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Prof. Vincenzo Giordano

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Gli ultimi messaggi 39

2021-09-01 13:04:05 "Ci si desta due minuti prima che suoni la sveglia".
Ecco un esempio particolarmente efficace della natura perversa della legge di Murphy.
Pensando: "Perfetto, sono sveglia/o; posso concedermi il lusso di altri due minuti di sonno", spegniamo la sveglia e ci riaddormentiamo.
A svegliarci e a farci saltar giù dal letto, quattro ore dopo, sono le urla dei vicini di casa o i pompieri che picchiano alla porta credendoci morti.
Tutti noi abbiamo ritmi circadiani innati che ci tengono svegli di giorno e ci fanno dormire di notte.
Si tratta di ritmi regolati da un gruppo di cellule cerebrali situato nell'ipotalamo (detto "nucleo soprachiasmatico") che riceve informazioni sulla luce esterna attraverso cellule fotosensibili presenti nella retina e che, lavorando su un ciclo di circa 24 ore ("circadiano" deriva dal latino "circa diem", circa un giorno), adatta i ritmi biologici del nostro corpo a quelli imposti dal susseguirsi di giorno e notte.
Così l'ipotalamo induce l'ipofisi a secernere durante la notte la melatonina, l'ormone che causa sonnolenza e sonno; mentre durante il giorno innalza i livelli di cortisolo, che induce nell'organismo uno stato di allerta.
Anche senza la luce esterna, il ritmo continua in modo pressoché automatico.
Nel 1972 Michel Siffre, geologo e speleologo francese, passò circa sette mesi sotto terra, dove non aveva modo di sapere se fuori fosse giorno o notte; eppure, al termine di quel lungo periodo, il suo ritmo veglia-sonno era ancora di ventiquattr'ore circa.
Ritmo che si sfasa, però, quando si viaggia in aereo, e quindi molto velocemente, su distanze che comportano cambiamenti di uno o più fusi orari in breve tempo.
L'organismo umano non si è evoluto al punto da reggere gli effetti di un volo intorno al mondo e il risultato è il jet-lag, a causa del quale ci si addormenta dopo pranzo e si salta giù dal letto per fare colazione al rintocco della mezzanotte (per non parlare di cefalea, irritabilità, inappetenza, affaticamento, calo di efficienza mentale).
A patto di dormire con le tende scostate, geni e proteine risolvono il problema riportando il ritmo circadiano alla normalità...un attimo prima che si prenda il volo di ritorno e si ricada vittime del jet-lag.
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3621552611281637/
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Aprire / Come
2021-08-31 18:13:56
232 views15:13
Aprire / Come
2021-08-31 18:13:55 Quando nell'ottobre del 1933 Albert Einstein giunse a Princeton e gli fu mostrato lo studio, gli fu anche chiesto di quali materiali potesse avere bisogno.
"Una scrivania o un tavolo, una sedia, carta e matite", rispose il celebre fisico.
"Ah già, anche un grande cestino per la carta straccia, in modo che possa buttar via tutti i miei errori".
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3619330921503806/
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Aprire / Come
2021-08-30 13:33:43
273 views10:33
Aprire / Come
2021-08-30 13:33:41 Se il volo di una pallina da tennis "disegna" la spirale di Fibonacci (o spirale logaritmica)...
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3615774685192763/
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Aprire / Come
2021-08-29 12:53:30
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Aprire / Come
2021-08-29 12:53:29 Salire su un taxi numero 1729 lascerebbe indifferente la maggior parte delle persone.
Ma non il matematico indiano Srinivasa Ramanujan.
Un giorno del 1919, il matematico inglese Godfrey Hardy, suo amico, gli fece visita all'ospedale londinese di Putney, dove era ricoverato per malattia (si stava spegnendo di tubercolosi).
Appena entrò nella stanza di Ramanujan, come al solito incapace di avviare la conversazione, senza quasi salutarlo, Hardy gli raccontò di aver preso il taxi 1729, un numero che suonava piuttosto insulso alle sue orecchie.
