2021-09-06 23:05:07
Meditazione della sera
Il cristiano discepolo di Cristo L’incontro con Cristo cambia radicalmente la vita di una persona, la spinge alla metánoia o conversione profonda della mente e del cuore e stabilisce una comunione di vita che diventa sequela. Nei Vangeli la sequela è espressa con due atteggiamenti: il primo consiste nel “fare strada” con Cristo (akoloutheîn); il secondo, nel “camminare dietro” di Lui che fa da guida, seguendone le orme e la direzione (érchesthai opíso). Nasce, così, la figura del discepolo che si realizza in maniere differenti. C’è chi segue in modo ancora generico e spesso superficiale, come la folla (cfr Mc 3,7; 5,24; Mt 8,1.10; 14,13; 19,2; 20,29). Ci sono i peccatori (cfr Mc 2,14-15); vengono a più riprese indicate le donne che sostengono con il loro concreto servizio la missione di Gesù (cfr Lc 8,2-3; Mc 15,41). Alcuni ricevono una chiamata specifica da parte di Cristo e, tra costoro, una posizione particolare è riservata ai Dodici. La tipologia dei chiamati è, perciò, molto varia: gente dedita alla pesca ed esattori di tasse, onesti e peccatori, sposati e persone sole, poveri e benestanti come Giuseppe d’Arimatea (cfr Gv 19,38), uomini e donne. E c’è persino lo zelota Simone (cfr Lc 6,15), cioè un membro dell’opposizione rivoluzionaria anti-romana. Non manca poi chi rifiuta l’invito, come il giovane ricco, che alle parole esigenti di Cristo, si rattrista e se ne va afflitto “perché aveva molti beni” (Mc 10,22). Le condizioni per percorrere la stessa strada di Gesù sono poche ma fondamentali. Come abbiamo sentito nel brano evangelico appena letto, bisogna lasciare alle spalle il passato, operando un taglio netto, una metánoia nel senso profondo del termine: un mutamento di mente e di vita. La via che Cristo propone è stretta, esige sacrificio e il dono totale di sé: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mc 8,34). È una via che conosce le spine delle prove e delle persecuzioni: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,20). È una via che rende missionari e testimoni della parola di Cristo, ma esige dagli apostoli che non prendano “nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa” (Mc 6,8; cfr Mt 10,9-10).
GIOVANNI PAOLO II - Mercoledì, 6 settembre 2000
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