2021-11-20 13:21:41
Umberto Galimberti in questi giorni è tornato all'attacco di quel popolo miserabile, ignorante quando non psichiatrico, che vede un po' ovunque intorno a sé, tranne che al Governo e nei salotti dove l'esimio professore viene invitato.
Dopo aver cavalcato il mono pensiero a tutto favore del potere, senza mai rivolgere critica alcuna al Sistema, senza mai ascoltare "l'altro lato della scienza", ora torna ad un suo vecchio cavallo di battaglia: colpire i giovani e i genitori con l'apodittica certezza che lo contraddistingue da sempre, ma che oggi sembra ormai averlo trasceso. "I nostri figli sono privi di complessità, sanno dire solo sì/no", tuona il saggio della "Pollis" moderna, mentre l'elièa è già pronta a condannare gli attuali corruttori di giovani, i temibili no vax, salvando così il pregevolissimo operato delle Istituzioni, illuminate, lungimiranti, progressiste, intoccabili...
Curioso che sia proprio l'esimio ad accusare giovani e famiglie della mancanza di complessità, di saper solo dire si/no, quando proprio lui da due anni sta martellando le coscienze degli italiani offrendo la visione più unilaterale, banale e schierata che si possa concepire rispetto a quel che sta accadendo. Almeno, a suo dire, i giovani possono scegliere fra sì e no! C'è chi al potere sa solo dire sì, sì!
Criticava il predominio della tecnica sull'umano, ed è divenuto braccio armato dello scientismo più ottuso, critica la mancanza di complessità, ed è icona del pensiero unico più banale. Bene, ottimo direi! Se per Virgilio nell'Eneide "sic itur ad astra", per Galimberti nella "Pollis" moderna "sic itur ad astra - zeneca!"
Nel gioco al massacro della famiglia e dei genitori poteva poi esimersi dal fargli eco un altro immancabile eroe di questa nostra tragedia moderna, il piè veloce del pensiero mainstream Paolo Crepet, che da alcuni giorni è su tutti i più venduti giornali con affermazioni colme d'ira funesta di Pelide memoria, che ad ampio spettro abbracciano i massimo sistemi psicoanalitici e filosofici:
"Se volete finir intubati ditelo, l'idiozia è la pandemia più terrificante".
Così tuona il bardo, sistemandosi ossessivamente la folta chioma bianca, offrendo all'occhio attento la sensazione che vi sia sempre uno specchio di fronte a lui. E così, come un tempo la voce di Eco fu per Narciso, oggi sono le ragioni dei dissidenti e le sofferenze dei molti per questi innamorati di sé e del potere.
Il nostro lavoro è semplice, svegliare Eco dall'illusione di un falso e mortifero amore. Narciso è condannato per sua stessa natura.
“Somigliano ai sordi quelli che dopo aver udito non hanno comprensione; di loro è testimone il detto: pur essendo presenti, sono assenti.”
(Eraclito)
Buona giornata Brothers!
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