Era forse di cattivo augurio?
"Ma no, Hardy! Ma no!", lo tranquillizzò il collega, disteso al letto.
"È un numero molto interessante. È il più piccolo numero intero esprimibile come somma di due cubi in due modi diversi".
Risulta evidente che i due non erano abituati a chiacchierare del più e del meno...
Trovare numeri interi che siano la somma di due cubi è abbastanza semplice: 35, ad esempio, è uguale a 2^3+3^3.
Ma si può ottenere 35 sommando qualche altra coppia di cubi?
No.
E la cosa si ripete fino a quando non si arriva a 1729, che è uguale a 12^3+1^3, ma anche a 10^3+9^3.
Questo intendeva dire Ramanujan.
Come facesse a saperlo, non è noto.
Sta di fatto che, in onore del commento di Ramanujan sul taxi di Hardy, nei circoli matematici il numero 1729 è chiamato "numero taxicab" (o numero del taxi).
D'altra parte, tale numero è interessante anche per altri motivi. Infatti, è divisibile per la somma delle sue cifre (19): il quoziente di 1729 per 19 è 91, il numero speculare di 19.
Ma la cosa più sorprendente è che, all'interno del numero e di Eulero, la 1729-esima cifra decimale segna l'inizio della prima occorrenza consecutiva di tutte le dieci cifre.
Vi basta?
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3612887488814816/
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Aprire / Come
2021-08-28 17:53:20
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Aprire / Come
2021-08-28 17:53:19 Il matematico tedesco Felix Klein ebbe seri problemi con l'alcolismo.
Sovente si presentava alle conferenze o alle lezioni barcollante, al punto da diventare lo zimbello dell'élite di matematici dell'Università di Gottinga.
Furono proprio l'abuso di assenzio ed una bottiglia appena scolata ad ispirargli (nel delirio) un'intuizione scientifica: immaginò di piegarne il collo in modo che rientrasse nella superficie laterale e così diede vita ad una superficie non orientabile, in cui non vi era alcuna distinzione tra interno ed esterno.
Molto probabilmente per scherno questo nuovo e strano oggetto geometrico venne chiamato "bottiglia di Klein", con un gioco maligno tra le parole tedesche "Flache" (superficie) e "Flasche" (bottiglia).
C'è da dire che Klein provò a disintossicarsi in una clinica di Erlangen ma senza successo, per cui fu costretto ad abbandonare l'incarico accademico.
Non sempre però bere porta a cattivi risultati.
Dieci anni fa, Yoshihiko Takano e i suoi colleghi ricercatori del "National Institute for Materials Science" di Tokyo erano riusciti a creare materiali ferrosi superconduttori immergendoli (per 24 ore) in un miscuglio di acqua ed etanolo.
Decisero di festeggiare quel successo in laboratorio con quello che si trasformò in un vero e proprio party alcolico.
Storditi dai fumi dell'alcol, si spinsero oltre nell'esperimento aggiungendo ai materiali superconduttori del vino rosso. Pensate a quale colpo fu per loro scoprire che il vino rosso aumentava la conduttività del 23%!
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3610683262368572/
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Aprire / Come
2021-08-28 11:03:16 Secondo la leggenda, il re Tolomeo desiderava apprendere la geometria ma gli risultava particolarmente difficile impararla.
Un giorno avvicinò Euclide e gli chiese di escogitare un metodo rapido, efficace e poco faticoso per penetrare la materia e raggiungere il traguardo.
Il matematico greco rispose: "La geometria non prevede scorciatoie nemmeno per i re".
Un altro aneddoto ha per protagonista Euclide.
Avvicinato da un allievo che voleva sapere quali vantaggi pratici avrebbe tratto dallo studio della geometria, Euclide, senza scomporsi, si rivolse ad uno schiavo dicendogli con sdegno: "Consegna a questo ragazzo tre monete, perché è uno di quelli che non apprende se non trae un utile da ciò che impara".
https://www.facebook.com/430003697103227/posts/3609824312454467/
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Aprire / Come