagigia fece un paio di tiri e sbuffandò replicò:- Amo, il segreto del tradimento è questo: tradisci tutti, solo in questo modo potrai amarli veramente.
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2021-01-31 21:47:48 -EPISODIO 6- 

Primiera, non capendo bene come aveva fatto la sua migliore amica d’infanzia a trasformarsi in un calcolatore grande una decina di metri aveva esordito improvvisando.
-Ma che cover stupenda che ti sei comprata, bella pisellona!
-E queste brugole sono così provocanti- mormorava mentre infilava il mignolo in una misteriosa fessura.
-Ma raccontami di più! Non capisco, dov’è la porta per entrare dentro quel gigantesco affare? 
Nel mentre la ragazza si aprì la lattina di monster firmata Valentino Rossi che si era portata per fare merenda.
-Povera semplice creatura, deve essere colpa di tutti i miei amorevoli ceffoni se sei rimasta così scema. Ma la tua faccia faceva lo stesso suono di un bongo congolese e io non riuscivo mai a fermarmi.
La giovane butrecchiana era talmente confusa che le pupille dei suoi occhi divergevano in direzioni casuali. “In questo modo riuscirò a vedere eventuali pericoli sia da est che da ovest” pensò soddisfatta riguardo il suo brutale strabismo di venere.
Dal gigantesco speaker si udì una bestemmia in dialetto bergamasco.
-Ora zittisciti putrida amica mia, e ascolta la storia di questo respawn. Sai, tutto è cambiato quando ero in ospedale dopo quello che mi hai fatto al ballo di fine anno della scuola.
Primiera si inviperì:-Ma di quella sera io non ricordo nulla, se non che il carpaccio di goleador era croccante il giusto. Sai, dopo l'agopuntura cerebrale del dottor Chernobyl ho completamente rimosso un intero periodo della mia vita.
-Non importa cosa ti ricordi tu. Quella sera mi hai ucciso. Ricordo ancora il tuo viso inverecondo e la tua sfuriata in dialetto tuscolano... Eri così adirata che dai tuoi occhi fuoriuscivano dolci lacrime di sangue. Hai completamente perso il controllo e con le tue lunghe unghie affilate mi colpisti così forte che trafissi il mio cuore lasciandomi in fin di vita-
L’enorme computer tirò un sintetico sospiro:- Ma ti perdono.
-Buon appetito anche a lei- rispose Primiera, che si era improvvisamente resa conto di aver tralasciato l'igiene delle mani che ora stava leccando avidamente. 
Non aveva capito nulla di quello che aveva detto la sua ex amica.
-Sai, all’inizio ero arrabbiata con te, avevi distrutto il mio sensuale corpo da modella di outlet di provincia. Quando il dottore mi disse che sarei morta ho pensato a tutti i ragazzi che non avrei più potuto dolcemente assaporare e tutti i vestiti di seconda mano che non avrei potuto pubblicizzare. Il mio ex ragazzo Blake Aranzulla, capitano della squadra di cricket del liceo però aveva un’idea: downloadare la mia coscienza all’interno di un enorme computer per permettermi di vivere ancora, seppur in digitale. Non mi piaceva l’idea di diventare una semplice stringa di dati, ma durante i miei ultimi momenti di vita sul lettino di ospedale vidi Transformers. Quel film mi salvò la vita: era dolce e cremoso ma anche acido e corposo, proprio come lo stracchino col ketchup. Le macchine in fondo non erano differenti dagli esseri umani: facevano l’amore e la guerra. Quando vidi quell’autocarro col borsellino Gucci ebbi una rivelazione: non importa che tu sia un uomo o una Toyota Prius, ma importa solo che tu sia famosa. Così ho dato il permesso a Blake di procedere e da allora vivo in questo stato. Lui è diventato il mio Salvatore, come mi piace chiamarlo ora, il mio Salvatore Aranzulla. Ha aperto un blog anche sai, dicono che sia molto quotato online. Io mi sono reinventata e ora passo le mie giornate ad istruire giovani influencer e a scrollare all’infinito il feed di instag...”
Primiera si svegliò si soprassalto, urlando. Quel discorso così lungo le sembrava una bellissima storia della buonanotte, come quelle che le raccontava la sua dolce madre.
