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Giovani di Parola

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Indirizzo del canale: @giovaniparola
Categorie: Religione
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Descrizione dal canale

Il nuovo Canale ufficiale di Animatori Salesiani: ogni giorno il Vangelo del giorno seguente sul tuo telefono e altri contenuti utili per il tuo cammino spirituale! #GiovaniDiParola

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2022-06-18 22:00:15
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2022-06-18 22:00:15 Domenica 19 Giugno 2022
Santissimo corpo e sangue di Cristo

Dal Vangelo secondo Luca 9, 11-17
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore

Sicuramente in questi giorni è iniziata o sta per iniziare nel tuo oratorio l’esperienza del Grest, o dell’Estate Ragazzi, o del campo Savio o qualsiasi nome prende il momento estivo che tutti gli animatori salesiani aspettano per tutto l’anno. Ecco il Vangelo di oggi è il perfetto vademecum per vivere al meglio quella che sarà l’esperienza estiva. Gesù spezza il pane, spezza la Sua Parola e chiede ai suoi discepoli di spezzare per gli altri la Parola. Il principio di fondo è: non posso dare agli altri ciò che io non ho. La mia finalità da animatore salesiano, deve essere quella di portare i ragazzi a Cristo, ma se per primo io non coltivo la mia relazione con Gesù allora non potrò mai “saziare” i ragazzi che incontrerò. In questo Vangelo il Signore Gesù m’invita a nutrirmi del vero pane per far nutrire coloro che mi saranno affidati, che non ci capiti di essere come quei famosi fast-food che ti promettono foto di panini appetitosi e giganti che nella realtà poi sono nulla; non diamo fumo ai nostri ragazzi, ma impegniamoci per dare loro il cibo che non perisce.

In che modo coltivo il mio rapporto con Gesù? Cosa posso offrire ai ragazzi che in queste settimane mi saranno affidati?
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Aprire / Come
2022-06-17 23:00:54
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Aprire / Come
2022-06-17 23:00:54 SABATO 18 GIUGNO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Parola del Signore

Il Maestro Oogway insegna: “Ieri è storia. Domani è un mistero ma oggi è un dono, per questo si chiama presente.”
Gesù ce lo diceva circa 2000 anni fa: "Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena".
Abbiamo solo un momento del quale occuparci ed è questo.
Preoccuparsi non serve ad altro se non a dimostrare la nostra poca fede!
Dio Padre ci ama più di ogni cosa, ci ha creati come un prodigio, ci custodisce sul palmo della sua mano.
Crediamo a questo più di ogni altra cosa?
Solo a partire da questa consapevolezza sapremo vivere il presente occupandoci di ciò che c'è...diversamente ci pre-occuperemo (cioè occuperemo prima del tempo) per qualcosa che potrebbe non avvenire mai!
Quante ansie ci eviteremmo se sapessimo fidarci, occuparci e non preoccuparci?
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2022-06-16 22:00:21
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2022-06-16 22:00:21 VENERDÌ 17 GIUGNO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (6,19-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore

Per cosa vivo? Come vivo? Di cosa mi preoccupo?
Viviamo il nostro quotidiano preoccupandoci di possedere cose e persone con avidità, dimenticandoci che nulla ci appartiene e che tutto è dono.
Ci disperiamo per ciò che non abbiamo, divenendo ciechi di ciò che, per grazia, ci è stato donato.
Abbiamo bisogno di occhi nuovi, semplici, che sappiano arrivare all'essenziale perché capaci di guardare con il cuore.
È l'Amore che ci salva! È l'Amore donato e ricevuto in dono che ci fa ricchi, di quella ricchezza che spalanca le porte del Paradiso!
Ed allora attenzione ad accumulare amore gratuito, libero e liberante, attenzione ad amare come ama Gesù: è questo il nostro tesoro, lì sia il nostro cuore.
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2022-06-15 22:00:16
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2022-06-15 22:00:16 GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore

Quante volte ci disperiamo perché non sappiamo pregare? Quante volte quella che avvertiamo come nostra incapacità diventa solo una scusa per evitare di fare qualcosa? "Io non prego perché non so pregare, proprio non ci riesco!".
Non so voi, ma io questa cosa la dico spesso (ahimè!).
Poi, con la semplicità di sempre, arriva Gesù e mi dice: perché ti fai tutti questi film mentali?
Keep calm and say Padre
Pregare è imparare a dire Papà, a dire Mamma...occorre imparare a farlo...come un bambino che deve imparare a parlare ed inizialmente pronuncia solo sillabe senza senso, ma ci prova e ci riprova fino a quando scandisce con chiarezza le parole ed alcune le ripete con insistenza: papà, papà, papà...mamma, mamma, mamma.
Ecco, anziché scoraggiarci, torniamo ad essere come i bambini che devono imparare a parlare: all'inizio balbetteremo, poi quello che diremo non avrà molto senso agli occhi di chi ascolta, ma alla fine ogni parola sarà chiara soprattutto per Dio Padre nostro che "sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate".
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2022-06-14 22:01:46
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2022-06-14 22:01:46 MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2022

Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore

Se volessimo sintetizzare quello che Gesù ci dice in questo brano del Vangelo potremmo tranquillamente dire così: non importa tanto quello che fai, ma come lo fai!
Essere cristiani significa avere uno stile ben preciso, cioè quello di Cristo.
Il cristiano non si improvvisa ma si impegna nel cercare in tutto sempre e solo la maggior gloria di Dio.
Non è una cosa facile, ma richiede un cammino di crescita umana e spirituale costante. Attraverso tale cammino cambiano non solo le risposte ma soprattutto le domande e si passa dal chiedersi "perché" al "per chi" si fanno le cose.
E se la motivazione è chiara diventa naturale fare il bene senza comparire ed essere quella violetta tanto cara a don Bosco, che sta nascosta ma si conosce e si trova grazie al suo profumo.
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