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(Just another) Coronavirus Channel

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Indirizzo del canale: @anothercoronaviruschannel
Categorie: Fatti
Lingua: Italiano
Abbonati: 133
Descrizione dal canale

Il canale sul Coronavirus che sapevi di non necessitare. Provo a dare un mio contributo nell'interpretazione dell'informazione scientifica.
Source: I'm a young doctor
Nonostante il mio ego dica che non è vero, sfortunatamente non sono infallibile.

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Gli ultimi messaggi 2

2021-10-04 23:02:54
Il Martello di Thor contro il Sars-Cov2

Parte 1 di 3
@anotherCoronavirusChannel

Oddio ci risiamo, dopo una lunga pausa di Settembre, il canale riprende vita. (Forse un po' in ritardo)

Molnupiravir, anche noto come EIDD-2801 e MK-4482, è l'ultimo, in ordine cronologico, tra gli antivirali ad ampio spettro che giunge all'attenzione del pubblico per le sue possibilità nella terapia anti-Covid. Il Monupiravir è un antivirale che agisce la replicazione virale attraverso un meccanismo noto come "mutagenesi letale".

In breve, il farmaco è in grado di forzare una serie di mutazioni nel genoma virale (RNA nel caso del Sars-Cov2) che ne alterano il significato finale ad un punto in cui quello che c'è scritto diventa "illegibile" e il virus risulta incapace di replicarsi.

Il nome del farmaco deriva dal nome del martello di Thor, Mjölnir (superfluo ripeterlo per gli appassionati Marvel ma necessario per i profani).

Parte 2
Parte 3

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2021-08-31 13:00:07 Terza dose si o terza dose no?
@anotherCoronavirusChannel
Parte 3 di 3

Osservando i dati elencati al precedente post vediamo che in maniera ottimistica l'efficacia del vaccino nei confronti della infezione si è ridotta lievemente, in maniera più pessimistica l'effetto è molto maggiore.

Nota importante: Tutti gli articoli prendono in considerazione una riduzione dell'efficacia contro l'infezione o la malattia sintomatica.
Non viene mai messa in dubbio, sino ad ora a mia conoscenza, la protezione contro l'ospedalizzazione e contro la morte che si mantiene estremamente elevata.

Questo trend è da attribuire probabilmente a una combinazione di variante Delta e un certo grado di riduzione della protezione offerta dai vaccini.

Sulla base di questi dati il CDC Americano ha consigliato la Terza Dose di Vaccino per i pazienti Immunocompromessi e la FDA ne ha autorizzato la somministrazione. Tuttavia, la risposta al dilemma sulla necessità di un terzo shot è lontana dall'essere raggiunta.

Basandoci su uno schemino prodotto da Eric Topol vediamo i principali Vantaggi e Dubbi sulla Terza Dose.

Vantaggi:
Induzione rapida di Anticorpi Neutralizzanti verso la Spike Protein
Ristorare Elevati livelli di Efficacia contro la variante Delta
Minori Infezioni->Minore Trasmissione e Minor Long Covid
Rischio di Ospedalizzazione tra le Breakthrough Infections potrebbe ulteriormente ridursi

Possibili Dubbi:
Il vaccino è designato contro il ceppo originario del Virus e non è specifico verso la variante Delta;
Sottrazione di dosi ai paesi che non hanno ancora avuto un accesso omogeneo alla vaccinazione, favorendo la libera circolazione del virus in queste regioni;
Impatto, probabilmente limitato, sulla riduzione delle ospedalizzazioni e morti considerando la attuale elevata efficacia.

Le maggiori obiezioni contro la dose booster non derivano, infatti, da chi ne nega l'utilità ma derivano soprattutto da chi sostiene che è più importante vaccinare la ampissima quota di popolazione non protetta (tra cui anche i bambini).

Infatti, si delinea pian piano, con i dati del Ministero della Salute Israeliano (che ha già iniziato a offrire la terza dose alla popolazione) un ripristino della protezione nei confronti dell'infezione. Le stime si aggirano attorno a un aumento della protezione di circa 4 volte dopo la somministrazione della terza dose.

Ma consentire al Sars-Cov2 di diffondersi nella popolazione, e soprattutto in paesi dove la vaccinazione è bassa a causa di mancanza di dosi, potrebbe portare a milioni di morti o favorire l'emergenza di nuove varianti che potrebbero impattare ulteriormente la popolazione vaccinata.

"No one is safe until everyone is safe"

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2021-08-30 13:00:07 Terza dose si o terza dose no?
@anotherCoronavirusChannel
Parte 2 di 3

Quando si parla di riduzione di efficacia si fa riferimento alla protezione verso l’infezione

[Spiegazione della protezione del vaccino]

Nonostante i vaccini abbiano dimostrato un'elevata efficacia fino ad ora, si cominciano a intravedere gli effetti della probabile riduzione dell'immunità legata al tempo.

