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Dott. Stefano Manera

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Incuriosito dalla Natura, dall'uomo e da tutto ciò che ci rende vivi.

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Gli ultimi messaggi 24

2022-02-24 09:27:24 Sul Daily Mail, voce mainstream (non sito fake o complottista) compare la notizia clamorosa e inquietante che è ormai chiaro che Sars-Cov2 sia stato sviluppato in laboratorio.
Il giornale ci dice anche che nella sequenza genomica del Sars-Cov2 è stato rinvenuto un segmento di DNA esattamente identico a uno brevettato nel lontano 2017.
I più scaltri ricorderanno cosa successe proprio nel 2017 e quale fu l’esito politico in Italia portato avanti dall’allora governo dopo un viaggio negli USA per incontrare Tony Fauci e Barak Obama e oggi sostenuto a spada tratta dal PD e da tutto il mainstream italico.
Bene, gli scienziati dicono che le possibilità che la sequenza di DNA esattamente identico a quello brevettato nel lontano 2017 si sia sviluppata in modo naturale sono circa una su tremila miliardi!
Cioè è impossibile che sia sviluppata in modo naturale.
Il segmento, per la precisione, era stato brevettato come “vaccino antitumorale”.
Ma brevettato da chi?
Se avete spulciato la foto sotto, oppure il Daily Mail direttamente avrete capito che la sequenza era stata brevettata proprio da Moderna.

Sì è vero, allucinante.

Così come è allucinante che una volta nei laboratori si utilizzavano i costosi topolini, mentre oggi Big Pharma (ma sappiamo che non si tratta solo di Big Pharma) per realizzare i suoi guadagni stratosferici ha trovato miliardi di pecore a costo zero attraverso metodi totalmente privi di qualsiasi etica e con l’assoluta connivenza e complicità di governi, scienziati prezzolati, mainstream, massoni televisivi e lobbies economiche.

Non deve nemmeno stupire eccessivamente sapere che proprio nei paesi sostenuti e “incoraggiati” dal WEF (che di certo non è un ente benefico) la “politica sanitaria” sia la più feroce e illiberale.

Come sempre, follow the money.
9.0K viewsedited  06:27
Aprire / Come
2022-02-24 09:27:13
7.2K views06:27
Aprire / Come
2022-02-23 11:48:03
Draghi incontrerà presto Putin.
È giusto fare tutto il possibile per convincere il despota a desistere
dall'infierire oltre su un popolo ormai plagiato e spaventato.

Tuttavia dubito che Putin riesca nell'intento.

Libera interpretazione di una battuta dell’amico Carlo Boffa
6.2K viewsedited  08:48
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2022-02-23 00:29:54
New York Times: il CDC ha scelto di non pubblicare enormi quantità di dati COVID perché teme che l’informazione possa causare “esitazione vaccinale”
4.8K views21:29
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2022-02-21 19:26:59
5.9K views16:26
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2022-02-21 10:45:47 Due paesi diversi Olanda e Svizzera, raccontano una realtà identica.
In pratica, da un giorno all'altro, come niente fosse, con un timing inquietante, sono state tolte tutte le restrizioni, green pass, mascherine al chiuso. Tutto.
Si è tornati al 2019, ante Covid, ma senza proclami ed enfatizzazioni.
I telegiornali in questi paesi hanno improvvisamente smesso di parlare del Covid, le misure sono state tolte da un giorno all'altro.
Tutto questo sempre con lo stesso numero di morti, quelli soliti, quelli di sempre.
Certo, parliamo di due paesi, come molti altri, dove il Covid è stato trattato in maniera molto diversa rispetto al delirio isterico-autoritario voluto dalla politica e dai media nostrani (nonostante il numero sensibilmente inferiore di morti e questo la dice lunga sull'efficacia delle restrizioni a cui ci siamo tanto affezionati).

Stiamo parlando comunque di un fenomeno epocale che è stato fatto sparire come si fosse trattato di un brutto acquazzone.
Molto strano, no?

Questo sbaraccamento avviene contestualmente al fatto che i paesi da sempre emblemi di libertà e democrazia (Francia, Canada e Australia) guarda caso finanziati e sostenuti dal WEF, reprimono ogni manifestazione con violente azioni tecnomilitari.

Contestualmente in Italia milioni di persone sono formalmente escluse dal lavoro e dalla socialità mentre i nostri consiglieri del ministero della Salute, sostenuti e lautamente incoraggiati dal CEO di Pfizer, tutti i giorni in televisione ci parlano della necessità della quarta dose e green pass infinito.

Realtà parallele, affatto rassicuranti.
2.1K viewsedited  07:45
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2022-02-20 20:09:21 Un recente articolo pubblicato su The Lancet ha mostrato che focolai da contagio con Omicron si realizzano anche tra soggetti a cui è stata somministrata la dose booster.

Infine anche nello studio condotto sui sanitari italiani, appena pubblicato su PlosOne, si è visto che le reinfezioni dopo vaccino accadono meno rispetto all’infezione, ma accadono.

