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Ferrovieri per la Costituzione

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Indirizzo del canale: @ferrovieriperlacostituzione
Categorie: Notizie
Lingua: Italiano
Abbonati: 317
Descrizione dal canale

Collettivo di ferrovieri del nord-est per la difesa e l'attuazione della Costituzione
✉️ ferrovieriperlacostituzione@pm.me
⚠️ Questo è l'unico canale ufficiale FplC

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Gli ultimi messaggi

2022-05-19 17:30:53 Green pass, passaporto per il futuro?
Leonardo Lippolis, Gli Asini Rivista, 1 maggio 2022
76 views14:30
Aprire / Come
2022-05-09 13:40:03
Spunti di lettura, ep. XXI:


Erich Fromm (Francoforte sul Meno, 23 marzo 1900 - Locarno, 18 marzo 1980), filosofo e psicanalista, scrisse, nel 1976, il saggio "Avere o essere?". Una domanda profonda, la cui risposta – o il tentativo di rispondervi – è fondamentale per riflettere sul proprio essere e raggiungere la piena consapevolezza di sè.

«La differenza tra essere e avere non è essenzialmente quella tra Oriente e Occidente, ma piuttosto tra una società imperniata sulle persone e una società imperniata sulle cose. L'atteggiamento dell'avere è caratteristico della società industriale occidentale, in cui la sete di denaro, fama e potere, è divenuta la tematica dominante della vita»


Buona lettura!

FplC, 9 maggio 2022
239 views10:40
Aprire / Come
2022-05-03 13:45:04
Spunti di lettura, ep. XX:


Tra il 1919 e il 1921 Evgenij Ivanovič Zamjatin scrive il romanzo "Noi" (pubblicato per la prima volta nel 1924), il capostipite della letteratura distopica.
L'opera è un'iperbole critica della totalitaria e ultraconformista società sovietica successiva alla Rivoluzione (dalla quale Zamjatin era rimasto deluso), ove il libero arbitrio è sinonimo di infelicità. Molti tratti sono attualissimi.

«Mio caro: tu sei un matematico. E in più sei un filosofo matematico: dimmi l’ultimo numero.»
«Cioè? Io… io non capisco: quale ultimo numero?»
«L’ultimo, l’estremo, il massimo.»
«Ma, I, questo è assurdo. Dal momento che il numero dei numeri è infinito, che ultimo numero vuoi che ti dica?»
«E tu quale ultima rivoluzione vuoi? Non ci sarà mai un’ultima rivoluzione, le rivoluzioni sono senza fine. L’ultima, cioè, è per i bambini: l’infinito spaventa i bambini ed è necessario che i bambini dormano tranquilli la notte…»



Buona lettura!

FplC, 3 maggio 2022
287 views10:45
Aprire / Come
2022-05-01 18:00:47 "Fondata sul lavoro"
Antonio Martino, La Fionda, 1 maggio 2022
397 views15:00
Aprire / Come
2022-04-26 13:50:04
Spunti di lettura, ep. XIX:

Nel 2011 viene pubblicato l'imprescindibile saggio "Finanzcapitalismo" di Luciano Gallino, uno dei più eminenti e autorevoli sociologi italiani.

«C'è di mezzo il senso di un'intera civiltà. Che essa appaia asservita al suo sistema finanziario, piuttosto che esserne come dovrebbe la padrona, è un segno che la crisi economica è diventata crisi di civiltà. Che sia stato il suo stesso sistema politico a costruire dall'interno gli strumenti del suo asservimento alla finanza attesta non meno la gravità della crisi, quanto gli ostacoli che si oppongono al suo superamento»


Buona lettura!

FplC, 26 aprile 2022
580 views10:50
Aprire / Come
2022-04-19 14:02:00
Spunti di lettura, ep. XVIII:


Kazuo Ishiguro (Nagasaki 1954), premio Nobel per la letteratura, pubblica nel 2005 "Non lasciarmi".
Un romanzo d'amore e di consapevolezza, di speranza e disillusione, toccante, raffinato e delicato, ambientato nella campagna inglese, che farà da sfondo alla vita dei giovani protagonisti.

"Rimanemmo così, sulla sommità di quel campo, per quello che ci sembrò un tempo infinito, abbracciati senza dire una parola, mentre il vento non smetteva di soffiarci contro, e sembrava strapparci i vestiti di dosso; per un istante fu come se ci tenessimo stretti l'uno all'altra, perché quello era l'unico modo per non essere spazzati via nella notte"


Buona lettura!

FplC, 19 aprile 2022
414 views11:02
Aprire / Come
2022-04-11 13:40:01
Spunti di lettura, ep. XVII:


Quella del merito è una ideologia che sta trasformando la scuola, l'università, il sistema sanitario, la pubblica amministrazione, il mondo del lavoro nel nome della concorrenza e del mercato. Come impostato, quello meritocratico, non è che un seducente inganno teso alla rimozione del conflitto e, quindi, funzionale al mantenimento dei rapporti di forza nella società capitalistica neoliberale. Mauro Boarelli cerca di far luce sull'argomento nel suo testo intitolato "Contro l'ideologia del merito" del 2019.

