2023-06-21 23:37:52
Quattro parole chiave su Annie Ernaux: Memoria - Emancipazione - Sociologia - Realismo
MEMORIA - In effetti, la memoria è una delle parole-chiave per decifrare una scrittrice che mette la propria infanzia e adolescenza al centro della narrazione. In particolare, il rapporto con la madre, viscerale e ossessivo, e la natura del loro legame è uno dei temi trattati in Memoria di ragazza uscito nel 2016 e tradotto in Italia l’anno successivo.
EMANCIPAZIONE - Negli anni ’70, la scrittrice milita a favore dei movimenti che sostengono l'emancipazione femminile e si avvicina al mondo del giornalismo, scrivendo anche su «Le Monde». Ma i temi sociali e politici sono trattati da Ernaux anche nei romanzi, basti pensare al romanzo 'L’evento', definito «una biografia del corpo femminile» da Nadia Terranova. L’esperienza narrata da individuale si fa collettiva e la carica emozionale acquista portata sociale: nella penna intensa di Ernaux, una delle pagine cruciali della Storia recente, quella delle lotte per l’autodeterminazione femminile, diventa difficile da cancellare.
SOCIOLOGIA - Proprio il fatto che l’esperienza personale si leghi a quella collettiva rende la letteratura dell’autrice molto vicina alla sociologia. Nei romanzi 'Il posto' e 'Una donna', ad esempio, si fa riferimento ai rapporti di classe e all’importanza dell’istruzione come strumento di libertà. L’inflessione sociologica di Ernaux è evidente anche sul piano linguistico: il pronome elle (lei) si alterna sempre a on e nous (noi), rendendo, in tal modo, il messaggio trasmesso meno personale e più universale. In un articolo del 1989, apparso sulla rivista «Nouvelles nouvelles», è Annie Ernaux stessa a spiegare che il suo obiettivo è «mettere tutte le risorse dell’arte nel desiderio di dire e trasformare il mondo».
REALISMO - In conclusione, le vicende narrate da Annie Ernauxsono legate indissolubilmente a episodi della vita dell’autrice, ma che potrebbero accadere a qualsiasi lettore: il distacco, il lutto, l’abbandono, l’aborto, le difficoltà economiche. È la vita reale quella che viene presentata attraverso uno stile crudo, talvolta brutale, certamente impersonale, e tanto asettico che si fa fatica a credere che la protagonista delle storie sia proprio Ernaux. Ma forse è proprio l’assenza di enfasi e il linguaggio apparentemente neutrale a rendere la quotidianità raccontata nei suoi romanzi così vicina alla nostra.
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