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Sinfonie per sordi

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Logo del canale telegramma poesieracconti - Sinfonie per sordi
Indirizzo del canale: @poesieracconti
Categorie: Letteratura
Lingua: Italiano
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Gentile viandante accomodati qui, tra racconti noir, schizzi di fantasy, poesie in musica e tanto altro.
Copyright ✒️ © Annalisa Gasparotti
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Gli ultimi messaggi 3

2021-05-30 22:15:40 PARTE_4 - IL SOCIAL CATALIZZATORE

"Quindi, che cosa hanno preso? Testi? Foto? Contatti? Che cosa?"
"Nulla di tutto ciò."
"Non fare il misterioso..."
"Hanno preso indirizzi IP, posizioni GPS e dati di alcune app."
"App?"
"Sì, tipo se preferisci le more o le bionde... Stronzate così."
"I test scopri che verdura sei?"
"Esattamente."
"Ci prendi per il culo!"
"Proprio no."

Si guardano perplessi.

"Hai rilevato altro che sia degno di nota?"
"Fammi pensare... Beh, in realtà una cosa ci sarebbe: han preso solo i dati degli utenti di sesso maschile."
"E tu come lo sai?"
"Ho i miei metodi... Mi pagate apposta."
"Che strano. Perché mai fare una tale discriminazione?"
"Forse solo per questione di tempo. Magari la prossima volta si occuperanno degli altri utenti..."
"Non ci deve essere una prossima volta!"
"Mi spiace, al momento non so dirvi come fanno a entrare."
"Quindi potranno rifarlo!"
"Potranno."

Tutti lo fissano pallidi e con gli occhi sgranati, in attesa.

"Dobbiamo scoprirlo."
"Continuerò a lavorarci, ma prima voglio il mio anticipo..."
Un pacco di bigliettoni spiegazzati gli planò sulla tastiera.
"Ci vediamo domattina."


Giuseppe e i due compagni rientrarono alla base che era ormai notte fonda. Quella giornata era stata incredibile e ancora non riusciva a capacitarsi di ciò a cui aveva preso parte, ma era consapevole che si era trattato di qualcosa di grande e che lui, proprio lui, era stato grande!

Durante il viaggio aveva osservato i colleghi con sospetto chiedendosi che cosa tenessero nelle loro valigette. Lui aveva ricevuto quello strano cilindro con delle fialette color rame che facevano da ricarica. Aveva timbrato una ad una tutte quelle donne e bambine, mentre i suoi colleghi avevano assistito senza far nulla. Qual era stato il loro ruolo? Lui aveva ricevuto quel compito esclusivo, ma loro? Che fosse lui il prescelto?
L'indomani lo avrebbe scoperto. Lilith li avrebbe certamente convocati, sarebbe stata contenta di loro e ne avrebbe riconosciuto il valore. Che rabbia però dover dividere il merito con quei due soggetti privi d'iniziativa! Lei lo avrebbe notato? Si sarebbe resa conto che l'anima dell'operazione era stato lui?
Questi pensieri lo accompagnarono fino agli alloggi, non riuscì a scrollarseli di dosso nemmeno sotto la doccia e alla fine se li portò tra le lenzuola.

------------------------------------------------------ #ilsocialcatalizzatore
54 viewsedited  19:15
Aprire / Come
2021-05-18 09:51:52 #cit

E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire.

- Franco Battiato -
61 views06:51
Aprire / Come
2021-05-14 22:08:57 #cit

Io preferisco qualsiasi cosa alla realtà, non solo il cinema. Io non sono mai stato un grande fan della realtà.

- Woody Allen -
76 views19:08
Aprire / Come
2021-05-08 23:30:17 #cit

Una volta mi è stato chiesto "Come fai a sapere che stai vivendo?" e ho detto: "Creo così so che sto vivendo".

- Florence Broadhurst -
97 views20:30
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2021-05-03 23:08:20 PARTE_3 - IL SOCIAL CATALIZZATORE

"Ragazzi, stanotte è successo di nuovo!"
"Sono entrati?"
"Ancora?"
"Hanno operato per ore."
"Modifiche nel codice?"
"No."
"Come l'hai capito?"
"Guardate qui."

Silenzio. I tre tacciono davanti allo schermo.