«L’ideologia del merito è ostile al conflitto. Il conflitto sociale si nutre dell’azione collettiva, il merito dell’iniziativa individuale. Il primo persegue scopi comuni che investono la società nel suo complesso, il secondo concepisce il progresso sociale come ricaduta naturale di una somma di successi personali. L’uno prefigura un diverso ordine sociale, l’altro conferma quello esistente»


Buona lettura!

FplC, 11 aprile 2022
414 views10:40
Aprire / Come
2022-04-04 13:55:04
Spunti di lettura, ep. XVI:


Nel 2013 esce il romanzo distopico – di agile lettura – "Il Cerchio", di Dave Eggers, che parla di una suadente e assorbente – ma alienante e totalizzante – società tecnologica della trasparenza e del controllo.

«Quando sarà obbligatorio avere un account, e quando tutti i servizi governativi saranno incanalati attraverso il Cerchio, avrai contribuito a creare il primo monopolio tirannico della Terra»


Buona lettura!

FplC, 4 aprile 2022
498 views10:55
Aprire / Come
2022-03-31 13:40:01 Sulle "riaperture"


Siamo arrivati alla data di termine dell'emergenza sanitaria dichiarata il 31 gennaio 2020.

Fin da subito contestammo l'utilizzo del codice della protezione civile per istituire uno stato d'emergenza che sarebbe, evidentemente, durato a lungo.
Lo stato d'emergenza non è previsto in Costituzione perché potrebbe determinare un aggiramento delle procedure democratiche con un pericoloso accentramento di poteri.
Nemmeno quanto stabilito nel codice della protezione civile è stato rispettato, visto che la durata massima poteva essere di 12+12 mesi e siamo invece arrivati a 26.
Soprattutto non è democraticamente accettabile che si sia utilizzata l'emergenza per uscire dai perimetri costituzionali; un conto è utilizzare determinati strumenti in casi di necessità e urgenza per la gestione di contingenze improvvise, un altro è concentrare poteri e attivare – per anni – procedure non previste nella Costituzione con la compressione – fino all'abolizione – di diritti inalienabili e non a disposizione all'Autorità (e il bilanciamento dei diritti non prevede la "tirannia" di uno su tutti gli altri).
Si è creato un terribile precedente.

Con il c.d. "Decreto Riaperture", purtroppo e nonostante il nome del provvedimento, non si tornerà a una situazione di normalità: molte delle restrizioni rimarranno ancora in vigore.
Mentre molti festeggiano, noi, invece, siamo più amareggiati che mai: se delle misure adottate durante un'emergenza – con tutti i vizi del caso – permangono anche al cessare di questa, le preoccupazioni sono più che motivate.
Questa nuova fase rappresenta di fatto una normalizzazione di dinamiche emergenziali, che dovrebbero essere, invece, per definizione, transeunti.

Come denunciammo fin dall'inizio, era chiaro che il green pass, tra tutti i provvedimenti, fosse quello destinato a resistere nel tempo.
Già dalla sua introduzione, per noi, non era una misura accettabile, poiché andava a violare diritti naturali costituzionalmente riconosciuti (tra l'altro senza alcuna valenza sanitaria).
Se prima era inaccettabile, ora, che rimanga attivo – solo in Italia – anche a emergenza cessata, è folle.
Siamo convinti che anche se nei prossimi mesi venisse accantonato, esso sarebbe sempre pronto a ritornare in campo – senza discussione parlamentare, scommettiamo – per i più disparati motivi.

Finisce formalmente, per ora, quest'emergenza (e già ne è iniziata una nuova).
Siamo nella cosiddetta nuova normalità – che di normale non ha nulla – propagandata fin dalle primissime fasi della pandemia.
Non abituiamoci.


FplC, 31 marzo 2022
3.0K views10:40
Aprire / Come
2022-03-28 13:45:06
Spunti di lettura, ep. XV:


Nel suo saggio del 2018, intitolato "Politicamente corretto", Eugenio Capozzi ripercorre le tappe – e critica gli eccessi – di questa retorica politica e culturale divenuta ideologia "ortopedizzante".

«Le élite progressiste coniano le “narrazioni ufficiali”, il linguaggio autorizzato e una lettura ideologicamente uniforme dei principali problemi del mondo, mentre chiunque tenti di opporsi viene tacciato con appellativi volti a escluderlo da ogni possibilità di dialogo: xenofobo, razzista, islamofobo, omofobo, sessista e così via»


Buona lettura!

FplC, 28 marzo 2022
448 views10:45
Aprire / Come