2023-04-29 11:56:40
Una notte del 1946, Stanislaw M. Ulam, matematico e fisico polacco naturalizzato statunitense, si svegliò improvvisamente, sopraffatto da un terribile mal di testa.
Dalla camera d'albergo, provò a telefonare a sua moglie Françoise, tuttavia il suo discorso era confuso, a stento formulava parole.
Tentò di utilizzare sinonimi per le parole che non riusciva ad esprimere, ma quello che ne veniva fuori era un farfugliare privo di senso.
Subito dopo ebbe inizio un grave attacco cerebrale.
Ricoverato immediatamente, per svariati giorni Ulam fu sottoposto a numerose analisi cliniche - encefalogrammi, prelievo spinale, ed altre simili.
L'encefalogramma risultò anomalo.
Alla fine, il chirurgo, il dottor Rainey, decise di operarlo senza indugio.
Cosa che probabilmente gli salvò la vita dal momento che l'operazione d'urgenza alleggerì il suo cervello della forte pressione che era la causa di tutti i suoi disturbi.
Ulam rimase in coma post-operatorio per molti giorni.
Quando finalmente si svegliò, i medici lo dichiararono fuori pericolo ma chiesero a Françoise di tenere suo marito sotto osservazione nel caso che si manifestasse un qualche segno di cambiamento di personalità o il ripetersi dei disturbi.
Ulam venne sottoposto ad altri test ed esami, e la malattia fu diagnosticata come una probabile affezione virale dovuta al virus dell'encefalite.
Sebbene avesse riacquistato completamente la parola, Ulam temette a lungo che le sue facoltà mentali fossero state compromesse.
Una mattina il chirurgo gli domandò quanto facesse 13 più 8.
Il fatto che gli ponesse una simile domanda, lo mise talmente in imbarazzo che riuscì a malapena a scuotere la testa.
Allora il dottor Rainey lo incalzò chiedendogli quale fosse la radice quadrata di 20.
Al che Ulam rispose:
"Circa 4,4".
Il chirurgo rimase in silenzio, fino a quando Ulam chiese:
"Non è vero?".
A questo punto Rainey scoppiò a ridere, visibilmente sollevato e rincuorato, e disse:
"Io non lo so".
Un'altra volta, poiché Ulam si stava toccando la pesante benda attorno alla testa, il dottore lo rimproverò dicendogli che i batteri avrebbero potuto infettare la ferita.
Da buon matematico e fisico, Ulam ricordava la nozione di libero cammino medio fra i neutroni e domandò al dottore se conoscesse un libero cammino medio fra i batteri.
Invece di fornirgli una risposta, il dottore gli raccontò un'irripetibile barzelletta concernente un uomo seduto su un gabinetto di campagna e sul come i batteri balzassero fuori dall'acqua dello sciacquone.
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