2022-05-10 10:33:53
Lettera di un professore demansionato La dignità non te la dà il lavoro, ma ce l’hai e basta; essere uomini non dipende da un etichetta.Un professore è prima di tutto un uomo.
Deve educare a essere umani, prima che essere istruiti.
Cari studenti,
mio malgrado sono costretto a scrivere una lettera che si scrive a fine anno. Voglio ancora una volta lasciarvi esprimendo i sentimenti del momento, inquietudini, paure, speranze: un bagaglio di emozioni che fanno parte dell’insegnamento, perché un professore è prima di tutto un uomo. Deve educarvi a essere umani, prima che essere istruiti. Spero di averlo fatto e confesso che ho fatto le corse per educarvi, perché ho vissuto tutto l’anno scolastico con il fiato al collo, con uno Stato che ci ha inseguito di continuo, sfornando decreti uno dopo l'altro, per portarci ad esaurimento. Fino all'ultima, ennesima offesa: il decreto sul demansionamento, cioè dequalificare una persona, assegnandole un lavoro che non è per lui, solo per non aver dato la mia carne in preda a una siringa.
Ed eccomi diventato un pericolo pubblico, una minaccia per la salute di chi mi sta attorno, per cui non posso più lavorare a contatto con voi, perché rischierei di farvi del male.
Allora la scuola mi offre un lavoro dove non sto a contatto con gli studenti, pagato meno o con il doppio delle ore. Ma prima di andarmene farò una richiesta a chi mi impone questa "scelta": se deve demansionarmi, non voglio che mi metta a sistemare dei libri. Io voglio pulire i bagni e le aule, perché i miei studenti non devono vergognarsi di me, ma attraverso me, un insegnante mandato a pulire, devono vergognarsi della scuola e di chi la rappresenta. Perché i miei studenti devono capire che la dignità non te la dà il lavoro, ma ce l’hai e basta; che essere uomini non dipende da un etichetta ,“il professore”. I miei studenti devono vedere quello che io sono sotto ogni veste, a prescindere dalla mia mansione.
E se questo dovesse servire a riempire il pacchetto della loro educazione, sono contento di non esser più il vostro professore e di lavare i bagni e le aule per voi. Sono contento, anche se so, in fondo al cuore, che mi mancherete.
Oggi, 5 maggio, il prof fu.
Paolo Trapani
@didattica_scuola
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