-Mi stai Ascoltando?
-Buongiorno… Sì… Salve ho bisogno che tu mi dia una mano a scoprire un segreto della femminilità, l’indizio che ho è “tradimento”- disse Primiera asciugandosi la bava che ormai aveva formato una pozza sul pavimento.
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2020-12-08 23:15:52 my_MinImal-Princ3Ss esortò Prim ad entrare e le chiuse la porta alle spalle.
Quello che vide fu inimmaginabile.
La stanza era quasi interamente occupata da un enorme computer. Due obiettivi enormi al centro in guisa d’occhio e un enorme speaker Beats by Dre. L’unica protuberanza che spuntava dalla enorme parete di macchine era un braccio meccanico con uno smartphone di ultima generazione al termine.
Primiera timidamente ruttò per l’emozione. Non era mai stata così vicino ad un computer: suo padre li chiamava depravate spie giapponesi e ogni volta che ne vedeva uno non poteva fare a meno di distruggerlo a testate e urinarci sopra.
-Primiera… Sei tu?- disse la voce metallica.
La giovane emiliana rimase in silenzio.
-Buongiorno amo. Sono io… Vagigia.
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2020-12-08 23:15:52 -EPISODIO 5-

Primiera prese il cellulare e aprì Instagram.
Il suo feed si riempì di immagini di luridi e sporchi uomini in trincea che puliscono i fucili o mangiano sbobba dalla gavetta. Negli ultimi tempi Prim era succube dell’enorme fascino degli uomini in servizio militare. Un gusto probabilmente trasmessole dal suo ormai deceduto padre.
Arrossì mentre digitava nella funzione “cerca” il nome dell’amica che non vedeva da molto tempo.
Trovò il profilo: 200 miliardi di follower e l’ultima posizione nota dalle storie era la “scuola per influencer Vagigia”.
“Cappelletti! Quanti seguaci! Se solo anche io ne avessi qualcuno” pensò la giovane emiliana arrossendo solo al pensiero di quanti 50enni amanti dell’esercito e dei fucili a lunga gittata avrebbero potuto seguirla.
- Gambe in spalla, Corsa da cavalla - disse ad alta voce prima di mettersi a correre galoppando per rientrare a Butrecchio.
La “scuola per influencer Vagigia” si trovava in una delle vie del centro della città. Spiccava per i suoi colori giallo e viola fluo cozzando con gli adiacenti palazzi storici testimoni delle aspre tecnoguerre di indipendenza emiliane.
Solo entrando nella via si sentivano fortissimi mashup e remix di canzoni di TikTokiana provenienza mentre in sottofondo si ripeteva il remix nightcore di despacito 10h direttamente da Youtube.
Primiera si avvicinò all’ingresso, quando una giovane ragazza le si avvicinò: truccata alla perfezione, maglietta attillata Gucci, una divisa da gioco di Francesco Totti e un paio di iGlasses di ultima generazione. La ragazza squadrò Prim per qualche secondo e disse - Pff solo 50 followers… non vali niente… sei una nullità… ma se ti interessa Vagigia può aiutarti… Per solo 10 mila euro al mese magari può darti una sistematina.
-C...Come fai a sapere quanti followers ho ?- disse Prim spaventata, ma sicura che con la mossa di sottomissione insegnatale dal padre avrebbe potuto porre fine alla sofferenza di quella povera ragazza in una manciata di secondi.
-Ma ci sei o ci fai ? Sono gli occhiali no? Con questi riesco a vedere quanti followers ha ogni persona- sbottò la giovane.
-Come faccio a shippare i ragazzi migliori se non so quanti followers hanno? No? Che stupida che sei. Sei una nullità e sei pure stupida. Li ha inventati Vagigia vuoi dirmi che non la segui ?
-Io ero in classe con lei, eravamo amiche una volta. Ho bisogno del suo aiuto.
La ragazza sbiancò -Vorresti dirmi che avevi una relazione analogica con la nostra regina? Seguimi, devi subito andare da lei! - disse la ragazza facendole cenno di seguirla.
- Io comunque sono my_MinImal-Princ3Ss, dispiacere di conoscerti, fallita.
