2021-11-03 09:43:18
Debacle democratica in Virginia, incertezza in New Jersey
Glenn Youngkin ha vinto le elezioni per diventare il prossimo Governatore della Virginia, battendo il già Governatore democratico Terry McAuliffe.
E poiché gli elettori della Virginia negli ultimi anni hanno smesso di differenziare il loro ticket, i repubblicani oltre alla carica di Governatore hanno vinto la carica della Vicegovernatrice, del Procuratore Generale e potrebbero ottenere nuovamente la maggioranza nell’Assemblea Statale.
Winsome Sears diventa la prima vicegovernatrice donna afroamericana vincendo contro la candidata Hala Ayala mentre Jason Miyares diventa Procuratore Generale, battendo l’uscente Mark Herring che si era candidato per un terzo mandato. Miyares diventa il primo Procuratore Generale latino.
I repubblicani non credevano di poter guadagnare seggi nell’Assemblea dello Stato eppure hanno ottenuto la maggioranza, con un solo seggio di scarto.
Ma la notte potrebbe andare peggio di così. In quella che era considerata un’elezione sicura, con l’87% dei voti scrutinati, il Governatore democratico del New Jersey Phil Murphy è in svantaggio, con il 49,59% dei voti, contro il 49,66% del repubblicano Ciattarelli, non male considerando che Murphy godeva, secondo i sondaggi, di un vantaggio a due cifre. Mancano ancora tutta una serie di voti da parte delle zone democratiche, specialmente per posta, quindi Murphy dovrebbe essere in grado di vincere.
Voti per posta che mancano anche in Virginia, quindi è impossibile parlare dell’ampiezza della vittoria repubblicana perché il conteggio dei voti potrebbe ridurre il margine di vittoria di Youngkin e delle altre due cariche. Un ribaltamento dell’elezione qui è però impossibile.
I repubblicani sono stati in grado – tanto in New Jersey ma soprattutto in Virginia – di montare un’offensiva che non riguardasse solo le loro aree rurali, ma che attecchisse anche nei sobborghi, che nei precedenti quattro anni avevano voltato loro le spalle. Un segnale che deve preoccupare i democratici in vista delle midterm 2022, perché è chiaro ormai che i repubblicani non hanno bisogno del nome “Trump” sulla scheda elettorale per andare a votare, come ipotizzato con i ballottaggi in Georgia a gennaio di quest’anno.
Anzi, lo spauracchio del ritorno di The Donald non ha funzionato e gli elettori hanno anzi premiato un candidato governatore in Virginia che parlava dei temi sentiti.
La vittoria GOP in Virginia dev’essere poi presa per quello che è: un ripudio dei democratici a livello nazionale e dell’Amministrazione Biden. Non può non essere così quando in soccorso di McAuliffe si presenta tutto l’armamentario della sinistra statunitense, da Biden a Kamala Harris – Presidente e Vice hanno fatto comizi –, passando per Barack Obama e Stacey Abrams. Un rigetto che avviene mentre a Washington l’opposizione dei repubblicani è sostanzialmente assente o fatta di autogol.
Adesso sarà interessante vedere l’atteggiamento dei moderati del Partito Democratico nei confronti della legge di spesa sociale. Perché le elezioni passano, le conseguenze e la voglia di resa dei conti resta.
344 views06:43