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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Gli ultimi messaggi 483

2021-09-08 11:33:49
CACCIARI: "L'emergenza covid accelera la fine della democrazia".
Anche il buon Cacciari ci sta arrivando. Bontà sua.

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2021-09-08 11:18:46 Ricoveri per fasce età: dati Iss "nascosti"/ La Verità: vaccini non servono a giovani


Ricoveri per fasce d'età: i dati 'nascosti dall'Iss esaminati da La Verità: 'Vaccini funzionano, ma non servono a giovani, bensì agli over 50'

https://www.ilsussidiario.net/news/ricoveri-per-fasce-eta-dati-iss-nascosti-la-verita-vaccini-non-servono-a-giovani/2216189/amp/
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2021-09-08 11:18:32
La Verità, 8 settembre 2021
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2021-09-08 11:18:14 La Norvegia mise in guardia a inizio anno dalla vaccinazione indiscriminata degli anziani fragili, dopo aver identificato un ruolo probabile o possibile del vaccino nel provocare il decesso di 1 su 900 vaccinati tra i ricoverati in residenze per anziani. Che ora dei richiami ravvicinati possano provocare problemi analoghi non sarebbe così sorprendente, anche se queste prime notizie vanno ovviamente valutate e confermate in modo da consentirne un corretto inquadramento. Nel frattempo, rimane a mio modo di vedere l'estrema gravità della prospettiva di autorizzare una terza dose senza evidenze di efficacia clinica. E il punto non è di vicariare la mancanza di evidenze cliniche dirette con valutazioni epidemiologiche per loro natura mai del tutto chiare e sempre in qualche misura opinabili, bensì di averle, quelle evidenze cliniche. E che non si dica che la situazione è tale da non consentirci di ottenerle, semplicemente non c'è la volontà politica.
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2021-09-08 11:17:33 GERMANIA - SEGNALATE GRAVI REAZIONI AVVERSE IN UNA RSA DOPO LA TERZA DOSE
Su un totale di 90 ospiti di una RSA di Oberhausen-Holten vaccinati con la terza dose, nove hanno avuto reazioni avverse così gravi da richiedere un trattamento. Due di essi hanno avuto addirittura bisogno di una rianimazione tre giorni dopo il richiamo. Il comune, interrogato dall'emittente WDR, ha informato che circa il 10% delle persone vaccinate con la terza dose presentava condizioni patologiche serie, "principalmente sotto forma di disturbi cardiovascolari, respiratori e neurologici".
L'ufficio distrettuale dell'Associazione dei medici dell'assicurazione sanitaria del Nord Reno ha deciso di inviare una lettera ai medici dell'associazione per informarli di questi incidenti. Tra le altre cose, nella lettera si chiede "di decidere, in qualità di medici, se aspettare una raccomandazione formale da Stiko o da EMA o se le terze dosi sono ora come ora così urgenti per i pazienti da essere eseguite senza una raccomandazione". In conseguenza di questa lettera, un medico di famiglia di Oberhausen, Peter Kaup, oggi non ha somministrato la terza dose ai suoi pazienti residenti di una RSA. Preferisce aspettare il via libera dalla Commissione vaccinale permanente della RKI. Una terza dose "da eseguire rapidamente senza una raccomandazione non è comprensibile da un punto di vista medico", ha detto a WDR. Anche il centro di vaccinazione di Mülheim sta limitando il numero di vaccinazioni a causa degli incidenti. Per il momento, riceveranno una dose di richiamo solo le persone con più di 80 anni che abbiano ricevuto la seconda dose più di sei mesi fa. (Fonte: WDR, segnalato da Giuseppe Masala)

Cassandra Crossing in vista.

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2021-09-08 11:15:42 Di Mario Giordano (Tramite Fiorangela Altamura).

“Se chi osa avere dubbi sui vaccini o sul passaporto verde viene accusato di violenze, mi dichiaro colpevole. Confesso di non credere che le iniezioni fermino il contagio e che il lasciapassare serva davvero a qualcosa“. Continua Giordano: “Lo confesso, sono un terrorista, perché pur essendomi vaccinato continuo a pensare che i vaccini non siano l’unica soluzione per fermare il contagio. Anzi, penso che i vaccini non fermino assolutamente il contagio“.
“Sono un terrorista“, dice, “perché anziché limitarmi ai ritornelli in TV di Ricciardi o Bassetti leggo i dati ufficiali che arrivano da Israele e dalla Gran Bretagna, e alle volte persino le parole che arrivano da premi Nobel in semi-clandestinità come Luc Montagnier“.

“Sono un terrorista“, ribadisce, “perché a volte ho persino osato dire che è da criminali non curare il Covid con le terapie domiciliari o con le monoclonali, quando invece poteva e può essere fatto.
Sono un terrorista perché pur avendo in tasca il Green pass continuo a pensare che sia una solenne bischerata, almeno per come è stato concepito e perché poteva essere tranquillamente evitato come hanno fatto praticamente tutti i paesi del mondo, tranne noi e la Francia“.
“Mi dichiaro colpevole e ammetto la mia colpa“, prosegue Giordano, “sono un terrorista perché mi rifiuto di chiudere gli occhi davanti alla realtà e intendo continuare a dire cose che ritengo di puro buonsenso.
L’ultima moda è stata lanciata dal direttore di Libero Alessandro Sallusti quando ha detto che chiunque osi dissentire dal pensiero unico deve essere considerato il mandante morale di tutte le aggressioni no-vax, che è un po’ come se chi teorizza i principi della libertà sessuale fosse considerato il mandate morale di tutti i femminicidi, o come se chi rivendica i diritti dei lavoratori fosse considerato il mandante morale di tutte le aggressioni ai datori di lavoro“.

