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-EPISODIO 5- Primiera prese il cellulare e aprì Instagram. I | Soffi d'amore, cuori infranti

-EPISODIO 5-

Primiera prese il cellulare e aprì Instagram.
Il suo feed si riempì di immagini di luridi e sporchi uomini in trincea che puliscono i fucili o mangiano sbobba dalla gavetta. Negli ultimi tempi Prim era succube dell’enorme fascino degli uomini in servizio militare. Un gusto probabilmente trasmessole dal suo ormai deceduto padre.
Arrossì mentre digitava nella funzione “cerca” il nome dell’amica che non vedeva da molto tempo.
Trovò il profilo: 200 miliardi di follower e l’ultima posizione nota dalle storie era la “scuola per influencer Vagigia”.
“Cappelletti! Quanti seguaci! Se solo anche io ne avessi qualcuno” pensò la giovane emiliana arrossendo solo al pensiero di quanti 50enni amanti dell’esercito e dei fucili a lunga gittata avrebbero potuto seguirla.
- Gambe in spalla, Corsa da cavalla - disse ad alta voce prima di mettersi a correre galoppando per rientrare a Butrecchio.
La “scuola per influencer Vagigia” si trovava in una delle vie del centro della città. Spiccava per i suoi colori giallo e viola fluo cozzando con gli adiacenti palazzi storici testimoni delle aspre tecnoguerre di indipendenza emiliane.
Solo entrando nella via si sentivano fortissimi mashup e remix di canzoni di TikTokiana provenienza mentre in sottofondo si ripeteva il remix nightcore di despacito 10h direttamente da Youtube.
Primiera si avvicinò all’ingresso, quando una giovane ragazza le si avvicinò: truccata alla perfezione, maglietta attillata Gucci, una divisa da gioco di Francesco Totti e un paio di iGlasses di ultima generazione. La ragazza squadrò Prim per qualche secondo e disse - Pff solo 50 followers… non vali niente… sei una nullità… ma se ti interessa Vagigia può aiutarti… Per solo 10 mila euro al mese magari può darti una sistematina.
-C...Come fai a sapere quanti followers ho ?- disse Prim spaventata, ma sicura che con la mossa di sottomissione insegnatale dal padre avrebbe potuto porre fine alla sofferenza di quella povera ragazza in una manciata di secondi.
-Ma ci sei o ci fai ? Sono gli occhiali no? Con questi riesco a vedere quanti followers ha ogni persona- sbottò la giovane.
-Come faccio a shippare i ragazzi migliori se non so quanti followers hanno? No? Che stupida che sei. Sei una nullità e sei pure stupida. Li ha inventati Vagigia vuoi dirmi che non la segui ?
-Io ero in classe con lei, eravamo amiche una volta. Ho bisogno del suo aiuto.
La ragazza sbiancò -Vorresti dirmi che avevi una relazione analogica con la nostra regina? Seguimi, devi subito andare da lei! - disse la ragazza facendole cenno di seguirla.
- Io comunque sono my_MinImal-Princ3Ss, dispiacere di conoscerti, fallita.
Prim fece un veemente cenno con il capo, provocandosi una distorsione muscolare, e seguì la ragazza all’interno della “scuola”.
La prima impressione di Primiera fu quella di trovarsi in un agenzia viaggi: mare, montagna, foresta, sagra del fagiolo di Butrecchio. Qualsiasi location era stata ricreata alla perfezione ed in ognuna un influencer era diretto da un regista per girare un video per TikTok o una storia Instagram.
-Seguimi, non restare indietro. Brutta come sei ci credo che sei attratta da questo mondo di persone migliori di te. Tranquilla, nessuno perderebbe del tempo a parlarti.
La giovane emiliana continuò a seguire la ragazza, oltre il salone con i fondali, in un corridoio che dava in svariate aule non diverse da quelle di una normale scuola. Sulla porta si ognuna c’era scritto l’insegnamento: Stories, Likes, Post.
In fondo al lunghissimo corridoio c’era una porta a vetro smerigliato con la scritta “Preside”.
La ragazza bussò ed una voce metallica rispose dall’interno:- Chi è?
-Mia queen, sono my_MinImal-Princ3Ss c’è una persona che ha bisogno del suo aiuto.
-Lo sai che non ricevo nessuno, che mi contatti sui DM.
-Ma mia queen, è una persona analogica!
Nessuno rispose per un minuto buono. Primiera comunque non si allarmò, era abituata a capire cosa stava succedendo in ritardo rispetto alle persone normali e questo minuto l’aiutò a rimettersi al passo con la realtà.
-Avanti !- disse la voce.