Prim fece un veemente cenno con il capo, provocandosi una distorsione muscolare, e seguì la ragazza all’interno della “scuola”.
La prima impressione di Primiera fu quella di trovarsi in un agenzia viaggi: mare, montagna, foresta, sagra del fagiolo di Butrecchio. Qualsiasi location era stata ricreata alla perfezione ed in ognuna un influencer era diretto da un regista per girare un video per TikTok o una storia Instagram.
-Seguimi, non restare indietro. Brutta come sei ci credo che sei attratta da questo mondo di persone migliori di te. Tranquilla, nessuno perderebbe del tempo a parlarti.
La giovane emiliana continuò a seguire la ragazza, oltre il salone con i fondali, in un corridoio che dava in svariate aule non diverse da quelle di una normale scuola. Sulla porta si ognuna c’era scritto l’insegnamento: Stories, Likes, Post.
In fondo al lunghissimo corridoio c’era una porta a vetro smerigliato con la scritta “Preside”.
La ragazza bussò ed una voce metallica rispose dall’interno:- Chi è?
-Mia queen, sono my_MinImal-Princ3Ss c’è una persona che ha bisogno del suo aiuto.
-Lo sai che non ricevo nessuno, che mi contatti sui DM.
-Ma mia queen, è una persona analogica!
Nessuno rispose per un minuto buono. Primiera comunque non si allarmò, era abituata a capire cosa stava succedendo in ritardo rispetto alle persone normali e questo minuto l’aiutò a rimettersi al passo con la realtà.
-Avanti !- disse la voce.
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2020-11-30 23:18:08 Hank, il suo povero padre che era stato brutalmente assassinato. Cosa si celava dietro il suo omicidio?
Maicol, il suo primo ragazzo ai tempi del liceo che l’aveva sedotta e in seguito abbandonata durante il ballo di fine anno. Dove diavolo era finito?
Ma anche Blake. Quello stramaledetto Blake era stato un problema fin dall’inizio. Al tempo egli era fidanzato con Vagigia, la sua migliore amica. Prim ricordava di aver perso le staffe il giorno in cui aveva pizzicato Maicol e Blake mentre si baciavano, dando vita a una relazione omosessuale clandestina durante i mercatini natalizi di Butrecchio.
E infine Vagigia detta Gigia, la sua migliore amica. Che ne era stato di lei? Più Prim ci pensava più si sentiva disperatamente smarrita. La sua debole memoria era come un puzzle a cui mancavano decine di pezzi fondamentali.
Gli occhi si riaprirono lentamente e la ragazza si accorse che giaceva per terra di fronte al misterioso dipinto. Al primo sguardo non era riuscita a cogliere alcun significato ma questo tremendo blackout le aveva conferito nuovi stimoli. Quegli arcani simboli stavano prendendo una forma antropomorfa. Si asciugò il sudore dalla fronte con la lingua, cosa stava provando a dirle quella immagine?
Raccogliendo i pezzi della sua dispersa coscienza, Prim per sbagliò inciampò sul dipinto facendolo cadere. Sul retro dell’ abominevole quadro c’era un elenco:
-Tradimento
-Ricchezza
-Famiglia
Dopo queste, quattro segni sbiechi di pennarello nero.
-Accipischia, ma questi sono gli indizi per trovare i segreti della femminilità!- urlò fortissimo Primiera nel capannone credendo di star pensando.
“Sono solo tre su sette cavolucci. Cuore mio chissà se riuscirò mai a sconfiggere il signor Yogotti. Ho sicuramente bisogno dell’aiuto di qualcuno”.
Le meningi di Primiera furono spremute come un’arancia da un culturista omosessuale per il brunch della domenica.
“Ma chi è che può aiutarmi ? Chi è un vero esperto del tradimento ?” un fiotto di sangue le uscì dalle orecchie. Improvvisamente, un’idea.
“Certamente! Vagigia! Devo andare da lei!”
Primiera uscì dal capannone correndo: i suoi deformi piedi emettevano lo stesso suono di un cavallo al galoppo. Uscita, venne illuminata dal grande bagliore del sole emiliano. Il bagliore della speranza.
