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Giovani di Parola

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Categorie: Religione
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Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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Gli ultimi messaggi 15

2022-06-21 22:00:19 "Dimmi di riprovare e non di rinunciare [...] solo nel perdono cambia un uomo"

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2022-06-21 22:00:19
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2022-06-21 22:00:19 Mercoledì 22 Giugno 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (7, 15-20)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore

Mia nonna ha sempre abitato in una casa da sola e ogni volta che andavo a trovarla e dovevo andarmene mi ripeteva per due/tre volte sempre la stessa cosa: «chiudi bene il portone». Ancora oggi, nonostante non ci sia più da 5 anni, mi sembra di sentire la sua voce ripetermi più e più volte «chiudi bene il portone». Quando dobbiamo dire qualcosa d’importante a chi ci sta ascoltando tendiamo a ripeterla più volte; ed è un po’ quello che oggi fa Gesù nel Vangelo; per due volte ripete «dai loro frutti li riconoscerete». Bisogna fare attenzione però leggendo questo passo del Vangelo a non cadere nella logica che ci fa credere esistano persone buone e persone cattive e che quest’ultime non possano diventare persone buone. Gesù nel Vangelo parla di frutti non dell’albero in sé; dunque Gesù ci dice che un albero cattivo non può fare frutti buoni, per farlo deve diventare un albero buono. Per usare un linguaggio a noi più comprensibile: “in ognuno, anche nel più disgraziato, c’è un punto accessibile al bene”. Non chiudiamo mai le porte a nessuno, la possibilità di convertirsi non è mai qualcosa di remoto. Ci viene chiesto di generare frutti buoni per trasformare gli alberi cattivi in alberi buoni; o come direbbe don Bosco: “tu non devi essere un buon predicatore, ma hai una maniera efficacissima per esserlo: il buon esempio”.

Il mio è un frutto buono, accattivante che trascina verso il bene? Devo riconsiderare la possibilità che tutti hanno la capacità di convertirsi e cambiare vita?
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2022-06-20 22:00:23 "Se non ami, non ti ami e non ci sei"

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2022-06-20 22:00:23
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2022-06-20 22:00:23 Martedì 21 Giugno 2021

Dal Vangelo secondo Matteo (7, 6.12-14)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore

In questo brano del Vangelo Gesù mi ha un po’ “fregato”. Eh si perché mi mette in una condizione in cui sono chiamato ad attivarmi, una situazione scomoda che però rispecchia quelle che sono le mie capacità. A cosa mi riferisco? Mi riferisco al versetto centrale del Vangelo di oggi: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro». Se Gesù avesse detto qualcosa del tipo “tutto quanto volete che Dio faccia a voi, anche voi fatelo agli uomini” sarebbe stato tutto molto più easy. Perché mi sarei potuto tirare indietro giustificandomi, con tutta la ragione del mondo, dicendo che io non posso fare ciò che fa Dio; invece Gesù, mi ha invitato a comportarmi con i miei fratelli, che sono uomini come me, nel modo in cui voglio che essi si comportino nei miei confronti. Cioè Gesù, in sintesi, non mi sta chiedendo qualcosa di soprannaturale che io non posso fare, ed è proprio qui che sta il problema capite? Non ho nessuna scusa per non amare in modo vero e concreto il mio prossimo! Per dirlo alla salesiana maniera, Gesù mi sta chiedendo di fare l’ordinario in maniera straordinaria. Amare gli altri è un qualcosa che non va oltre le mie capacità, ed è un qualcosa che non devo improvvisare, ma per cui ho un esempio vero e concreto: Gesù Cristo, la verità è che se non ami con tutto te stesso, e le tue forze, non ci sei.

Riesco ad amare i fratelli che il Buon Dio mi ha posto accanto? Nelle mie relazioni potrei dare di più
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2022-06-19 22:00:38 "che puoi decidere tu! [...] Semplicemente pensa!"

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2022-06-19 22:00:38
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2022-06-19 22:00:38 LUNEDÌ 20 GIUGNO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (7, 1-5)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore

È proprio vero che a volte ne ammazza più la lingua che la spada. Quante volte il giudizio di una persona ha totalmente annientato il prossimo senza dargli neanche la possibilità di potersi difendere, quante volte ancora prima del giudizio in noi è scattato il pregiudizio nei confronti di una persona sulle base di alcune supposizioni? E‌ però evidente che ognuno di noi conosce meglio le sue condizioni che quelle degli altri, è evidente che il Signore Gesù oggi m’invita non tanto a giudicare ma ad amare. Siamo nell’epoca degli schieramenti, appena c’è un nuovo argomento nel tavolo dei media siamo chiamati ad esporci immediatamente alle volte senza avere l’opportunità di approfondire di conoscere; ci viene chiesto subito di scegliere tra bianco o nero, tra la salvezza e la condanna di una persona, e invece di radicale c’è solo la scelta in Cristo, scelta che c’invita ad amare e perdonare, persino un ladrone messo in croce, non a caso nel Vangelo l’altro viene identificato come fratello. Allora quando ci sarà un nuovo argomento su cui schierarsi, su cui sparare il nostro giudizio forse sarà bene ricordarci di questo Vangelo, e soprattutto della regola delle 10 P: Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena; o come diceva una famosa canzone: pensa, prima di sparare, pensa!

C’è qualche rapporto che sono chiamato a ricucire perché frutto di un mio giudizio affrettato? Vivo più nell’ottica del giudicare o dell’amore?
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2022-06-18 22:00:15 "Le cose del mondo sono fumo"

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