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Circa un mese fa ho scritto un post per spiegare pubblicamente | Giorgio Bianchi Photojournalist

Circa un mese fa ho scritto un post per spiegare pubblicamente il motivo per il quale molto spesso mi vedo costretto a declinare inviti per conferenze, video-interviste, collaborazioni e quant'altro.
Come spiegai allora, la ragione della drastica riduzione delle mie attività, soprattutto di quelle in presenza, è dovuta al trasferimento di mio figlio in un'altra città, distante 600km da Roma e raggiungibile in tempi ragionevoli solo con trasporto privato.

Devo dire che l'ondata di affetto e di vicinanza che il post ha suscitato è stata a dir poco straordinaria e per questo, non posso che ringraziare tutte le persone che si sono prese del tempo per scrivermi in pubblico e in privato per eprimere la loro solidarietà e la loro vicinanza.

Giovanni Favia è andato oltre e per questo mi sento di ringraziarlo in modo speciale. Pochi attimi dopo la pubblicazione del post mi ha scritto in privato e si è offerto di aiutarmi concretamente a sostenere le spese di viaggio per vedere mio figlio.
Con Giovanni ci conosciamo virtualmente da tempo, anche se poi alla fine ci siamo visti di persona soltanto un paio di volte, in occasione dell'intervista che gli feci l'anno scorso e che potete rivedere qui:





Giovanni non mi doveva assolutamente nulla.
Il suo è stato un impulso genuino, immediato, senza ripensamenti. Umano.
Da papà a papà.
È stato delicato anche nel porre la sua offerta: in cambio del suo sostegno ai miei continui spostamenti, mi ha proposto di fare una conferenza nel suo ristorante a Bologna. Ha posto la questione in maniera elegante, dignitosa per me. E per questo gli sono ancora più grato.

Pertanto, per chi fosse interessato, ci vediamo sabato 27 Aprile alle 16 30 al ristorante di Giovanni, per parlare dell'attuale crisi in Europa, in Medio Oriente e nell'Indo-Pacifico.