2021-09-21 19:01:06
A FIRENZE È INIZIATO UN AUTUNNO DI MOBILITAZIONI
Il 18 settembre scorso Firenze è stata invasa da migliaia di persone in mobilitazione.
Il corteo delle lavoratrici e dei lavoratori della GKN, la Marcia per la Terra (in occasione del G20 per l’Agricoltura) e il Pride si sono concentrati nello stesso giorno in una delle città più turistiche e “da vetrina” della nostra nazione. In decine di migliaia hanno sfilato, ma poco o niente è stato riportato dai media nazionali.
Sosteniamo il Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze e INSORGIAMO perché la questione
lavoro e
giustiziasociale non sia usata come ricatto nella subdola e inaccettabile contrapposizione transizione ecologica/ lavoro (e salute).
A pagare la necessaria ed epocale
inversione di rotta da cui dipende il nostro futuro non possono e non devono essere i lavoratori e le lavoratrici; e insorgiamo perché della questione delocalizzazione conosciamo ormai benissimo il volto tossico della violazione dei diritti sia nel paese che si abbandona che in quello in cui si arriva, in una logica neocolonialista che ha distrutto anche l’ambiente.
Al corteo GKN si è unita la Marcia Per La Terra iniziata la mattina, una manifestazione di denuncia verso le responsabilità ecologiche e sociali dell’ agroindustria, ma anche di riaffermazione dei movimenti che costruiscono un’alternativa all’agricoltura intensiva e chimica, che i governi del G20 continuano a finanziare e sostenere.
La giornata di mobilitazione si è conclusa con la piazza del Pride, in cui si rivendicavano “corpi liberi di essere, godere, invadere, unirsi e dividersi, che le nostre voci siano ascoltate nel loro urlare di rabbia e nel loro gemere di piacere, lacerando e distruggendo giorno dopo giorno, lotta dopo lotta, l'idra le cui teste annoverano, assieme all'eteropatriarcato, il capitalismo, lo stato, il suprematismo bianco, lo specismo, la medicalizzazione abilista”
Un autunno pieno di manifestazioni ha preso il via a Firenze sabato.
Le mobilitazioni e le battaglie sono e saranno diverse nelle rivendicazioni e nelle questioni specifiche, ma sono comuni in una visione di UN MONDO DIVERSO POSSIBILE E NECESSARIO, che sradichi il modello di sviluppo e sfruttamento attuale. Un modello insostenibile, violento e profondamente ingiusto da tutti i punti di vista.
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