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Gli ultimi messaggi 12

2023-10-02 09:48:34
"Quando sono passati 5 minuti e non hai ancora chiesto aiuti per un miliardo di dollari»

Elon Musk torna ad attaccare a modo suo le politiche di sostegno a Kiev in un momento delicato per gli USA, costretti a sospendere temporaneamente l’assistenza finanziaria a Kiev (è saltata la nuova tranche di oltre 6 miliardi di dollari).
18.4K views06:48
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2023-09-28 13:27:22
Russia, questa mattina Putin ha incontrato Kadyrov. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.

Chi non muore si rivede. Ma davvero c’è chi aveva dubbi?
18.9K views10:27
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2023-09-27 18:23:47 Donbass - Nei punti più caldi sulla linea del fronte, dove ogni giorno le bombe cadono a pioggia, senza tregua, distruggendo tutto ciò che si trova nei paraggi e rendendo impossibile l’esistenza di qualsiasi forma di vita, in molti casi si trovano schierati gli “Shtorm Z”, squadre di militari russi formati da ex detenuti che hanno avuto la possibilità di scontare la loro pena in questo inferno. Si tratta di persone che già prima di partire per il fronte sono consapevoli del fatto che in guerra avranno un percorso più difficile degli altri.

Per gran parte di loro questa possibilità di riscatto coincide con l’inizio di una nuova vita. Ma non tutti riescono ad uscire da questo inferno: statisticamente negli “Shtorm Z” le perdite sono più altre rispetto ad altri reparti.

Nella caserma della “Dikaja Divisija”, (una divisione nata sulla base della brigata Pyatnashka) ho avuto l’occasione di incontrare questi ex detenuti, oggi guerrieri, che combattono alla pari degli altri commilitoni sul fronte attorno ad Avdeevka.

In una delle camerate, tra due letti a castello, seduto accanto ad un comodino più simile ad un altare in miniatura, zeppo di icone ortodosse, ho incontrato “Chaki”, uno di questi combattenti giunti dai penitenziari. Giovane, capelli e barba scura e lo sguardo pieno di speranza. La sua gamba destra è fasciata dal piede fino al ginocchio mentre entrambi gli arti inferiori sono ridotti ad un colabrodo, i numerosi piccoli ma profondi fori sulla pelle risalterebbero anche senza la “zelyonka”, il disinfettante verde attorno ad essi.

È finito al fronte quando il Ministero Della difesa russo ha iniziato a dare ai detenuti la possibilità di scegliere volontariamente di riscattarsi al fronte. Chaki ammette che aveva provato ad arruolarsi nella Wagner anche prima della condanna a 7 anni di carcere per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti, quando era solamente indagato, ma gli uomini di Prigozhin gli dissero di ripassare una volta risoluti i guai con la legge.

Il 27enne di Orenburgo confida di aver deciso di andare al fronte per riscattarsi prima di tutto nei confronti dei suoi genitori, suo padre è un ufficiale dell’esercito in congedo.

Dopo una prima fase di addestramento il giovane è finito sul fronte di Avdeevka, a nord-ovest di Donetsk tra gli assaltatori, con il compito di conquistare le posizioni ucraine.

Il primo assalto, finito non troppo bene, lo ricorda dettagliatamente: “eravamo stati divisi in 3 squadre, noi eravamo in coda. Ci hanno riferito che nella squadra davanti a noi erano rimasti feriti dei commilitoni, quindi siamo accorsi a prestare aiuto, nonostante il fuoco dei cecchini. Poi un paio dei nostri sono rimasti uccisi, un mio amico è stato ferito da ben 7 proiettili. Siamo riusciti a tirarlo fuori. Lo hanno trasferito a Mosca e ora è fuori pericolo di vita, tra un anno e mezzo, dicono i dottori, tornerà a camminare”.

Dopo un paio di nuove missioni tra le linee avversarie, saltando all’interno di una trincea ucraina, è finito su una mina antiuomo “petalo”, riportando pensanti ferite alle gambe.