“Il giochino cui Sallusti presta la penna“, scrive Giordano, “è molto facile: se ogni pazzo che rincorre di notte un virologo viene addebitato in carico alle poche voci libere rimaste, alla fine anche queste saranno costrette a tacere. Per ridurle al silenzio non ci sarà nemmeno bisogno di ricorrere ai cannoni, come richiesto da qualche amico di Sallusti.
Silenzio. Una voce unica. Nessun dissenso“.
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2021-09-08 11:05:58
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2021-09-08 07:06:31 Piccoli squadristi crescono.

Le invasioni Barberiche

accademici contro il green pass, Dante avrebbe messo i politici nel girone degli ipocriti.

In effetti il certificato verde è anche uno strumento di pressione per imporre surrettiziamente l’obbligo del vaccino, perché ti rende la vita talmente difficile e piena di tamponi che alla lunga offrire il braccio alla puntura diventa la scelta più comoda.

Quello che però il professor Barbero si dimentica di aggiungere è che in quel girone il governo farebbe fatica a trovare un posto libero: gli ultimi, Dante li avrà già sicuramente assegnati ai docenti universitari che se ne stavano muti finché il green pass colpiva i ristoratori, ma che si sono improvvisamente svegliati dal sonno degli indignati appena la tempesta ha investito la loro piccola corporazione.

Almeno dagli intellettuali ci si aspetterebbe che reagissero ogni qual volta ritengono leso il Bene Comune e non solo quando il sopruso, vero o presunto, lambisce il loro «particulare».

Che poi, a voler essere sofisti, nel ragionamento di Barbero c’è una forma di ipocrisia ancora più sottile. Laddove dice che, se il vaccino fosse dichiaratamente obbligatorio, lui non avrebbe nulla da obiettare. Ma non sarà che lo dice proprio perché sa quanto sia difficile che il vaccino diventi obbligatorio? Altrimenti, se davvero non ha nulla da obiettare, perché non suggerisce ai suoi colleghi sulle barricate di vaccinarsi, così la finiamo qui?

https://www.corriere.it/caffe-gramellini/21_settembre_07/invasioni-barberiche-barbero-no-green-pass-581abc86-0f57-11ec-9614-5f4fa1f949f6.shtml
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2021-09-08 02:55:07
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2021-09-08 02:51:30 Repubblica (sbugiardata da un precario) fa la morale a se stessa

I moralizzatori sono stati moralizzati. Si potrebbe riassumere così la querelle, decisamente imbarazzante, che ha investito il quotidiano La Repubblica. Una storiaccia, va detto. Perché riguarda la questione del lavoro su cui tanto si spendono gli eredi di Eugenio Scalfari. Due giorni fa alla rubrica “Posta e risposta” gestita da Francesco Merlo arriva la lettera di un tal Tobia Bufera, vicentino, grafico di 37 anni che dopo aver lavorato “quotidianamente ed esclusivamente” per la stessa azienda per sei (lunghi) anni, è stato messo con le spalle al muro dal datore di lavoro: o dichiarava di essere un fornitore esterno, “rinunciando a qualsiasi diritto acquisito”, oppure tanti saluti. “Non so cosa fare – scrive -: firmare e continuare a lavorare da finta partita Iva o dire basta a questo sfruttamento cercandomi un altro lavoro, magari per la consegna del cibo a domicilio?”

Merlo non si fa sfuggire la storiella di mano, e la pubblica con tanto di commento mezzo indignato. “Si partì con la flessibilità, che avrebbe reso moderno il mercato del lavoro, e si è arrivati ai trucchi del precariato eterno”, sentenzia il giornalista. Peccato che il “trucco” del “precariato eterno” lo abbia messo in campo lo stesso quotidiano per cui lavora Merlo. Già, perché Tobia Bufera in realtà non esiste, e non fa il grafico per chissà quale azienda: si tratta di un (ex) lavoratore di Repubblica, imbufalito per il trattamento ricevuto, che per denunciare l’ipocrisia dalla Bibbia del progressisti ha ben pensato di giocargli un tiro mancino.
Su Instagram, infatti, “Phabioh” ha poi sbertucciato il suo (ex) giornale. “Ieri è stata pubblicata su Repubblica una mia lettera a Francesco Merlo – ha scritto – in cui, col mio nome anagrammato e fingendomi un grafico di un imprecisata azienda invece che un ex giornalista di Repubblica, ho raccontato la vicenda lavorativa che mi ha visto coinvolto 3 anni fa. Sono contento che Francesco Merlo, che son sicuro mi perdonerà le petit jeu, abbia definito, anche se inconsapevolmente, le modalità di impiego dell’azienda per cui io lavoravo e per quale lui tuttora lavora “trucchi da precariato eterno”. Colpito e affondato.

https://www.nicolaporro.it/repubblica-sbugiardata-da-un-precario-fa-la-morale-a-se-stessa/
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