2022-04-12 11:25:06
100MW di potenza è lo stesso ordine di grandezza dei progetti dei reattori nucleari di piccola taglia su cui cingolani and co sbavano ma che nessuno dice saranno pronti tra i 10 e i 20 anni, se si parla di IV generazione.
E se il
geotermico, che
ci renderebbe indipendenti dall’acquisto di uranio dall’estero (l’Italia ne ha solo 6700 tonnellate su 5 milioni circa estraibili nel mondo ad un costo sensato, e non sono per niente sufficienti)
zittisse una volta per tutte questo discorso del problema dell’intermittenza energetica (comunque non del tutto convincente) della triade eolico/solare/idro, oltre che l’annoso problema di approvvigionamento delle terre rare?
Quanto ci metterebbero i sapienti “esperti oggettivi e razionali del nucleare” a smascherarsi come i veri
esaltati che sono con tanto di “serie conferenze scientifiche imparziali” che guarda caso
non parlano mai di costi e tempi di realizzazione, costi e complessità legali e di manutenzione, scorte di uranio nel mondo e loro durata?
Potrebbe anche essere installata potenza eccedente extra per alimentare degli impianti (seri, possibilmente, se ne esistono) di ricattura della CO2, usando
l’enorme disponibilità del geotermico per riparare alle emissioni di tutta l’era industriale, nell’attesa di sviluppare tecnologie migliori di stoccaggio per un decentramento necessario della produzione energetica (che può essere solo sole e vento).
Perché a noi pare che
tutto questo chiacchiericcio molesto sul nucleare, sul
populino gnorante che non vuole capire che Chernobyl è colpa degli inaffidabili commugnistih e che il
nucleare civile fa meno mortyh del petrolio, lungi dall’essere solo quella pretesa paternalistica di
ecoelemosina,
è una strategia politico-mediatica per provare a seminare consenso verso una tecnologia di medio-lungo termine (il breve è solo
riduzione dei consumi + eolico + solare)
inutilmente complicata e farraginosa (ben venga per l’ulteriore sottomissione delle nostre esistenze a vincoli di varia natura)
che rischia seriamente di compromettere tempo e risorse da dedicare a soluzioni molto più lungimiranti e politicamente rinvigorenti per la democrazia.
Oltre che un argomento insidioso lanciato per tentare di indebolire la compattezza dei movimenti di giustizia ecoclimatica.
E, paradossalmente, troppe persone di scienza, che come si è già detto in altri contesti sembrano avere una forte propensione allo
scientismo e all’esaltazione per
l’innovazione tecnica acritica e incondizionata (e che hanno interessi diretti in quanto fisici e ingegneri nucleari), potrebbero facilmente abboccare (forse che l’ideologia cattoleggiante, per assurdo, possa scremare il colpo, seppur solo per effetto del retroterra culturale?)
Non finisce qui.
#solutions #disinformazione
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