"Devono aver copiato il database..."
"Impossibile, troppa roba."
"Qualcosa hanno preso però..."
"Magari torneranno per il resto."
"Ma come cavolo fanno?!"
"Dev'esserci una falla."
"Potremmo perdere tutti gli utenti, vi rendete conto?"
"Non pensate sia ora di contattare penna nera?"
"Beh, di certo è il migliore..."
"E se fosse stato lui...?"

I tre si guardano prima indecisi e poi perplessi.

"Noi dovremmo pagarlo di più."
"Lo negherebbe se fosse opera sua?"
"Dipende per chi lavora credo."
"Dobbiamo fare qualcosa."


Nel frattempo migliaia di chilometri più in là in un piccolo paese qualunque è quasi mezzogiorno, ma i suoi abitanti non si sono ancora svegliati: tutti trucidati. Ci sono cadaveri ancora nei loro letti, dove sono stato colti di sorpresa nel sonno. Ce ne sono agli angoli delle strade, probabilmente incrociati dalle persone sbagliate mentre uscivano di casa per andare al lavoro. Ce ne sono accasciati su sedie e tavoli, ancora con la colazione davanti e in testa i pensieri del nuovo giorno che avrebbe dovuto venire.
Silenzio. Nessun movimento per le vie. Le porte sfondate e i vetri rotti. Il sole alto nel cielo e indifferente a quel panorama, all'inconsueta mancanza della gente operosa impegnata nel proprio viavai. Il sole non se lo chiede il perché, come non si chiede come mai c'è un capannone in periferia da cui provengono voci.
L'esercito di Lilith si trova là. Gli uomini fanno su e giù con passo nervoso ingiungendo a donne e bambine di tacere, star ferme, smettere di piangere e lamentarsi.
È un attimo ed entrano i tre uomini scelti. Nessuno scampo per i loro ex colleghi perché in breve tempo giacciono a terra immersi nel proprio sangue con l'espressione esterrefatta.
Lo stesso stupore si dipinge sui volti di tutte le spettatrici.
Giuseppe apre la valigetta e ne trae uno strumento cilindrico lungo una ventina di centimetri con un'estremità simile a un timbro.

"Non vi accadrà nulla." Dice rivolgendosi alle donne.
Lui non sa quale sia la funzione dell'arnese, ma sa come deve utilizzarlo.
A gesti si fa porgere la mano da una bambina, le appoggia sul dorso un'estremità del cilindro e preme l'estremità opposta. Compare sulla pelle un segno come un timbro color rame dalla forma incomprensibile. Le dice: "Non levarlo mai. Ora puoi andare". Lei si volta verso sua madre perché la raggiunga e una dopo l'altra tutte lo lasciano fare.

"Andate e seppellite i vostri morti." Dice loro alla fine. Quelle si avviano senza fiatare, col passo strascicato e il dorso della mano che brilla al sole.
-------------------------------------------------------- #ilsocialcatalizzatore
98 viewsedited  20:08
Aprire / Come
2021-04-27 22:33:54 #cit

La capacità di parlare non fa di te un essere intelligente, ora vedi di filare.

- Qui-Gon Jinn, Star Wars -
61 views19:33
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2021-04-20 14:43:27 Sinfonie per sordi pinned «GAIA INFURIA SULLE CIME | PARTE_1 Che bella serata:…»
11:43
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2021-04-18 00:18:27 Auros avviò il compilatore e prese a copincollare il codice della sera precedente. Ci volevano altri ritocchi perché tutto potesse andare come da progetto. Per questo riprese ad avventurarsi tra i contenuti di cui era tappezzata la sua scrivania: schemi, fogli volanti, elenchi di stringhe e variabili, mappe concettuali e schizzi a matita. Tutti insieme questi appunti generavano caos di informazioni, il che era specchio della portata immane del lavoro. Chissà quante lacrime di frustrazione ci sarebbero volute ancora per concluderlo!

Con le prime righe di codice descrisse uno spazio. Bisognava che ogni cosa avesse una collocazione. Dopo aver riflettuto su quale fosse la forma più opportuna e quali le dimensioni ideali, si risolse a definire lo spazio non finito e a lasciarlo oscuro, come una macchia nera di cui non si distinguano i confini.
Auros immaginò di perlustarlo e avvertì l'esigenza di creare dei punti luminosi ai quali poi seguirono pianeti e meteoriti.

