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Giorgio Bianchi Photojournalist

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Categorie: Politica
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Descrizione dal canale

Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

Ratings & Reviews

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Gli ultimi messaggi 480

2022-06-06 18:15:05
Quesiti scientifici e scoperte imprescindibili per il futuro e il progresso dell'umanità disgiunta.
12.5K views15:15
Aprire / Come
2022-06-06 18:10:17
Pizzini è il termine esatto.

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13.1K views15:10
Aprire / Come
2022-06-06 11:38:08
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2.8K views08:38
Aprire / Come
2022-06-06 11:37:56 Pianificata da chi?
Come?
Quindi ci sarebbe un coordinamento?
Questi continuano a pubblicare le veline dei servizi senza addurre uno straccio di prova.
Ebbene sì, confesso, mi sono espresso contro le sanzioni; mi sono permesso di farlo prima ancora del 24 Febbraio. A novembre Facebook mi bloccò per un post dal titolo "il lanciafiamme nelle mutande", nel quale denunciavo i rincari energetici dovuti, tra altre cose, alla folle politica di ostilità dell'Europa nei confronti del nostro principale fornitore di energia.
Sono arrivato addirittura prima della propaganda putiniana.
Più la loro propaganda si infrangerà contro un muro di cittadini consapevoli e più la loro repressione si farà feroce.
Siamo solo all'inizio e già sono in grande difficoltà.
Prepariamoci al peggio.

La campagna della Russia anti Italia pianificata all’inizio di marzo.

La propaganda sulle armi, le sanzioni e la «russofobia» partita dal ministero degli Esteri di Mosca e subito rilanciata da social, influencer e opinionisti.

L’attacco del ministero degli Esteri di Mosca all’Italia per la «violazione dei diritti dei cittadini russi» era stato pianificato già dagli inizi di marzo, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina. Una campagna di disinformazione che ha due obiettivi: denunciare la «russofobia» e dimostrare che «le sanzioni contro la Russia danneggiano soprattutto i Paesi che le applicano».

https://www.corriere.it/politica/22_giugno_06/campagna-russia-italia-486beee0-e508-11ec-8929-c5ad2690e50c.shtml

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3.0K views08:37
Aprire / Come
2022-06-06 08:50:35
La NATO ordina, i paesi vassalli eseguono.
14.0K views05:50
Aprire / Come
2022-06-06 08:21:23
Ha condotto il "suo" Paese in guerra contro la Russia, facendogli perdere a titolo definitivo 1/3 del territorio, tra l'altro il più produttivo ed industrializzato, con il rischio di rimanere anche senza sbocchi sul Mar Nero, senza dimenticare che sta facendo massacrare migliaia di soldati ucraini per interessi stranieri, facendo devastare una nazione.

Non ha mai sparato un colpo, vive in bunker tra Ucraina e Polonia, compare sugli schermi di mezzo mondo elemosinando armi e invocando il boicottaggio urbi et orbi della Russia.

Ci dicono però che è un eroe.

I tempi della farsa mascherata da eroismo.

DB
14.8K views05:21
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2022-06-06 08:20:53 A NON È L'ARENA VA IN ONDA LA FINE DELL’IMPERO
Stasera a "Non è l'Arena" di Myrta Merlino è andata in onda una pièce teatrale di quinta categoria, eppure a suo modo illuminante circa il periodo che stiamo vivendo: la fine di un impero.

Con un'invettiva infuocata degna di miglior causa, il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, ha attaccato violentemente Massimo Giletti, in collegamento da Mosca, accusandolo di aver dato spazio "alla peggiore propaganda". Ha definito il Cremlino "un palazzo di m...." ("il comunismo ha fatto i peggiori crimini"), ha definito la Zakharova "una cretina che non conosce la storia" e i giornalisti russi che accompagnavano Giletti, tra cui Vladimir Soloviev "dei c....ni". Il tutto prima di annunciare platealmente che avrebbe rinunciato al compenso e abbandonato la trasmissione.

No, non vi proporremo il video. Ne girano già centinaia di versioni in rete, gli amanti della TV spazzatura non faticheranno a trovarlo. Vi proporremo piuttosto una riflessione. Il sistema mediatico italiano è così alla frutta che ha bisogno di inscenare una litigata in diretta pur di guadagnare qualche punto di share e tamponare l'irreversibile emorragia di ascolti che ormai da tempo lo affligge. Non hanno altra scelta, ormai. Dopo aver escluso dal dibattito qualsiasi vera forma di dissenso in nome della verità ufficiale negli ultimi due anni, dopo aver bandito giornalisti, opinionisti, professionisti, intellettuali, medici non allineati esponendoli al pubblico ludibrio, in qualche caso colpendoli con vere e proprie liste di proscrizione, oggi si accorgono che il loro pubblico è sempre più esiguo, sempre più scettico, sempre più annoiato dalla propaganda di regime in onda 24 ore su 24 a TV unificate. E che nemmeno questa basta a frenare la caduta di consenso del migliore dei migliori e del suo governo. Sono disperati. Sentono che il terreno sta vacillando sotto i loro piedi e diventano nervosi, collerici, aggressivi. Immancabile, naturalmente, il ricorso al turpiloquio. Si inventano un contraddittorio fittizio che essi per primi hanno voluto eliminare. Mandano in scena un dibattito organizzato, tutto interno a quel ristretto novero di portavoce selezionati di regime, per convincere quella minoranza che ancora li segue che da questa parte c’è democrazia e libertà di pensiero e dall’altra no.

