2021-07-29 11:52:11
Chi produce il cibo per 7 miliardi di persone su questo pianeta
La nostra società cerca di convincerci che le grandi compagnie agroalimentari siano le sole in grado di sfamare l’enorme popolazione mondiale e che sia impossibile competere con l’efficienza di questi colossi tecnologici. Ma tutto ciò è falso.
Il 70% della popolazione del mondo è in realtà sfamato da piccoli produttori di cibo, una categoria che spazia dai piccoli agricoltori locali ai cacciatori-raccoglitori indigeni.
Il sistema agroindustriale, composto dalle grandi corporazioni che si occupano della produzione, distribuzione e vendita del cibo come Bayer-Monsanto e Nestlé, nutre solo il 30% della popolazione globale, ma lo fa consumando più del 75% delle risorse, distruggendo enormi quantità di suolo e acqua e bruciando il 90% dei combustibili fossili usati nell’agricoltura.
Allora come è possibile che un sistema del genere sia comunque il più conveniente
In breve: non lo è.
Immaginate di andare al supermercato, e di scoprire che tutti i prezzi dei prodotti alimentari sono triplicati nottetempo. Sconvoltǝ, andate a protestare con qualcunǝ, chiedendo spiegazioni, ma la persona interrogata si limita a guardarvi perplessa e a insistere che quello è sempre stato il costo del vostro cibo.
E ha ragione, perché
per ogni euro pagato dai consumatori al sistema agroindustriale, la società ne paga altri due in danni alla salute e all’ambiente. Come se non bastasse, la catena agroindustriale deve appoggiarsi a enormi quantità di sussidi pubblici per mantenere l’illusione della propria convenienza, costringendo le persone a finanziare di tasca loro un sistema insostenibile che ci porterà al collasso ecologico.
Proprio in questi giorni il Parlamento Europeo sta negoziando gli ultimi accordi della
Politica Agricola Comune (PAC): un piano dannoso e incompatibile con l’impegno promesso dall’Ue sul clima, criticato da 3600 scienziati, dalla Corte dei Conti Europea e da una ricerca dello stesso Parlamento Europeo. La PAC costerà 340 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, la stragrande maggioranza dei quali verrà usata per sostenere le grandi corporazioni e gli allevamenti intensivi, a scapito delle piccole aziende agricole che rischiano di chiudere.
Bisogna mobilitarsi per mettere pressione ai e alle parlamentari europeǝ, chiamatǝ a votare dopo l’estate.
Bisogna chiedere con forza che il testo finale della PAC sia respinto, per svilupparne uno sostenibile e atto ad aiutare chi è davvero in grado di sfamare il mondo.
Post originale di @xrbologna
Fonti:
► Report dell'ETC Group
► Comunicato stampa GreenPeace Italia
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