2021-08-29 12:53:29
Salire su un taxi numero 1729 lascerebbe indifferente la maggior parte delle persone.
Ma non il matematico indiano Srinivasa Ramanujan.
Un giorno del 1919, il matematico inglese Godfrey Hardy, suo amico, gli fece visita all'ospedale londinese di Putney, dove era ricoverato per malattia (si stava spegnendo di tubercolosi).
Appena entrò nella stanza di Ramanujan, come al solito incapace di avviare la conversazione, senza quasi salutarlo, Hardy gli raccontò di aver preso il taxi 1729, un numero che suonava piuttosto insulso alle sue orecchie.
Era forse di cattivo augurio?
"Ma no, Hardy! Ma no!", lo tranquillizzò il collega, disteso al letto.
"È un numero molto interessante. È il più piccolo numero intero esprimibile come somma di due cubi in due modi diversi".
Risulta evidente che i due non erano abituati a chiacchierare del più e del meno...
Trovare numeri interi che siano la somma di due cubi è abbastanza semplice: 35, ad esempio, è uguale a 2^3+3^3.
Ma si può ottenere 35 sommando qualche altra coppia di cubi?
No.
E la cosa si ripete fino a quando non si arriva a 1729, che è uguale a 12^3+1^3, ma anche a 10^3+9^3.
Questo intendeva dire Ramanujan.
Come facesse a saperlo, non è noto.
Sta di fatto che, in onore del commento di Ramanujan sul taxi di Hardy, nei circoli matematici il numero 1729 è chiamato "numero taxicab" (o numero del taxi).
D'altra parte, tale numero è interessante anche per altri motivi. Infatti, è divisibile per la somma delle sue cifre (19): il quoziente di 1729 per 19 è 91, il numero speculare di 19.
Ma la cosa più sorprendente è che, all'interno del numero e di Eulero, la 1729-esima cifra decimale segna l'inizio della prima occorrenza consecutiva di tutte le dieci cifre.
Vi basta?
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