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DALLO S.P.A.C.E ALLO S-PACE: SPAZIO E RITMO I libri di Julie | Organizzazione Digitale | A lume di fare

DALLO S.P.A.C.E ALLO S-PACE: SPAZIO E RITMO

I libri di Julie Morgenstern sono come piacciono a me, pratici e molto utili, e lo abbiamo già visto qui parlando di essere realisti e ottimisti (tra l’altro dal sondaggio era emersa la nostra indole ottimista che non ci aiuta nel lavoro...).

Ci sono diversi studi che mostrano gli aspetti negativi causati dalla disorganizzazione. L’impiegato medio americano spreca sei settimane all’anno(!) alla ricerca di oggetti o di file digitali.

Oggi analizziamo un altro libro della stessa autrice, Organizing from the inside out, partendo dall’acronimo S.P.A.C.E. come aiuto per fare ordine tra lo spazio fisico e digitale.

S: SORT

Ordina. Muoviti nel tuo disordine e identifica ciò che è importante.

- È qualcosa che usi?
- Che ami?
- Che ti porta benefici?

A quale categoria appartiene?

P: PURGE

Ripulisci. Decidi cosa eliminare, regalare, vendere o archiviare.

Usa scatole etichettate e, anche se non è facile scegliere, pensa ai risvolti positivi che otterrai come spazio, ordine, soddisfazione, praticità e comodità.

A: ASSIGN A HOME

Assegna una casa. Scegli un posto per le tue cose e per i file digitali.

C: CONTAINERIZE

Usa dei contenitori per mantenere in ordine gli oggetti raggruppati. Aiutati anche con i colori come abbiamo visto con l’uso del colore nella gestione del tempo.

E: EQUALIZE

Bilancia e fai manutenzione. Una volta che hai messo a punto il tuo sistema, non renderlo fisso. Monitora le scelte fatte e apporta delle modifiche quando necessario.

E, alla fine, S-PACE: segui un ritmo e per farlo aiutati con un timer ogni volta che vuoi concentrarti sul riordino. Identifica un'area e focalizzati solo su quella.

P.S.: se lavori con persone disorganizzate, la tua volontà di fare ordine non basterà perché non puoi motivare qualcuno solo con la tua motivazione. Non si tratta di qualcosa di contagioso ed è un processo che deve nascere da dentro, non attraverso motivazioni esterne. E, come ogni cosa, deve avere un suo equilibrio, senza passare da un eccesso all’altro.

Fai piuttosto una domanda:

«Quanto costa il tuo disordine?».

Perdere tempo alla ricerca di oggetti e di file è dannoso. Rifare inutilmente dei lavori è dannoso. Inciampare tra raccoglitori e scatole lasciate in giro è dannoso. Ripetere che si sta bene nel disordine è dannoso ed è come il fumatore che - con la sigaretta in mano - dice che può smettere quando vuole. O come le persone che non sanno gestire il tempo e che dicono che quella roba là (i metodi) non funziona (e, grazie, se non si usano...).

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Debora Montoli
@DeboraAV

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La prossima settimana vedremo la formula WADE.

Sabato con i PRO faremo un viaggio tra la serie animata South Park e vedremo la scrivania della settimana.