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2020-11-30 23:18:08 -EPISODIO 4-
Primiera sfrecciò per le vie di Butrecchio per arrivare alla famosissima Pinacoteca, celebrata a livello internazionale per possedere i quadri più sporchi e peggio conservati del mondo.
Ansimante come un cane rabbioso, arrivò all’edificio principale del museo, un capannone industriale abbandonato. Si trovava situato tra il distretto industriale di Butrecchio e la più grande discarica della bassa emilia, destinazione finale di tutti gli scarti delle industrie locali. Le esalazioni tossiche di quell’immenso agglomerato di prosciutto e parmigiano permeavano l’aria rendendola quasi irrespirabile. Una montagna di pneumatici incendiati segnalava l’entrata.
Guidata dal suo sensibilissimo olfatto e dalla sua passione per le muffe, Primiera varcò la soglia del derelitto edificio: un colossale atrio in marmo di Salsomaggiore si apriva davanti a lei, con le alte pareti costellate di imponenti e deformi sculture in bronzo. Prim attraversò la sala zoppicando, accompagnata dalla strana sensazione che quelle sagome silenziose la seguissero con lo sguardo. Arrivata in fondo, notò un vecchio addetto alle pulizie con un sombrero ed un lungo baffo incrostato di sugo che stava lucidando il pavimento. Stava quasi per oltrepassarlo ed entrare nel cuore del museo, quando questo le rivolse la parola:
-Aj no no no, necesitas que tener el billete para entrar-
-Mi scusi signore non capisco cosa dice, non conosco bene l’elfico-
-Lo siento, no llega mucha gente aqì, tienes que comprar el billete para entrar-
-Ah mi scusi, è affamato! Provvedo subito- rispose Primiera lanciandogli tutti gli spiccioli di rame che teneva in tasca, cercando di non avvicinarsi troppo a quel lurido individuo.
“Brava Prim, anche oggi hai fatto una buona azione” pensò tra sè e sè la giovane.
L’anziano signore la guardò torvo per qualche istante, sputò nella sua direzione scuotendo la testa per poi riprendere a pulire il lurido pavimento. Tutto sommato non gli dispiaceva avere un po’ di compagnia ogni tanto.
Primiera percorse il dedalo di corridoi e stanze progettato dal famoso architetto Renzo Forte fino ad arrivare alla minuscola sezione “Quadri dipinti da donne”. Questa di trovava nella zona più remota e meno illuminata del complesso palazzo, dove una famiglia di procioni si era insediata esattamente come una famiglia di napoletani si insedia in un parcheggio pubblico facendo pagare la sosta.
Tra mucchi di assorbenti usati, pile di Cioè rovinati e sterili lamentele sul patriarcato erano appoggiate alcune tele ancora arrotolate.
Dietro quel mucchio di sporcizia artistica svettava una gigante tela incorniciata in del pregiatissimo cerume essiccato. Primiera non aveva mai visto un'opera così maestosa, alta almeno un metro e mezzo. Le sue deboli connessioni cerebrali la facevano sentire spaesata. Che i segreti della femminilità fossero sempre stati sotto gli occhi di tutti?
Guardò il dipinto con molta attenzione: la sinistra tela rappresentava un misterioso paesaggio rurale. Sullo sfondo si poteva riconoscere distintamente la maestosa fortezza di Butrecchio di Sopra, teatro di secoli di sanguinose guerre tra le due famose famiglie dei Montecchi e dei Cappelletti. Al centro della tela, in primo piano, giaceva un cuore umano trafitto da un gigantesco clitoride. Il cuore portava una corona dorata e una pelliccia incastonata di diamanti, mentre l’organo genitale femminile con le ultime energie reggeva uno stendardo della bandiera italiana con una scritta graffitata recitante “Amo noi”.
Il campo visivo della ragazza si oscurò improvvisamente di nero e le energie la abbandonarono di colpo facendola crollare a terra.
La sua mente vagava disperatamente attraverso un bombardamento di allucinazioni sensoriali, cercando di sfuggire a quel terribile incubo che stava prendendo forma nella sua travagliata mente. Il flusso dei pensieri si faceva sempre più vivido e reale e di fronte a lei si materializzarono uno per volta tutti i protagonisti colpevoli della sua avvilente vita.
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Aprire / Come