Katia Toninelli - Sulla soglia tra cielo e terra.

2022-01-17 15:33:34 Aprire / Come

2022-01-10 13:43:19 I CRISTALLI DEL PIACERE
Dare spazio al Piacere… perché?

Spesso nella nostra società le reazioni emotive sono disapprovate come un segno di perdita di controllo, la funzione del sentire è considerata inferiore.

Il 2° Chakra è il centro energetico che reclama il diritto di sentire, di essere passionali, di vivere serenamente la nostra sessualità, di provare piacere, senso di bisogno o vulnerabilità.

Se con il 1° Chakra abbiamo sviluppato il radicamento con l'elemento terra, ora la sfida del 2° Chakra è proprio l'opposto, lasciarsi andare, correre, muoversi, essere fluidi proprio come il suo elemento: l'acqua.

Da bambini il piacere lo sperimentiamo attraverso il tatto, la vicinanza, il gioco, proviamo piacere nell'esprimere vitalità, e se quella vitalità viene ricompensata d'amore e incoraggiamento la vita diventerà un'esperienza piacevole.

Spesso quando cresciamo ci viene detto di mettere da parte i nostri piaceri, di lavorare sodo, di negare o controllare le nostre emozioni.
I piaceri che un tempo conoscevamo vengono regolati dal senso di colpa, trattenuti all'interno della rigidità del corpo e della mente.

Le strategie di cura per riequilibrare il 2° Chakra sono diverse: ovviamente il movimento, per scongelare le rigidità nel nostro corpo, cercare di rilasciare le proprie emozioni, lavorando sul senso di colpa per sanare le ferite del nostro bambino interiore.

Oltre a portare consapevolezza, normalmente io lavoro sui centri energetici con il Reiki o attraverso un riequilibrio con i cristalli.
Si possono usare diverse pietre: la Corniola, che è la pietra della gioia, che ci fa sentire più gioiosi, la Fluorite che è la pietra che ci dà fluidità, che non ci tiene in una energia stagnante, ma che ci aiuta a mollare il controllo, il Quarzo Rutilato che sblocca qualsiasi Chakra. Spesso uso anche la Pietra della Luna, che ci connette con il nostro sentire, o il Corallo che ci permette di riscoprire la gentilezza nella nostra emotività, la bellezza di ciò che è in noi, il Quarzo Ialino che dà luce e ci aiuta a rimanere positivi.

Ovviamente il trattamento è molto soggettivo, per cui ogni volta possono essere cristalli diversi, a seconda di cosa la persona ha bisogno.

Vi aspetto
Katia Toninelli Aprire / Come

2022-01-10 12:57:35 Aprire / Come

2022-01-09 14:48:20 Prima di immergermi in qualsiasi lettura dei TAROCCHI è importante per me creare uno "spazio sacro", uno spazio che possa riportare alla vita questi simboli, renderli vivi, tridimensionali, resuscitarli alla luce della coscienza. Questi simboli come i miti descrivono un cammino di AUTOTRASFORMAZIONE, e si collocano al di fuori del tempo rimanendo però sempre attuali in ogni istante della storia, ma a seconda del periodo che stiamo vivendo possono assumere delle sfumature diverse, che colui che li interpreta deve essere in grado di cogliere.

I Tarocchi sono il POTENZIALE INESPRESSO di ogni coscienza perché è
la coscienza stessa ad averli emanati come matrice del linguaggio archetipico, che vuole essere svelato, reso vivo, pratico e portare la propria utilità attraverso il simbolo. Restituirli alla vita richiede consapevolezza, è importante connettere il proprio pensiero al respiro, fare silenzio, spazio... e portando attenzione a quel ARCANO, immergersi nel suo simbolismo e attendere che qualcosa si mostri alla coscienza, in qualunque modo, come visione o intuizione, come voce o sensazione. I simboli prendono la vita e la luce che spetta loro nella stessa misura in cui il mio sguardo interiore è disposto ad accoglierla.

