2023-03-08 00:07:44
Il bianchetto dell'AIFA colpisce ancora
Mentre si è arrivati alla fine della pandemia per esaurimento dovuto a saturazione (pur con numeri superiori a quelli che servivano a terrorizzare la popolazione del 2020), l’AIFA ha deciso di concludere l’esperienza postmarketing dedicata ai “vaccini” anti-COVID con il rapporto n° 14 (https://www.aifa.gov.it/rapporti-su-sorveglianza-dei-vaccini-covid-19).
D’ora in poi le relative sospette reazioni avverse da questo vaccino verranno incluse nel rapporto annuale comprendente tutti gli altri. Quindi il prossimo aggiornamento arriverà appena nel luglio 2024 (relativo all’anno 2023), tra 17 mesi circa.
Dopotutto, secondo il professor Giorgio Palù, presidente dell’AIFA, i numeri sono quanto mai rassicuranti e tali da non rendersi più necessario dedicare speciale attenzione all’argomento.
Per esempio,
i decessi causati dalle immunizzazioni - secondo AIFA - sono stati 0 (zero) in sei mesi (da luglio a dicembre 2022). La sfrontatezza, insomma, ha raggiunto livelli mai visti prima. Senza ripetere quanto già detto riguardo l’enorme sottostima dovuto al sistema di sorveglianza passiva, puntiamo un attimo l’attenzione su quanto è nascosto … alla luce del sole.
L’AIFA fa finta di non essere al corrente di dati che pur sono riportati regolarmente dall’ ISS. Mi riferisco ai “fallimenti vaccinali” previsti nella guida (https://www.AIFA.gov.it/documents/20142/241044/Guida_valutazione_reazioni_avverse_osservabili_dopo_vaccinazione_1.pdf), guida citata anche nel loro rapporto n° 14. Infatti la malattia, se avviene dopo la “vaccinazione” che dovrebbe evitarla, è così catalogata ed è indiscutibilmente grave quando vi sia ospedalizzazione ed a maggior ragione decesso. Dunque, secondo AIFA non c'è stato nessun morto in sei mesi (!), mentre secondo l’ISS nello stesso periodo ce ne sono stati
10.791 (salvo errori & omissioni) solo tra i “fallimenti vaccinali”, e che vanno aggiunti a tutti gli altri tipi di reazione. Stesso discorso va fatto per le
molte decine di migliaia di REAZIONI avverse gravi avvenute in quei sei mesi (ricoveri per COVID-19 di vaccinati con ciclo completo), di cui nessuna menzionata dall’AIFA (per avere un’idea, nel solo mese di settembre ve ne sono state 10.244).
La relazione causale nei casi menzionati è indiscutibile, essendo accertata per definizione. Per inciso, il numero di SOSPETTE reazioni avverse gravi totali segnalate in 2 anni è 26.291, ma la relazione causale per gran parte di queste è scartata, con gli stessi trucchi usati per derubricare i decessi.
Quanto sopra ridicolizza l’intero rapporto. Tra le numerose altre critiche possibili vi è anche l’osservazione che i funzionari dell’AIFA non hanno avuto il tempo neanche di esaminare 144 casi di decesso (“non esaminati”) presenti nel rapporto numero 12 (dati fino al giugno 2022), stesso discorso per i 73 casi (“inclassificabili”) in cui non hanno trovato elementi sufficienti per decidere, e per i 218 (“indeterminati”) ancora in attesa di informazioni decisive: 8-20 mesi non son bastati agli esperti per raccogliere dati così rilevanti. Tra l’altro sono stati relegati nella casella “indeterminati” quelli in cui la probabilità del nesso causale con il vaccino è alta. E, così operando, li han fatti sparire dalla vista.
È facile immaginare che abbiano messo lo stesso impegno ed utilizzato gli stessi criteri per giudicare anche tutte gli altri eventi avversi gravi con esito non mortale. NB Eventuali commenti sotto il post: https://sfero.me/article/-bianchetto-aifa-colpisce-ancora.
4.5K viewsedited 21:07