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Dott. Stefano Manera

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Incuriosito dalla Natura, dall'uomo e da tutto ciò che ci rende vivi.

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Gli ultimi messaggi 28

2021-09-02 10:32:28 https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/salute/cure_non_covid_morti_malattie_cosa_succede_studio_pavia_news-6162080.html
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Aprire / Come
2021-09-01 23:37:52 Il prof. Mariano Bizzarri (oncologo e saggista, ricercatore presso il dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università La Sapienza di Roma, direttore del laboratorio di Biologia dei Sistemi presso il medesimo dipartimento) ha dichiarato che “il Green Pass non ha alcun fondamento scientifico, per essere sicuri basterebbero i tamponi salivari a 1€ per tutti in ogni attività”.
Per l'esperto il Green Pass non ha alcun fondamento scientifico in quanto non attesta la non infettività della persona.
"In teoria, il Green Pass dovrebbe essere un documento che attesta la non infettività della persona, ottenuta tramite vaccino o certificata dall’esecuzione di un tampone. Però il tampone ci dà informazioni limitate. Inoltre, oggi sappiamo che anche il vaccinato può tornare a infettarsi ed essere fonte di infezione. Dunque a che serve il Green Pass?”, si chiede Bizzarri intervistato a La Verità.
“A discriminare chi non si vaccina. Per altro è una discriminazione poco sensata. Il Green Pass si limita ad attestare che sono stato vaccinato o che 48 ore fa ho fatto un tampone negativo. Ma non attesta che io non abbia contratto la variante Delta, ad esempio. Dunque il Green Pass attesta il nulla. Forse un poco più di certezza sulla non contagiosità c’è per chi ha avuto la malattia ed è guarito, perché ha sviluppato l’immunità naturale che è molto più forte di quella conseguita con il vaccino”.
Bizzarri ricorda che la ASL Marche Nord, supportata dall’assessore alla Sanità Saltamartini, ha deciso con lungimiranza di puntare sui tamponi salivari, grazie ad uno strumento d’avanguardia messo a punto dall’azienda Perkin-Elmer, che consente di effettuare i test ad 1€.
L’attendibilità dichiarata del test salivare è del 98%. Questo dato, recentemente, è stato confermato dalla FDA, la Food and Drug Administration americana, che ha collocato al primo posto per sensibilità e specificità il test della Perkin-Elmer.
Possibile svolta! Chiediamo a tutti i nostri lettori di attivarsi, questa iniziativa in particolare potrebbe fare la differenza nell'abolizione del Green Pass.
Cerchiamo di attuare questa sostituzione del passaporto vaccinale almeno con i tamponi salivari non invasivi di ultima generazione della Perkin-Elmer.
Scrivete post, articoli, petizioni, informate tutti di questa possibile e plausibile via d'uscita.
Alle prossime manifestazioni proponete una strada politica come necessaria alternativa.
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Aprire / Come
2021-09-01 18:54:39 L’amico Massimo Mazzucco scrive:

VIOLENZA E GREEN PASS

Come ampiamente previsto il copione continua: si esasperano gli animi, si approfondisce il solco fra le fazioni, poi si aspetta che qualcuno perda il controllo e reagisca, e così si criminalizza l’intera categoria.
Sono bastati un paio di episodi, e da oggi il nuovo dibattito in TV è se esista un parallelo fra la violenza dei no-vax è il terrorismo delle brigate rosse.

Ovviamente, sanno tutti benissimo che non è così. Ma è sufficiente suggerirlo, perchè in qualche modo il concetto entri nell’inconscio collettivo. Ora che la parola “terrorista” è stata accostata alla parola “novax”, nulla potrà più separarla. Ci penserà poi la finestra di Overton - ovvero il lavorìo quotidiano della stampa mainstream – a renderla man mano più accettabile.

Il tutto avviene all’alba del giorno in cui il greenpass entra in vigore anche per i viaggi in treno e in aereo, esasperando così ancora di più gli animi già tesi di coloro che si sentono discriminati da questo provvedimento incostituzionale. La giornata di oggi sarà cruciale per determinare il prosieguo del pubblico dibattito: se malauguratamente dalle proteste alle stazioni ferroviarie dovesse scaturire un grave fatto di violenza, questo darebbe il la a tutti coloro che aspettano solo un segnale per poter dire “Adesso basta. Repressione massima, e obbligo generalizzato”.

Il vero problema naturalmente non sta nella violenza di oggi, ma in coloro che hanno voluto scavare il solco ieri, ben sapendo a cosa avrebbe portato. Sono le stesse persone che oggi se ne stanno chiuse e rintanate in casa loro, con le finestre abbassate, ad aspettare il “fattaccio” che conceda loro il pretesto per calare definitivamente la mannaia.

Era tutto già scritto. Sta a noi cercare di fare in modo che questa storia prenda una direzione diversa da quella prevista.

E’ giusto essere incazzati, è giusto protestare ad oltranza, ma bisogna riuscire a farlo evitando di offrire alla controparte una scusa plausibile per una reazione fortemente repressiva. Non serve minacciare il singolo ministro o il singolo virologo, se non appunto ad offrire agli altri questa scusa su un piatto d’argento.

Oggi la cosiddetta “galassia no-vax” consta di un numero enorme di persone: sono dai 12 ai 15 milioni gli italiani che, per un motivo o per l’altro, non si vogliono vaccinare. Basterebbe a queste persone perseverare e tenere duro sulle proprie posizioni, senza mai cedere ai ricatti, e la battaglia alla fine sarebbe vinta comunque: non puoi obbligare 15 milioni di persone a fare qualcosa, se non la vogliono fare.

Basta resistere. Basta lasciar trascorrere il tempo necessario perchè la campagna vaccinale si incarti su se stessa. Ormai siamo già dichiaratamente alla necessità di una terza dose, e presto l’intera idea del vaccino come “unica arma per uscire dal covid” crollerà. Da sola, senza bisogno di fare niente.

La parola giusta non è "aggressione", ma "resistenza".

Esiste una bellissima immagine, nella filosofia taoista wu-wei: “L’uomo che cerca di risalire la corrente tempestosa del fiume farà una fatica enorme, e alla fine avrà fatto pochissima strada, se non rischia addirittura di cadere e di annegare. Se invece l’uomo, nel momento di difficoltà, sta fermo con le gambe ben piantate sul fondo, e lascia che sia l’acqua a scorrergli attorno, l’uomo non farà nessuna fatica, e otterrà comunque il risultato desiderato. Non sarà lui ad aver risalito il fiume, ma sarà l’acqua sporca ad essere scesa a valle”.

Che cosa sono le gambe ben piantate, nella metafora? Sono i quindici milioni di italiani che non si vogliono vaccinare, e che protestano pacificamente ad oltranza, senza mai passare dalla parte del torto, per non offrire alla controparte la scusa che sta aspettando per mettere mano ai manganelli.

Quelli, purtroppo, ce li hanno in mano loro. Noi, dalla nostra, abbiamo la ferma certezza di non voler cedere ai ricatti, e di voler difendere i nostri diritti fino in fondo.
Ed è questa la cosa che a loro fa più paura.
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