"Imitare il nostro mondo?"
"Generare secondo l'estro?"
"Avviare un programma che si sarebbe potuto interrompere?"

Si affacciò alla finestra che dava sul giardino e allora, perlustrando fiori e piante, gli piacque fantasticare sull'esistenza di mondi alternativi dove la vegetazione fosse gigantesca, traboccante di colori mai visti prima e soprattutto generosa di frutti dai poteri curativi, oltre che dalle proprietà nutrizionali.
Provò quindi a realizzare una pianta aumentandone sensibilmente le dimensioni: il vegetale avrebbe avuto radici così lunghe da scendere nella profondità del pianeta in cui avesse trovato dimora e i frutti sarebbero stati tanto grandi e rigogliosi da soddisfare il fabbisogno alimentare dei futuri abitanti e preservarli in buona salute.
Tornò ad osservare la pianta nel suo giardino e si convinse che era cosa buona: nessuno avrebbe dovuto lavorare né ammalarsi su quel pianeta.
Eseguì dunque il programma di prova, poi lo interruppe col task manager.

#300parole
90 views21:18
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2021-04-13 23:38:25 Stavamo bene insieme quando contavamo solo noi, quando il resto erano solo incombenze, disturbi e interruzioni.

Stava bene il gatto nella sua cesta, con la pancia piena di pappa, dopo aver fatto il pieno di carezze ed essersi sfogato col tiragraffi.

Stava bene il girasole quando, dall'alba al tramonto, sapeva quale fosse la direzione da seguire e, con orgoglio, ruotava la splendida corolla verso il suo astro.

Eppure si doveva cedere al caos, lasciarsi sballottare dal contesto e dal contorno, perdersi e mescolarsi in quello che prima era lo sfondo della fotografia, confondersi. Si doveva sfuggire al rischio di quel vago senso di appartenenza.
Si dovevano inventare bisogni e creare problemi dove non ce n'erano. Erano necessarie le esplorazioni del vicinato per azzuffarsi con ogni felino, nessuno escluso. Si presentava l'esigenza di vegliare la notte alla ricerca di nuove stelle di cui seguire il cammino, al punto di perdere la propria direzione e la strada.

"Era proprio necessario guardare fuori?"
"C'era la paura del dentro?"
"Si sarebbe potuto apprezzare il tiragraffi che si aveva già?"

A furia di ruotare freneticamente i gambi dei girasoli si erano attorcigliati. Alcuni erano persino riusciti ad annodarsi coi fratelli vicini. Uno guardava da un lato, quello a fianco guardava dall'altro e tutti guardavano altrove. Il gatto dal tetto li osservava confuso e ogni tanto lanciava uno sguardo sulle grondaie adiacenti in cerca dei suoi nemici. Avrebbe combattuto ancora perché doveva essere l'unico vincente nel circondario. Non che vi fosse un premio, ma lui mica poteva starsene in casa a ronfare! Dovevan girare tutti alla larga. Lui li avrebbe sfidati e vinti uno per uno e forse un giorno avrebbe potuto raccontarlo a qualcuno, se qualcuno avesse ascoltato, o magari l'avrebbe raccontato a sé stesso, perché lui aveva fatto grandi cose lontano dalla sua cesta.

#300parole
87 views20:38
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2021-04-03 11:59:27 #riflessione

Gli esseri umani sono disposti a credere a molte aberrazioni pur di sperimentare qualcosa di diverso e alternativo alla via che magari i familiari hanno già tracciato per loro con il proprio sistema di valori e credenze. Filosofie o sette diventano affascinanti e coinvolgenti nonostante siano imbevute di assurdità. Le regole di una fede "imposta" sembrano troppo limitanti e si tenta di liberarsene aderendo ad altro. Piuttosto di provare sul serio a credere a un Dio che dà la vita per le proprie creature si preferiscono ideologie deviate dove ciascuno può illudersi di risolvere i propri problemi e raggiungere lo stato di divinità: ideologie come quella di Ron Hubbard, che rendono l'essere umano schiavo. A tutti voi sordi, credenti e non, auguro quindi di avere occhi per vedere le prigioni dorate che ci vengono proposte ogni giorno e auguro di trascorrere questi giorni nella massima serenità possibile.
90 views08:59
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