(https://journals.plos.org/plosone/article/authors?id=10.1371%2Fjournal.pone.0263014&fbclid=IwAR2mZjHad1Pe8PQetteP0mak0cPq4ocSOvNGwY_SHHU3T5fvIAqfQkokgLU)

Bisogna continuamente ribadire che contagio non vuol dire malattia, specialmente con la Omicron.
Ora inoltre sta sempre più emergendo una protezione significativa anche da parte dell'immunità naturale di cui dovremo tenere conto.
4.4K views17:09
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2022-02-20 20:06:54 Questa è una nuova revisione della letteratura riguardo l'efficacia e la durata dell'immunità naturale e ibrida.

Le indagini sulla sieroprevalenza suggeriscono che più di un terzo e forse più della metà della popolazione mondiale è stata infettata dalla SARS-CoV-2 all'inizio del 2022.

Questa revisione, che fornisce una panoramica sugli studi epidemiologici che affrontano questo tema e che coprono il 2020-2021, ha documentato che una precedente infezione da SARS-CoV-2 è associata a un rischio significativamente ridotto di reinfezioni con un'efficacia che dura almeno un anno e un'immunità calante relativamente moderata.

È importante notare che l'immunità naturale ha mostrato dimensioni di effetto abbastanza simili per quanto riguarda la protezione contro la reinfezione tra le diverse varianti di SARS-CoV-2, con l'eccezione della variante Omicron per la quale i dati stanno emergendo da poco e prima che si possano trarre conclusioni definitive ci vuole tempo.

Anche il rischio di ricoveri e decessi è stato ridotto nelle reinfezioni da SARS-CoV-2 rispetto alle infezioni primarie.

Alcuni studi osservazionali indicano che l'immunità naturale può offrire una protezione uguale o maggiore contro le infezioni da SARS-CoV-2 rispetto agli individui che ricevono due dosi di un vaccino mRNA, ma i dati non sono sempre coerenti.

La combinazione di una precedente infezione da SARS-CoV-2 e una vaccinazione, definita immunità ibrida, sembra conferire la maggiore protezione contro le infezioni da SARS-CoV-2, ma rimangono diverse lacune nella conoscenza di questo problema.

L'immunità naturale, conclude Ioannidis, dovrebbe essere presa in considerazione per la politica di salute pubblica riguardo alla SARS-CoV-2.

Anche un enorme studio di coorte di lavoratori in ambito sociosanitario pubblicato sul New England Journal of Medicine ha mostrato che la presenza di anticorpi IgG anti-spike, risposta anticorpale determinata da precedenti infezioni, è associata a un rischio ridotto di reinfezione da SARS-CoV-2 almeno per i primi 6 mesi post contagio.

Detto questo gli studi sull'efficacia rispetto alla malattia grave hanno confermato il beneficio dei vaccini COVID-19, con conseguente riduzione dei ricoveri in ospedale e in unità di terapia intensiva, soprattutto nei soggetti fragili per patologie o per età.

Sappiamo che l'efficacia sembra calare un po’ nel tempo e uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha mostrato che il booster è associato a una riduzione di mortalità, ma lo studio riguardava una coorte di soggetti dai 50 anni in su.

Sempre sul New England recenti studi mostrano che l’efficacia del vaccino rimane buona anche nei confronti della variante Omicron, soprattutto in riferimento alle ospedalizzazioni.

La variante Omicron si è rivelata meno letale rispetto a Delta.
In un recente articolo pubblicato su Nature e nei recenti reporti olandesi pubblicati a febbraio 2022 si evidenzia come, anche gli studi preliminari sulle sottovarianti di Omicron, inclusa BA.2 per la quale alcuni si erano allarmati, concludono per una maggiore trasmissibilità ma non per una maggiore ospedalizzazione (i report olandesi confermano una significativa riduzione dei ricoveri in terapia intensiva).

Diverso invece è il discorso da fare circa l’efficacia della vaccinazione in rapporto alla trasmissione del contagio
Uno studio prospettico di coorte nel Regno Unito, pubblicato su The Lancet Infectious Disease (primo nome Singanayagam), riguardante la trasmissione comunitaria della variante delta tra individui non vaccinati e vaccinati, ha concluso che l'impatto della vaccinazione sulla trasmissione comunitaria di SARS-CoV-2 tra soggetti vaccinati non era significativamente diverso dall'impatto tra persone non vaccinate.

In uno studio Israeliano, pubblicato sul New England Journal of Medicine e condotto sul personale ospedaliero, si sono osservate importanti infezioni anche tra gli operatori sanitari completamente vaccinati.
4.5K views17:06
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2022-02-20 20:02:20
4.5K views17:02
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2022-02-20 14:33:49
La politica di Justin Trudeau, sgherro del WEF e primo ministro canadese su mandato di Klaus Schwab:
far calpestare da sbirri senza scrupoli pacifici manifestanti, comprese anziane donne disabili.
Il nuovo ordine costituito è implacabile.
3.1K views11:33
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