2021-06-24 17:22:30
È bello che sia una scala di Napoli ad essere intitolata a Fabrizia Ramondino, metafora dei tanti livelli del suo animo sfaccettato, ma anche del percorso in salita che le donne devono compiere per affermarsi e che spesso conduce a risultati di altissimo livello.
Questa mattina abbiamo dato il nome a una parte bellissima della città, le rampe di salita Pontecorvo, all'altezza di largo Tarsia, a Fabrizia Ramondino, una scrittrice geniale e cosmopolita che ha saputo raccontare le sfumature profonde degli esseri umani e della società, una donna impegnata nella difesa dei diritti più fragili come quelli dei sahrawi o delle persone con disagio mentale.
Con il sindaco Luigi de Magistris, grazie alla delega alla Toponomastica e con il contributo di Giuliana Cacciapuoti che si batte per la Toponomastica femminile, in questi anni stiamo scrivendo una nuova geografia civile dedicata all’impegno delle donne. Di ieri. Per le donne di oggi e di domani.
Crediamo che dare un nome di donne che si sono impegnate nell'arte, nella cultura, nella scienza, nella difesa dei diritti a piazze, strade, scale di Napoli sia un modo concreto di trasmettere alle nuove generazioni il diritto alla parità di genere e fare memoria tangibile del contributo forte, decisivo, inestimabile delle donne per la società tutta.
Come prendercene cura difendendo questi luoghi dal degrado, dall’inciviltà, potenziando i nostri servizi.
È un atto d'amore per sempre, come quando dai il nome ad un bambino o una bambina.
E chiunque passerà di qui potrà ricordare la grande scrittrice anche grazie al QR code, grazie all’iniziativa promossa con Vanity Fair Italia, presente sulla targa o magari essere incuriosito ad approfondire i suoi scritti illuminanti.
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