Per questa ragione è fondamentale la predisposizione intima che io metto in opera affinché questo avvenga. Basilare per me sono ad esempio gli esercizi di meditazione e di visualizzazione che possono aiutare i miei centri psichici, sesto e settimo Chakra, ad ampliare la propria capacità intuitiva, percettiva e della visione e centrale è avere grande rispetto per le "verita" che questi antichi simboli mi vogliono svelare.

Vi aspetto Aprire / Come

2022-01-09 14:47:17 Aprire / Come

2021-12-28 16:42:13 Nella resa, non hai più bisogno di difese dell'ego e false maschere. Diventi molto semplice, molto reale. È pericoloso, dice l'ego. Ti farai male. Diventerai vulnerabile. Ciò che l'ego non sa, ovviamente, è che solo attraverso il lasciar andare la resistenza, diventando vulnerabile, puoi scoprire la tua vera ed essenziale invulnerabilità.

Eckhart Tolle Aprire / Come

2021-12-20 21:03:18 Questo momento dell'anno è il momento più buio, la luce lascia spazio alla parte più buia, oscura. Da domani però torniamo verso la luce, le giornate torneranno ad allungarsi.
Ci dovrebbe essere comunque sempre equilibrio tra le due dentro di noi, una non deve negare l'altra. E' importante che la nostra coscienza integri la nostra parte ombra, che siano in egual modo presenti.

L'ombra rappresenta le nostre energie represse che vengono tenute bloccate nel mondo dell'inconscio. Non muoiono, né cessano di funzionare ma non fanno più parte della consapevolezza cosciente, non vengono più espresse direttamente dalla nostra attività cosciente. Di conseguenza sono agite inconsciamente talvolta con grande forza, il che ci sottrae molta energia. Quando l'ombra non viene riconosciuta viene proiettata solitamente sugli altri, o quando ci polarizziamo, diventiamo come magneti che attirano a sé il polo opposto. Invariabilmente attiriamo quelli che incarnano la nostra ombra rifiutata.

I nostri aspetti ombra come, appunto, dei bambini rifiutati si avvalgono di un comportamento sempre più estremo per ottenere attenzione. Questo può creare molta sofferenza sia in noi, che nelle persone che ci sono vicine. Se degli elementi della nostra personalità non vengono espressi non evolvono. Cosicché i nostri desideri e bisogni si trasformano in capricci, la nostra comunicazione diventa incomprensibile, i nostri bisogni non vengono soddisfatti da amore e intimità, e i nostri desideri sessuali diventano fantasie ossessive.

Recuperare l'ombra significa recuperare le energie istintive delle nostre necessità e dei nostri desideri in modo da poterle incanalare in modo appropriato. Ciò significa non consegnare la coscienza all'ombra, ma piuttosto portare l'ombra alla coscienza.
Aprire / Come

2021-12-20 21:03:02 Aprire / Come

2021-12-14 18:19:13 Aprire / Come

2021-12-14 18:13:51 "Perdere la nostra connessione con il nostro corpo significa diventare privi di una patria spirituale. Senza un'ancora galleggiamo privi di scopo, sbattuti dai venti e dalle onde della vita. La sconnessione dal corpo è un'epidemia culturale. Di tutte le perdite che oggi disgregano l'animo umano, questa alienazione può essere la più allarmante, perché ci separa dalle più vere radici (MULADHARA-PRIMO CHAKRA) dell'esistenza. Con valori degradanti, con routine automatiche e ambienti che annichiliscono i nostri sensi, perdiamo la gioia che nasce dalla connessione dinamica con l'unica presenza viva che ci viene garantita in nostro possesso per tutta la vita: il nostro corpo. Ci viene insegnato a controllare il corpo attraverso la mente, che è considerata assai superiore. Ma il corpo possiede un intelligenza i cui misteri la mente deve ancora scoprire.
Leggiamo nei libri come mangiare, fare l'amore, quanto dobbiamo dormire e imponiamo queste pratiche al corpo invece che ascoltarlo dal di dentro. Privati del corpo, come aspetto unificante dell'esistenza, ci frammentiamo. Reprimiamo la nostra vitalità e diventiamo simili a macchine facilmente manipolabili. Mettersi in contatto col corpo significa collegarsi con la terra, avere radici nella realtà biologica dell'esistenza."

Anodea Judith Aprire / Come