Che cosa ci dicono gli studi?


• Un pre-print pubblicato dalla Mayo Clinic ha dimostrato una riduzione dell'efficacia, che è passata dal 90% a Febbraio al 42% a Luglio;
• Un pre-print in Qatar ha replicato dati simili con una riduzione dell'efficacia del vaccino Pfizer e Moderna (parliamo sempre di efficacia contro l'infezione) dal 90% al 53%;
• Il ministero della Salute di Israele ha evidenziato una efficacia del vaccino contro l'infezione intorno al 40%.
• Un gruppo di Oxford (che non è il gruppo che ha partecipato allo sviluppo del vaccino AZ) ha anche pubblicato un paper in pre-print che evidenzia un calo maggiore nell'efficacia osservato in Pfizer rispetto ad AZ.


Dall'altro lato invece, alcune pubblicazioni non evidenziano lo stesso netto calo nell'efficacia:
• Il documento pubblicato dal PHE Britannico continua a sostenere che il vaccino protegga dall'infezione con un'efficacia che oscilla tra il 70-90% (Pfizer e AZ);
• Gli stessi autori hanno pubblicato un articolo sul NEJM evidenziando solamente un lievissima riduzione dell'efficacia nei confronti della variante Delta se confrontata con la variante Alpha;
• L'ultimo report dell'ISS, datato 25 Agosto 2021, sostiene che l'efficacia del vaccino verso l'infezione è ~80%, in lieve riduzione se confrontato con i dati dei precedenti report (Con un minimo di ~67%, osservato nella fascia d'età tra i 12-39 anni che potrebbe anche essere legato alla differente selezione della popolazione e al maggior rischio di infezione).

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2021-08-27 13:00:05 Terza dose si o terza dose no?
@anotherCoronavirusChannel
Parte 1 di 3

Come
testimoniato dal PHE la variante Delta è ormai, fondamentalmente, l'unica variante attualmente in circolazione costituendo oltre il 99% dei casi in UK.

Perché preoccupa la variante Delta?

Elevata trasmissibilità (e sospetta elevatà patogenicità che si sta osservando nella popolazione giovane), causata probabilmente da carica virale 1000x superiore alla carica generata dalle varianti non-delta e ridotto tempo di incubazione. In sostanza ce n'è di più e in più breve tempo;

Capacità di causare infezione in soggetti vaccinati.

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2021-08-23 13:59:52 (Just another) Coronavirus Channel pinned «@anotherCoronavirusChannel Prima del prossimo articolo facciamo chiarezza su un paio di cose. N.B. I dati sull'efficacia provengono dal report dell'Istituto Superiore di Sanità datato 18 Agosto e fanno riferimento al ciclo vaccinale completato. I dati mancanti…»
10:59
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2021-08-23 13:01:01
@anotherCoronavirusChannel
Parte 2 di 2

Lo schema in alto ci consente di chiarire quanto detto in Parte 1.

Guardando i numeri in assoluto, quasi il 40% dei decessi appartiene ai vaccinati e il restante 60% ai Non vaccinati.

Ma il vaccino non ha fallito, il vaccino li sta salvando. Il dato va interpretato dal basso verso l'alto.

Volgendo lo sguardo a ritroso capiamo il meccanismo alla base della base rate Fallacy. Capiamo che l'apparente somiglianza tra i dati è solo dovuta alla enorme differenza di distribuzione dei vaccini nella popolazione.

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2021-08-23 13:00:05 @anotherCoronavirusChannel
Parte 1 di 2

Insistiamo sulla Base Rate Fallacy, anche definita "Ignoranza del Tasso di Base". Si tratta di una fallacia statistica (e logica) dove le persone tendono a ignorare il tasso di incidenza di base ma preferiscono l'informazione "finale" specifica che, invece, necessiterebbe di essere integrata correttamente.

In un precedente articolo abbiamo evidenziato il perché, con dati e percentuali fondamentalmente inventate, in apparenza il numero di persone ospitate in Terapia Intensiva e Decessi è simile tra i vaccinati e Non Vaccinati.

Ora vediamo, e confrontiamo, i dati reali e scorgiamo un'incredibile somiglianza concettuale ( ) con i dati teorici.

Osserviamo infatti, con i dati dell'ISS, che in una popolazione che presenta un'elevata percentuale di individui vaccinati (Over-80), i decessi tra i non vaccinati sono 65 e tra i vaccinati a ciclo completo sono 40.
Ancora peggio, gli ospedalizzati vaccinati sono anche di più rispetto agli ospedalizzati non vaccinati.

Apparentemente equivalenti, ma la realtà è differente e lo schema in allegato ne dimostra il perchè.


