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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord

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2021-06-17 10:14:29 DELEGAZIONE ACCOLTA A SULEMANI. CRESCE IL MALCONTENTO POPOLARE PER LA POLITICA DI BARZANI VERSO LA TURCHIA
Ulteriori aggiornamenti dalla Delegazione Internazionale per la Pace e la Libertà in Kurdistan.

Il 15/06, la delegazione è riuscita a spostarsi da Erbil (città controllata dal Partito democratico del Kurdistan-KDP, il partito-clan della famiglia Barzani) a Sulemani (Sulemania, sotto l'influenza dell'Unione patriottica del Kurdistan-PUK).

Mentre il KDP si mostra (da anni) connivente con la Turchia e tace sull'invasione del Başur, silenziando le voci degli attivisti per la pace, il 16/6 a Sulemani la delegazione è stata accolta dalla società civile con una manifestazione di solidarietà. Altre manifestazioni di solidarietà hanno accolto dei gruppi della delegazione al rientro in Germania.

Nella stessa giornata si è svolta anche una manifestazione per la libertà di Öcalan, organizzata da Komiteya Azadıya Öcalan (Comitato per la liberazione di Ocalan).

180 peshmerga (combattenti curdo-iracheni) hanno deposto le armi, rifiutandosi di combattere la guerriglia del PKK, e prendendo posizione contro la politica divisiva del KDP.

In Başur sta crescendo il malcontento popolare per la mancanza di unione tra i partiti curdi contro l'invasione turca. Oggi 17/6 ci sarà un'altra manifestazione a Sulemani contro l'invasione.
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2021-06-14 13:51:18 KRG BLOCCA CONFERENZA DELLA DELEGAZIONE INTERNAZIONALE DI PACE A ERBIL
Riceviamo e condividiamo altri aggiornamenti dalla delegazione internazionale a Erbil.

Questa mattina il Governo Regionale del Kurdistan (KRG) ha impedito lo svolgimento della conferenza stampa programmata davanti alla sede delle Nazioni Unite di Erbil, schierando forze armate speciali fuori dall'hotel dove si trovava la delegazione, impedendogli di uscire. Il diniego è arrivato nonostante l'incontro con il Ministro degli Affari Esteri tenutosi nel pomeriggio di ieri.

La conferenza è stata comunque tenuta in hotel. I portavoce (tra cui la co-presidente del KNK Zeyneb Murat, la rappresentante del Comitato di Jineolojî Mechthild Exo, il parlamentare francese Pierre Laurent e il parlamentare svizzero Rémy Pagani) hanno ribadito che lo scopo di questa delegazione è rompere il silenzio sull'invasione turca del Kurdistan iracheno e promuovere il dialogo e la pace.

In seguito gli internazionali hanno protestato pacificamente sedendosi fuori dall'hotel, cantando slogan contro l'invasione turca. Quando i militari li hanno costretti a rientrare, la disobbedienza civile è proseguita con dei balli nella hall, ma anche questo gesto è stato bloccato.

Altri 5 italiani sono stati fermati in aeroporto a Istanbul e Doha e rimpatriati forzatamente.

In questo momento il KRG sta impedendo alla delegazione di raggiungere dei villaggi a nord della regione, evacuati in seguito ai bombardamenti turchi.

Aggiornamenti costanti sul profilo ufficiale della delegazione: https://mobile.twitter.com/DefendKurd

#DefendKurdistan
#Delegation4Peace
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2021-06-13 11:05:37 Riceviamo news dalla delegazione di internazionalist* che in questo momento si trova a Erbil, Kurdistan Iracheno.

Attualmente si trovano a Erbil 30 internazionalist* da tutta Europa, impegnat* in una delegazione il cui scopo principale è denunciare l'invasione turca e promuovere la pace in Kurdistan.

Nella giornata del 12 giugno è stato impedito a un secondo gruppo, di circa 60 persone, di raggiungere la regione. Di queste, a una trentina è stato impedito di partire dall'aeroporto di provenienza; 27 persone (non tutte tedesche) sono state bloccate a Düsseldorf dalla polizia federale ed è stato loro applicato un divieto di volo verso l'Iraq per una durata di 30 giorni.

