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#curiosità Capizzi contro i marocchini. Per la conquista del | Forza_Italiana OFFICIAL

#curiosità
Capizzi contro i marocchini.

Per la conquista della Sicilia americani, inglesi e canadesi furono accompagnati nel luglio 1943 anche da truppe marocchine.
Fu una partecipazione infelice e poco decorosa per l'esercito alleato, poichè i marocchini lasciarono soltanto brutti ricordi , tanto che i siciliani ancora oggi chiamano "marocchinate" i fatti disdicevoli, osceni e buffoneschi.

Il generale americano Patton, aveva sollecitato i francesi di De Gaulle a contribuire alla campagna bellica in terra di Sicilia e questi non trovarono di meglio che inviare un battaglione marocchino, mentre le restanti truppe dell'Armata francese rimanevano in Africa.
La loro presenza se in un primo momento suscitava ilarità, alla vista del caratteristico costume che indossavano, formato da un lungo ampio camicione, il cosiddetto barraccano, e dei lunghi, intrecciati ed unti capelli, in realtà incuteva paura causa la loro espressione esaltata che sfociava spesso in comportamenti selvaggi e sconci.
Anzichè una regolare formazione, costituivano una sorta di armata Brancaleone" in cerca di polli e galline; di orecchini e denti d'oro; di donne giovani o vecchie da molestare o violentare.

Il loro cammino attraverso l'interno dell'isola, da Licata alle porte di Messina, fu costellato da episodi che spaventarono e inorridirono la popolazione, che quando poteva cercava di nascondersi in rifugi sicuri.
I marocchini furono aggregati agli americani che grazie al contributo della mafia che aveva stretto un accordo con il governo americano ebbero vita facile per arrivare quasi indisturbati da Gela a Palermo , le cose cambiarono nel tratto di isola che va da Palermo a Messina dove le truppe dell'asse si opposero duramente all'avanzata degli alleati , gli africani erano sostanzialmente inutili in questa fase cruenta dell'invasione e furono relegati ad operazioni di retrovia .

A soffrire di più fu la popolazione di Capizzi, un comune dei Nebrodi occidentali in provincia di Messina, che ebbe però il coraggio di difendersi a colpi di roncole, di fucile e che a sua volta non mostrò la ben che minima pietà verso gli africani, in una delle battaglie più crudeli e senza senso della seconda guerra mondiale.
Così mentre in prima linea si combatteva accanitamente, nelle immediate retrovie, a Capizzi, si svolgeva invece una guerra privata tra marocchini e capitini.
La fama delle “ imprese” dei marocchini, scavalcando le linee, aveva preceduto di molto il loro arrivo, creando preoccupazioni ed ansie alla popolazione, specialmente a quella sparsa per la campagna.
Furono prese misure cautelative, armando degli uomini a protezione dei casolari ed evitando che le donne si mostrassero al passaggio dei soldati, specialmente di quelli sbandati.

Gli stessi americani, anche se involontariamente, contribuirono ad aumentare il panico, con l'invito alla popolazione di essere prudenti e di ritirare le famiglie dalla campagna, per evitare facili aggressioni.
A Capizzi i marocchini si accamparono al Piano della Fiera e a M. Rosso, ove fermavano i civili che rientravano in paese per alleggerirli di portafogli, orologi, oggetti d'oro.
Spesso agivano con violenza facendo saltare, con un colpo di baionetta, dalla bocca i denti d'oro, oppure strappando dall'orecchio gli orecchini d'oro.
Rubavano galline e pecore seminando il terrore nelle campagne .
Un ceramese, con indosso una camicia di color nero, per la recente morte di una parente, fu notato da alcuni goumiers (così chiamavano i francesi le truppe africane), i quali, scambiandolo per un fascista, con grida e schiamazzi gli furono addosso e lo tempestarono di pugni, calci
e morsi ed infine lo buttarono dentro un vicino abbeveratoio.
Un altro capitino, abusivamente catturato, venne schiavizzato dai marocchini ed adibito al trasporto dell'acqua.

I capitini, passato il primo momento di sgomento, avendo capito che avevano di fronte soggetti deboli, sprovveduti e superstiziosi, e che gli ufficiali americani e francesi erano indifferenti alla loro sorte (infatti un soldato marocchino fu ucciso da un francese perchè era in