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il Vangelo del giorno

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2022-08-30 05:15:55 IL MESSIA CHE GUARISCE #vdg300822
10 views02:15
Aprire / Come
2022-08-29 05:16:11 Audio #vdg290822
Da ascoltare se oggi vai di fretta...
#audiovangelo by silvestrini
Mc 6,17-29
silvestrini.it
14 views02:16
Aprire / Come
2022-08-29 05:16:09 Vita #actio
Il peccato genera il peccato. Una condotta riprovevole ed una vita basata solo sull'appagamento dei propri desideri può portare a conclusioni drammatiche, anche se non sempre volute, completamente. E' quanto è accaduto ad Erode che si trova "costretto" a far uccidere San Giovanni Battista. La scena che ci presenta San Marco e rapida nei suoi tratti ma profonda nelle rappresentazioni psicologiche dei personaggi. Centrale è la debolezza di Erode, presentato come un peccatore sottomesso alle leggi del desiderio e dal potere sfrenato. La sua carica regale è sfruttata per appagare i suoi desideri con feste e banchetti dove regna la lussuria. Si lascia avvincere dal ballo lascivo di una giovane ragazza: Salomè. Imprudentemente Erode si lascia sfuggire un giuramento che risulterà fatale per la presenza di Erodiade che covava nel suo seno desideri di vendetta. La regina consiglierà perfidamente la figlia che le sembra sottomessa. Erode, Salomè ed Erodiade, seppur con connotati psicologici diversi sembrano essere sottomessi; le loro azioni e le loro decisioni non sono libere ma condizionate da altri fattori A queste figure si contrappone nettamente quella di San Giovanni Evangelista nella sua integrità. Egli si trova in carcere ma dimostra una libertà interiore più forte. E' perfettamente consapevole delle conseguenze delle sua azioni e non rinuncia a proclamare la verità, anche se ciò gli costerà la vita. Sono due prospettiva di vita completamente diverse; due ideali che si contrappongono che ci insegnato dove si trovi la vera libertà. Il peccato rende schiavo l'uomo, la verità lo rende libero è l'insegnamento di Gesù che in San Giovanni trova la sua piena attuazione.
A cura dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)
15 views02:16
Aprire / Come
2022-08-29 05:16:08 Contemplazione #contemplatio
Resta in silenzio per un momento...
12 views02:16
Aprire / Come
2022-08-29 05:16:07 Preghiera #oratio
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Accogli, Dio nostro Padre, la preghiera dei tuoi figli, per l'intercessione di san Giovanni Battista, il più grande tra i nati di donna, perché anche la nostra piccola vita sia un'offerta a te gradita. Per Cristo nostro Signore. Amen
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Aprire / Come
2022-08-29 05:16:06 Meditazione #meditatio
Colpito dalla tua venuta nella carne, il Giordano cambiò il suo corso tremando, o Cristo; compiendo il suo battesimo spirituale, Giovanni si fece piccolo nel suo timore. Le schiere degli angeli si stupirono vedendoti nel fiume ricevere il battesimo secondo la carne; coloro che erano nelle tenebre sono stati illuminati e noi ti cantiamo, o Signore, tu che ti manifesti e illumini l’universo.
La memoria del giusto deve essere esaltata, ma a te, Giovanni il Precursore, basta la testimonianza del Signore. In verità, sei il più venerabile di tutti i profeti, poiché sei stato trovato degno di battezzare nell’acqua colui che gli altri profeti avevano solo annunciato. Perciò, dopo aver lottato per la verità, sei andato ad annunciare fino nel regno dei morti Dio apparso nella carne, colui che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29) e che ci dona la sua grande misericordia.
Il glorioso martirio del Precursore è stato una tappa nell’opera di salvezza, perché ha annunciato la venuta del Salvatore fin nel regno dei morti. Pianga ora Erodiade, lei che vuole questo empio assassinio, poiché non ha amato la legge di Dio, né la vita eterna, ma le illusioni che non durano che un istante.
Lunedì 29 Agosto : Liturgia bizantina
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Aprire / Come
2022-08-29 05:16:05 Commento #lectio
Facciamo memoria oggi della decapitazione di Giovanni Battista su ordine del “re” Erode, che in realtà era “tetrarca”, cioè, secondo un dizionario, troppo poco importante agli occhi di Roma per essere chiamato re.
Ecco allora due situazioni paradossali: da un lato Giovanni, che Gesù ricorda come “il più grande fra i nati da donna” (Lc 7,28), più grande dunque di Erode, e anche di Gesù stesso, marcisce nelle prigioni di Erode; dall’altro Erode, rappresentante del potere imperiale in Galilea e quindi la più alta autorità della regione, fa prova di una debolezza distruttrice e mortale, per cui sarà chiamato “volpe” da Gesù (Lc 13,32). Per il pensiero biblico, più della furbizia, ciò che caratterizza le volpi è la loro fama devastatrice: “devastano le vigne che sono in fiore” (Ct 2,15), e perciò sono state usate da Sansone, quando Israele lottava contro i Filistei, per buttare fuoco ai campi di grano dei nemici e annientarli (Gdc 15,14-15). Ciò che ha condotto a queste due situazioni contrarie alla logica umana fu la Parola.
Giovanni - appellandosi probabilmente a Lv 20,21: “Se uno prende la moglie del fratello, è un’impurità; egli ha scoperto la nudità del fratello: non avranno figli” - denunciava il disordine morale in cui viveva Erode. Ciò gli valse il carcere e la morte.
Da parte sua Erode, pur ascoltando questa Parola con piacere, ma non senza perplessità, in realtà non le prestava attenzione, perché, da tipico ipocrita, gli importava solo dell’immagine di sé che offriva ai suoi funzionari e ufficiali, tanto più che era nota la sua reputazione di crudeltà. Ciò rafforza la sua potenza devastatrice che, però, risulta essere una debolezza estrema: per paura dei commensali, si arrende alla richiesta stupida – e teleguidata dall’odio di Erodiade – di una ragazzina che, addirittura comprende alla lettera un ordine che era probabilmente inteso come richiesta generica di messa a morte. Erodiade voleva il silenzio e quindi la morte di quella voce accusatrice che lo esasperava; la ragazza invece, senza nemmeno rendersi conto di ciò che chiede, vuole il macabro spettacolo della testa del Battista su un vassoio e subito.
Stando così le cose, appare in fin dei conti che il vero “potente” o il vero “forte” è Giovanni, anche quando è consegnato alla morte, mentre questo stesso evento segna lo sgretolarsi del potere di Erode.
Assisteremo allo stesso rovesciamento dei parametri consueti al momento della passione e della morte di Gesù. Allora sarà lui il vero attore “forte” di questa tragedia, e sulla croce apparirà come re – non tanto dei Giudei, come stava scritto, bensì signore della morte stessa –, mentre gli altri attori, Caifa, sommo sacerdote, e il sinedrio, Pilato, procuratore romano, e lo stesso Erode si vedranno spossessati di ogni loro dignità e potere: tutti finiscono per arrendersi a una folla urlante, stimolata in ciò proprio da questi “poteri” che corrono ai ripari. Davvero, e fino alla sua morte, Giovanni fu il Precursore del Signore Gesù.
fratel Daniel, monastero di Bose
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Aprire / Come
2022-08-29 05:16:03 Mc 6,17-29 #vangelo
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore
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Aprire / Come