A Chaki hanno proposto un primo ricovero a Rostov sul Don, una buona assistenza durante il processo di riabilitazione e soprattutto la sicurezza delle retrovie. La sua guerra sarebbe potuta finire, eppure lui ha deciso di rimanere a Donetsk, vicino ai suoi commilitoni, affidandosi ai medici del battaglione per poter tornare il prima possibile al fronte.
15.5K views15:23
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2023-09-27 18:22:29
Nel Donbass è rinata la Divisione Sevlaggia, una struttura militare avente come baricentro - prima di tutto ideologico - la brigata Pyatnashka. Oltre ai reparti in cui combattono uomini di diverse etnie, c’è anche lo “Shtorm Z”, un’unità formata da volontari provenienti dai centri di reclusione, come “Chaki” (in foto).
12.9K views15:22
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2023-09-26 11:56:28
Due settimane fa a Stakanov nella Repubblica popolare di Lugansk un razzo Himars ha centrato un supermercato vuoto.
La città di Stakanov dista 70 km dal fronte e questo non era certo un obiettivo militare.
Le schegge hanno colpito le case vicine e noi siamo andati ad intervistare una signora di 84 anni che era rimasta ferita.
La signora ha detto di amare l'Italia e ha fatto un appello al nostro governo di non mandare armi.

https://t.me/terzaroma
13.2K views08:56
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2023-09-24 11:48:19
Aggiornamento sulla situazione in Donbass dalla periferia di Donetsk, dove i civili continuano a soffrire a causa dei bombardamenti ucraini.

Solo nella notte sono state distrutte 4 case nei distretti Petrovskij e Kuibishevskij. In quest’ultimo distretto a causa dell’esplosione di un colpo di artiglieria sono rimaste ferite tre persone, salvate in tempo dai parenti e dai vicini di casa, accorsi immediatamente.

Per Donetsk ciò non rappresenta nulla di nuovo. Nel frattempo sul fronte di Zaporozhye sono ripresi i tentativi ucraini di attaccare le linee russe, per ora senza grandi novità. Anche sul fianco meridionale di Bakhmut/Artyomovsk proseguono sanguinose battaglie nei medesimi villaggi contesi a partire dal mese di maggio.
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2023-09-21 20:35:24
Kiev riprende ad attaccare sul fronte di Zaporozhye

Alle prime luci dell’alba le forze armate d’Ucraina sono tornate ad attaccare sul fronte di Zaporozhye, tra Robotino e Verbovoe. Erano circa tre settimane che non si registravano attacchi con l’impiego massiccio di corazzati e fanteria. A riportarlo è Rt con propri corrispondenti presenti sulla linea del fronte in quel momento, i quali hanno seguito lo sviluppo dell’attacco.

I video pubblicati dai droni russi dimostrano il fallimento di questo nuovo attacco della fanteria di Kiev, lanciata contro le posizioni russe impiegando corazzati e armamenti occidentali.

In seguito a sette ore di battaglie i corpi speciali delle forze armate russe hanno gravemente danneggiato o distrutto 11 corazzati ucraini tra cui Marder, М113 e МаххPro.
20.3K views17:35
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2023-09-19 19:17:28
Ucraina, MiG-29 dell’aviazione militare di Kiev colpito da un drone russo “Lancet” presso l'aeroporto di Dolgintsevo nella regione di Krivoy Rog.

Con questo tipo di drone l’esercito russo ha distrutto centinaia di carri armati, corazzati, pezzi d’artiglieria e radar. È la prima volta che viene dimostrato un attacco agli aerei dell’aviazione di Kiev.
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2023-09-19 10:46:17
Strage di Konstantinovka, cittadina nella regione di Donetsk controllata da Kiev, relativamente distante dal fronte. Una manciata di minuti dopo le 14:00 del 6 settembre un missile colpisce il mercato uccidendo 15 persone, diverse decine di civili rimangono ferite. Sin dai primi minuti dopo l’esplosione si diffondono dubbi sull’accaduto. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano persone che seguono con lo sguardo un missile, il cui riflesso si vede distintamente anche sul tetto di un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Questi sguardi sono rivolti a nord-ovest, in direzione opposta al fronte.

Nonostante ciò, per buona parte della stampa italiana il verdetto è immediato, perché il nemico, a prescindere anche da questi elementi e dai dubbi, è solo uno: “strage commessa dai russi”. Qualcuno parla anche di genocidio, ricalcando i toni delle autorità ucraine.

Poi, però, accade che qualcun altro prova ad approfondire la questione e scopre che tutti gli indizi portano a stabilire la responsabilità di Kiev. E lo fa il New York Times, non certo accusabile di essere al soldo di Mosca…

Non è la prima volta. E non sarà ciò a cambiare il modo di fare informazione da parte di molti media. Per i lettori, invece, può essere una nuova occasione per conoscere meglio chi diffonde queste notizie che influenzano e modellano l’opinione pubblica, nonché meccanismi più profondi all’interno del nostro paese.

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38.3K views07:46
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2023-09-18 15:11:46
Donetsk - pochi minuti fa il palazzo dell’Amministrazione presidenziale della Repubblica Popolare di Donetsk è stato colpito da almeno un razzo lanciato dall’esercito ucraino.

Lo scorso anno questo palazzo era già stato colpito dai razzi lanciati dai sistemi “Himars” (forniti dagli USA a Kiev).
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