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Interpretazione D'arte

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Arte, semplicemente arte
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2022-08-12 17:06:48 Il dipinto rappresenta un gruppo di ballerine che si prepara per andare in scena; proprio per questo viene chiamato anche “Ballerine dietro le quinte”. La scena sembra rappresentare una vera e propria coreografia, un riscaldamento, un ripasso spontaneo prima dell’esibizione vera e propria. Ciononostante si tratta di una composizione pittorica ben studiata, dove la naturalezza viene data dall’intenzione di catturare l’istante. Inoltre, non è certo se si tratti veramente di un gruppo o di un’unica ballerina riprodotta in pose distinte.

Degas è conosciuto come “Il pittore delle ballerine”: le ballerine sono per lui un tema ricorrente: sono fonte d’ispirazione per lo studio del movimento e dei tessuti. Spesso si afferma che il pittore cercasse di cogliere l’autenticità, l’introspezione, che è possibile cogliere solo nei momenti di tensione, quando si è soli o quando si pensa di non essere visti da nessuno. Pur lavorando spesso con sketch dal vivo nei caffè e nei circoli letterari, Degas chiedeva alle ballerine di posare per lui anche nel suo studio.

Anche se lui stesso affermava di “Disegnare con il colore, Degas non si è mai voluto identificare con il movimento degli Impressionisti: la sua pittura non mira a catturare l’impressione, bensì il movimento; inoltre il suo studio avveniva prevalentemente in spazi chiusi, non “en plein air".

Ciò che differenzia Degas è l’approccio fotografico alla pittura. Degas si ispira alla fotografia, cerca un’inquadratura decentrata e una composizione equilibrata, uniforme.
151 views14:06
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2022-08-12 17:06:21
Quattro ballerine in blue

Edgar Degas
1980 circa
Musée d’Orsay, Parigi, Francia
1 view14:06
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2022-07-26 10:31:49 Quest’opera rappresenta una tra le navi da guerra inglesi più potenti dell’epoca. Uscita vittoriosa dalla battaglia di Trafalgar (1805), la “Temeraria” viene colta nel momento in cui un rimorchio la sta trainando verso la demolizione. Il romanticismo dell’opera si percepisce maggiormente grazie ad alcune libertà pittoriche: in realtà la nave allora appariva molto più spoglia, trainata da più rimorchi e diretta verso la direzione opposta. Turner invece la rappresenta maestosa, mentre naviga verso il tramonto della sua carriera, ma con la fierezza di un combattente.

L’opera quindi, più che rendere omaggio alla vittoria storica, mira a trasmettere un sentimento.

Pittoricamente, si caratterizza per una pennellata istintiva e pittoresca; sarà la base per la nascita di altri movimenti artistici successivi quali l’impressionismo e l’astrattismo.

Turner si guadagnò la fama per rappresentare il mare in ogni condizione climatica; si racconta che una volta si fece addirittura legare all’albero maestro di una nave per poter disegnare il mare in tempesta.
346 views07:31
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2022-07-26 10:31:23
La valorosa Téméraire

Joseph Mallord William Turner
1839
The National Gallery, Londra
349 viewsedited  07:31
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2022-06-20 22:38:57 Interpretazione D'arte pinned «Buonasera a tutti! Il canale dopo quasi un anno ha voglia di tornare attivo. Se sei un appassionato ed hai voglia di dare una mano scrivimi pure, senza timore. @mirdie»
19:38
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2022-06-20 22:00:51 Buonasera a tutti!

Il canale dopo quasi un anno ha voglia di tornare attivo.

Se sei un appassionato ed hai voglia di dare una mano scrivimi pure, senza timore.

@mirdie
176 viewsedited  19:00
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2021-07-19 19:08:25 La luce fa emergere con una potente volumetria dal fondo scuro la figura l’uomo. Il modello è visto di tre quarti e guarda l’osservatore. E’ uno scorcio che tende più verso il profilo che verso la frontalità, come indica la posizione in angolo dell’occhio, completamente girato per poterci guardare.

L’analisi delle fattezze individuali è molto accurata e arriva a registrare dettagli come i capillari nella sclera degli occhi, le sopracciglia scompigliate, il tono bluastro della pelle rasata.

Il ritratto vuole instaurare una comunicazione con lo spettatore. Attraverso lo sguardo diretto, l’uomo ritratto, si sente superiore all’osservatore e mostra la sua fierezza. Il diverso orientamento degli occhi rispetto al busto, unito al movimento della testa verso l’alto, dà vivacità alla figura e volizione allo sguardo del modello.

Nella situazione italiana, dominata dal ritratto aulico di profilo di matrice classica (vedi i dipinti del Pisanello e Antonio Pollaiolo), i ritratti di Antonello diedero un grande impulso alla diffusione del ritratto di tre quarti che emerge dall’oscurità, di derivazione fiamminga (vedi Jan van Eyck, Petrus Christus e Robert Campin).
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2021-07-19 19:07:20
Ritratto Trivulzio

Antonello da Messina
1476
Museo civico d'arte antica, Torino
1.4K views16:07
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2021-07-11 18:33:37 Questo straordinario specchio (composto da sette cristalli, era alto un metro e ottanta centimetri e largo quasi altrettanto) inventato e disegnato da Gian Lorenzo Bernini per il palazzo romano della regina Cristina di Svezia, e materialmente realizzato dallo scultore Ercole Ferrata, nel 1662. Gli inventari e i visitatori secenteschi leggevano nello specchio il famoso concetto del Tempo (la figura barbuta in alto) che scopre la Verità (rappresentata dallo specchio). Potremmo considerarlo un “ritratto allegorico” di Cristina, il cui ritratto era appunto la sua viva immagine riflessa, in un’interpretazione estrema e acuta del ritratto vivente, o parlante. La verità, in questo caso, era che la regina era davvero brutta: il tempo infieriva sul suo volto come su quello di tutti i comuni mortali.

Quindi l'opera d’arte è completata non solo nel concetto ma anche dalla presenza dello spettatore (in questo caso di una sola, specialissima, spettatrice). Ciò che sappiamo sul rapporto tra quest’ultimo e Cristina permette di dare per scontato che i due abbiano condiviso l’invenzione dell’opera.

(Testo tratto dall'articolo sul "Il Venerdì" di T. Montanari del 9/07/2021)
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2021-07-11 18:33:04
Disegno per lo specchio di Cristina di Svezia

Gian Lorenzo Bernini
1662 circa
Collezioni della Regina Elisabetta II Windsor Castle (Inghilterra)
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