Segnali inequivocabili di fine impero. Le persone disperate fanno cose disperate, recita un celebre motto. E più disperate sono, più diventano pericolose. Fanno paura. Non per quello che dicono o per quello che rappresentano. Ma perché sono disposte a tutto e a passare sopra tutto e tutti pur di rimandare la loro fine.

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12.2K views05:20
Aprire / Come
2022-06-06 01:27:15 Grazie di cuore a Maria Elena Scandaliato.

Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo molto interessante. Dal quale apprendiamo che il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) sta indagando su una presunta rete di "parlamentari, manager, lobbisti e giornalisti" filoputiniani, le cui attività (legali? Illegali? Non è dato sapere) tenterebbero di "orientare, o peggio boicottare, le scelte del governo". Obiettivo principale della "rete" - una lista di personaggi che vengono sbattuti a centro pagina, con tanto di foto "segnaletiche" - il "condizionamento dell'opinione pubblica". Già.

Condizionare l'opinione pubblica e boicottare le scelte del governo. La prima domanda che mi sorge spontanea è: come mai nella lista non figurano esponenti dell'attuale opposizione parlamentare? Eppure, le citate attività dovrebbero essere proprie (quasi obbligatorie, direi) della "controparte" costituzionale alla maggioranza parlamentare che esprime il governo. Invece nulla. Forse perché in Italia non esiste più un'opposizione? Forse perché nessuno ricorda più chi e quando abbia votato, scelto QUESTO governo? Chissà.

Detto ciò, si dà il caso che io conosca personalmente almeno un paio dei soggetti iscritti nella "black list": Giorgio Bianchi e Maurizio Vezzosi, che sono due colleghi. Sapere che il Copasir impiega il suo prezioso tempo per indagare sulle loro attività professionali (che peraltro svolgono da anni alla luce del sole, con posizioni politiche arcinote e mai "camuffate") mi farebbe sorridere, se le circostanze non imponessero una certa preoccupazione.
Perché si indaga su giornalisti critici nei confronti del governo? Perché il principale quotidiano italiano pubblica le loro foto, incorniciate da un articolo suggestivo e costellato di grossolane inesattezze e vere e proprie insinuazioni? In che clima viviamo? Siamo in guerra? E allora perché non ce lo dicono chiaramente?

Evidentemente i liberali - i democratici liberali, in particolare - hanno un concetto un po' particolare, direi succinto di "democrazia". Che può essere riassunto così: tutti hanno il diritto di esprimersi, se sono d'accordo con noi; altrimenti sono dei nemici del governo, anzi dello Stato, anzi del Popolo, che è sovrano. E che solo noi abbiamo il diritto di orientare, di manipolare. Solo noi possiamo condizionare l'opinione pubblica; per farlo, infatti, è necessario il possesso di risorse quali giornali e tv, proprie di chi ha i capitali. Ma se qualche voce critica riuscisse a farsi sentire ADDIRITTURA senza disporre di tali mezzi, allora è un nemico giurato non solo del governo, dello Stato, del Popolo, ma della stessa DEMOCRAZIA! E va, in qualche modo, indagato, delegittimato, silenziato. È il silenzio, il vero sale della democrazia.

Be', direi che stiamo toccando il fondo. Ma visto che questa frase l'ho ripetuta tante volte in passato, per poi scoprire che si può scavare anni senza imbattersi nella pietra dura, allora evito.
E mi limito a esprimere una doverosa e sentita solidarietà ai colleghi Giorgio Bianchi e Maurizio Vezzosi, per l'incredibile vicenda che li vede coinvolti, loro malgrado.
Ragazzi, non siete soli: io, nel mio piccolo, sono con voi.

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5.1K views22:27
Aprire / Come
2022-06-06 00:34:28
Lord John Maynard Keynes dopo la firma del trattato di Parigi con il quale fu imposta la pace alla Germania sconfitta nella Prima Guerra Mondiale scrisse "Le conseguenze della pace" sostenendo che le condizioni umilianti alle quali fu costretta la Germania avrebbero portato ad un'altra guerra mondiale.

Poi arriva Jacoboni nel 2022 che ci spiega che le condizioni di pace imposte dagli occidentali ai tedeschi erano troppo benevole e che questo ha portato all'ascesa del nazismo. Per fortuna c'è Jacoboni che corregge Keynes se no della storia non avremmo capito nulla <3

Giuseppe Masala
3.8K views21:34
Aprire / Come
2022-06-06 00:31:50
L'ironia questa sconosciuta.
Pur di risalire la china per ricominciare a bloccarmi, fanno finta di non capire l'ironia.

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4.1K viewsedited  21:31
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