La motivazione addotta è che in passato le persone che avevano partecipato a iniziative di questo tipo si sono poi unite alla lotta armata. Tra queste 27 persone c'erano anche politici, tra cui Canzu Özdemir, donna curda membro del Parlamento di Amburgo.

Altre 14 persone sono state invece arrestate all'aeroporto di Erbil. Alcune sono già state deportate nei loro paesi di origine, altre sono tuttora trattenute dalla polizia curdo-irachena, private dei passaporti. Si tratta di 6 persone dalla Francia, 1 dalla Catalogna, 3 dalla Germania, 3 dalla Slovenia e 1 dall'Italia.

L'italiano fermato è l'attivista e giornalista Federico Venturini, membro del Transnational Institute of Social Ecology e della Delegazione Internazionale di Pace a Imrali. Attualmente è rientrato in Italia.

Qualche giorno fa, in seguito all'arrivo del primo gruppo di internazionalisti, il governo del Kurdistan Iracheno aveva rilasciato una dichiarazione di contrarietà alla presenza della delegazione sul territorio del Başur. La posizione è stata rafforzata da una seconda dichiarazione, pubblicata in seguito agli arresti, in cui si accusa il Pkk di strumentalizzare la presenza di europei per destabilizzare la regione, e che gli stessi internazionalisti europei, sotto le mentite spoglie della pace e della cooperazione, abbiano invece altri scopi. Attualmente la situazione è molto tesa e incerta.
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2021-03-18 16:47:29
18 marzo: 2 anni fa cadeva il compagno Lorenzo "Orso" Orsetti
Era l'ultima battaglia della guerra di Liberazione contro Daesh, dopo ne sarebbe venute altre. Ti ricordiamo come avresti voluto: non unico, ma parte degli 11 mila martiri caduti nelle milizie guerrigliere e nelle strutture civili della rivoluzione sociale per il confederalismo democratico in Siria del Nord-Est.

Segnaliamo l'uscita del volume Orso. Scritti dalla Siria del Nord-Est: raccoglie gli scritti, le foto e le trascrizioni delle interviste di “Orso” nel periodo della sua permanenza in Siria.

«Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo. Anche quando tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, e di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che “ogni tempesta comincia con una singola goccia”. Cercate di essere voi quella goccia»
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2021-01-20 18:31:08 3 anni fa l'invasione di Afrin: la guerra - e la resistenza - continuano.
Il 20 Gennaio di tre anni fa, l'esercito turco e le bande jihadiste alleate attaccavano il cantone rivoluzionario di Afrin. Fino a quel momento Afrin era stata una delle zone più pacifiche della Siria in guerra. Grazie a questa stabilità il cantone era diventato rifugio per centinaia di migliaia di profughi e un avanzato laboratorio politico di democrazia, autonomia delle donne ed ecologia secondo il modello del Confederalismo Democratico.

La resistenza delle Forze Siriane Democratiche fu eroica contro un nemico nettamente superiore per numeri e per tecnologia, ma infine il cantone fu occupato degli invasori. Da quel giorno Afrin non ha mai smesso di essere teatro di violenze, rapimenti, torture e attacchi contro le donne per mano delle bande jihadiste che dettano legge sull'area (con il sostegno fondamentale dell'esercito turco).

Sotto le bombe dell'aviazione turca cadde martire Anna Campbell, internazionalista inglese, che aveva raggiunto il cantone per sostenere la resistenza insieme a Maria Edgarda Marcucci.
(ora in Italia Eddi è sottoposta alla sorveglianza speciale perché considerata pericolosa).

Molti altri internazionalisti italiani parteciparono. Tra di loro anche Lorenzo Orsetti che, nei momenti di riposo dal fronte, realizzò delle corrispondenza per l'Italia. Riuscì a sopravvivere a quell'esperienza e continuò a sostenere le Forze Siriane Democratiche e la guerra contro l'ISIS. L'anno successivo, proprio nell'ultimo bastione dell'ISIS cadde martire in combattimento.
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