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2021-08-22 13:00:04 @anotherCoronavirusChannel
Prima del prossimo articolo facciamo chiarezza su un paio di cose.

N.B. I dati sull'efficacia provengono dal report dell'Istituto Superiore di Sanità datato 18 Agosto e fanno riferimento al ciclo vaccinale completato. I dati mancanti sono completati con quelli del PHE.

I vaccini funzionano su più livelli:

Protezione dall'Infezione: 83%
Risposta immediata del Sistema Immunitario contro il virus. Il virus entra in contatto con le mucose e viene immediatamente neutralizzato dagli Anticorpi.
Risultato?
Il soggetto, che chiameremo d'ora in avanti Jimmy, nonostante entri in contatto con un soggetto positivo, non risulterà positivo al tampone.

Protezione dall'infezione Sintomatica: 70-95% (PHE)
Il virus riesce a penetrare le vie aeree e riesce a replicarsi nonostante la presenza di una "barriera". Il Sistema Immunitario riesce però a neutralizzarlo rapidamente e efficacemente grazie alla memoria immunitaria indotta dal vaccino.
Risultato? Che succede a Jimmy? Jimmy risulta positivo al tampone ma non sviluppa sintomi.

Protezione dall'ospedalizzazione indotta da COVID: 95%.
Il virus penetra nell'organismo dell'individuo, si replica e il sistema immunitario lo combatte.
In questo caso Jimmy potrebbe sviluppare anche dei sintomi, ma, se Jimmy è un soggetto a rischio, ad esempio un over-50 con altre patologie a carico, nonostante l'elevato rischio non svilupperà una patologia grave a tal punto da richiedere una ospedalizzazione.

Protezione dalla morte causata da COVID: 97%.
In alcuni casi il virus è in grado di causare una malattia severa, soprattutto in soggetti a rischio ma non necessariamente in maniera esclusiva in soggetti a rischio. Tuttavia il vaccino è in grado di istruire il sistema immunitario a combattere il virus e montare una risposta che può evitare la morte del soggetto.

Risultato? Jimmy potrebbe rischiare di essere ricoverato e ospedalizzato, magari anche in Terapia Intensiva ma riesce a sopravvivere anche le fasi più critiche.

Trasmissione.
Effetto più indiretto del vaccino, legato all'efficacia del vaccino contro l'infezione. Se non mi infetto, non diffondo. [Stonks]
Ma anche se mi infettassi sono in grado di eliminare il virus più rapidamente e riducendo più rapidamente la finestra di infettività.
Il PHE stima che con la prima dose l'efficacia sulla trasmissione si assesti tra il 35% e il 50%, ma non ha dati sufficienti per chi ha completato il ciclo vaccinale.
Dati dalla Scozia raccolti in contesti familiari, evidenziano come i contatti familiari di lavoratori sanitari (vaccinati) presentano un rischio ridotto di diventare casi positivi.

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2021-08-06 13:00:04 @anotherCoronavirusChannel
Le persone vaccinate, una volta infettate, sono infettive tanto quanto le persone non vaccinate?

La risposta ci viene, con buona probabilità, da un paper in peer-review.

In questo studio è stato analizzato un campione di 218 individui positivi con la variante Delta. Di questi 218:
• 84 erano vaccinati, di cui 74 a ciclo completo con vaccino a mRNA
• 4 vaccinati con vaccino non-mRNA
• 130 non erano vaccinati.

[Sul perche anchè i vaccinati possono infettarsi]

Al momento della diagnosi, cioè al momento del tampone con PCR, il valore Ct (ossia il numero di cicli richiesti dalla macchina per evidenziare la presenza di Sars-Cov2, minore il numero maggiore la carica virale) tra vaccinati e non vaccinati era fondamentalmente simile.
La carica virale, al momento della diagnosi era, quindi, equivalente.

La differenza però si osserva nei giorni successivi dove i soggetti vaccinati hanno dimostrato una migliore capacità di eliminare più rapidamente il virus, neutralizzandolo in maniera più efficiente.

[In foto le due curve:
Curva verde-> andamento carica virale in soggetti vaccinati
Curva rossa-> andamento carica virale in soggetti non vaccinati]

Nelle due curve si osserva che il valore di Ct per i vaccinati aumenta in un arco temporale molto inferiore rispetto al tempo impiegato dai non vaccinati. (E se Ct aumenta significa che la carica virale diminuisce)

TL;DR: I vaccinati che si infettano sono infettivi per periodi di tempo inferiore per via della superiore capacità di clearance del virus.

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2021-08-06 13:00:04
@anotherCoronavirusChannel
Le persone vaccinate, una volta infettate, sono infettive tanto quanto le persone non vaccinate?

Spiegazione
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