Get Mystery Box with random crypto!

Forza_Italiana OFFICIAL

Logo del canale telegramma forzaitalianaofficial - Forza_Italiana OFFICIAL F
Logo del canale telegramma forzaitalianaofficial - Forza_Italiana OFFICIAL
Indirizzo del canale: @forzaitalianaofficial
Categorie: Uncategorized
Lingua: Italiano
Abbonati: 354
Descrizione dal canale

Descrizione di armi e mezzi, storie di battaglie, racconti di eroi italiani...
Instagram: https://instagram.com/forza_italiana?igshid=1xv8x4pa6qyah
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCvWLqxVOiau7KIMudVkSdKg

Ratings & Reviews

2.67

3 reviews

Reviews can be left only by registered users. All reviews are moderated by admins.

5 stars

0

4 stars

1

3 stars

0

2 stars

2

1 stars

0


Gli ultimi messaggi

2021-11-05 10:15:57

48 views07:15
Aprire / Come
2021-08-28 15:56:51

198 views12:56
Aprire / Come
2021-08-04 23:14:39

472 views20:14
Aprire / Come
2021-07-28 22:19:05 preda ad un attacco di nervi), cominciarono a reagire, in quella che fu una vera e propria battaglia tra poveri.

Alcuni vennero bastonati, altri invece furono impauriti mostrando esplicitamente una corda; temevano infatti che una volta impiccati l'anima non uscisse dal corpo e quindi non raggiungesse il paradiso.
Ma molti furono uccisi a colpi di accetta o per impiccagione.
In contrada Salice, due goumiers furono impiccati a due alberi e lasciati penzolare; altri due furono uccisi a colpi di accetta vicino a Spezzagallo, perchè sorpresi a rubare.
Alcuni morirono in contrada Mercadante per mano dei contadini, irati per vedere foraggiare i cavalli con i covoni di frumento.

Dei cadaveri furono rinvenuti ammonticchiati in un casotto, all'Addolorata.
Un altro fu trovato, dopo alcuni mesi, ancora con il caratteristico costume, in un pagliaio di Pardo.
Molti altri ancora avranno trovato la morte in queste zone boschive e solitarie, ad opera di vaccari e boscaioli abituati ai pericoli e quindi allenati a qualsiasi tipo di difesa, anche cruenta.

Si stimano almeno 50 africani morti e una trentina di siciliani uccisi in questa assurda battaglia.
Finalmente, caduta Troina, l'incubo si dissolse, perchè il battaglione riprese la sua marcia , arrivati a Messina però il generale Patton decise di rispedire la truppa marocchina a casa .
A settembre 43, imbarcato a Palermo, il battaglione venne rimpatriato e il 23 dello stesso mese fu accolto con trionfo a Fez dalla folla per le vittorie riportate in Sicilia.
Le donne stuprate non furono ripudiate e le nubili si sposarono quasi tutte.

Da questa violenza a Capizzi nacquero anche figli. ma gli uomini capizzini li allevarono come propri figli mostrando grande solidarietà con le donne violentate che non si erano “ passate un capriccio”, ma era stata una disgrazia che le aveva colpite, e i bambini “criaturi 'nnuccenti” non avevano colpa.

Fonti : LUIGI ANELLO 1943-1983 IN MARGINE ALL'OPERAZIONE HVSKJ:
CAPIZZI E LE TRUPPE MAROCCHINE NEL 1943
545 viewsedited  19:19
Aprire / Come
2021-07-28 22:19:05 #curiosità
Capizzi contro i marocchini.

Per la conquista della Sicilia americani, inglesi e canadesi furono accompagnati nel luglio 1943 anche da truppe marocchine.
Fu una partecipazione infelice e poco decorosa per l'esercito alleato, poichè i marocchini lasciarono soltanto brutti ricordi , tanto che i siciliani ancora oggi chiamano "marocchinate" i fatti disdicevoli, osceni e buffoneschi.

Il generale americano Patton, aveva sollecitato i francesi di De Gaulle a contribuire alla campagna bellica in terra di Sicilia e questi non trovarono di meglio che inviare un battaglione marocchino, mentre le restanti truppe dell'Armata francese rimanevano in Africa.
La loro presenza se in un primo momento suscitava ilarità, alla vista del caratteristico costume che indossavano, formato da un lungo ampio camicione, il cosiddetto barraccano, e dei lunghi, intrecciati ed unti capelli, in realtà incuteva paura causa la loro espressione esaltata che sfociava spesso in comportamenti selvaggi e sconci.
Anzichè una regolare formazione, costituivano una sorta di armata Brancaleone" in cerca di polli e galline; di orecchini e denti d'oro; di donne giovani o vecchie da molestare o violentare.

Il loro cammino attraverso l'interno dell'isola, da Licata alle porte di Messina, fu costellato da episodi che spaventarono e inorridirono la popolazione, che quando poteva cercava di nascondersi in rifugi sicuri.
I marocchini furono aggregati agli americani che grazie al contributo della mafia che aveva stretto un accordo con il governo americano ebbero vita facile per arrivare quasi indisturbati da Gela a Palermo , le cose cambiarono nel tratto di isola che va da Palermo a Messina dove le truppe dell'asse si opposero duramente all'avanzata degli alleati , gli africani erano sostanzialmente inutili in questa fase cruenta dell'invasione e furono relegati ad operazioni di retrovia .

A soffrire di più fu la popolazione di Capizzi, un comune dei Nebrodi occidentali in provincia di Messina, che ebbe però il coraggio di difendersi a colpi di roncole, di fucile e che a sua volta non mostrò la ben che minima pietà verso gli africani, in una delle battaglie più crudeli e senza senso della seconda guerra mondiale.
Così mentre in prima linea si combatteva accanitamente, nelle immediate retrovie, a Capizzi, si svolgeva invece una guerra privata tra marocchini e capitini.
La fama delle “ imprese” dei marocchini, scavalcando le linee, aveva preceduto di molto il loro arrivo, creando preoccupazioni ed ansie alla popolazione, specialmente a quella sparsa per la campagna.
Furono prese misure cautelative, armando degli uomini a protezione dei casolari ed evitando che le donne si mostrassero al passaggio dei soldati, specialmente di quelli sbandati.

Gli stessi americani, anche se involontariamente, contribuirono ad aumentare il panico, con l'invito alla popolazione di essere prudenti e di ritirare le famiglie dalla campagna, per evitare facili aggressioni.
A Capizzi i marocchini si accamparono al Piano della Fiera e a M. Rosso, ove fermavano i civili che rientravano in paese per alleggerirli di portafogli, orologi, oggetti d'oro.
Spesso agivano con violenza facendo saltare, con un colpo di baionetta, dalla bocca i denti d'oro, oppure strappando dall'orecchio gli orecchini d'oro.
Rubavano galline e pecore seminando il terrore nelle campagne .
Un ceramese, con indosso una camicia di color nero, per la recente morte di una parente, fu notato da alcuni goumiers (così chiamavano i francesi le truppe africane), i quali, scambiandolo per un fascista, con grida e schiamazzi gli furono addosso e lo tempestarono di pugni, calci
e morsi ed infine lo buttarono dentro un vicino abbeveratoio.
Un altro capitino, abusivamente catturato, venne schiavizzato dai marocchini ed adibito al trasporto dell'acqua.

I capitini, passato il primo momento di sgomento, avendo capito che avevano di fronte soggetti deboli, sprovveduti e superstiziosi, e che gli ufficiali americani e francesi erano indifferenti alla loro sorte (infatti un soldato marocchino fu ucciso da un francese perchè era in
379 viewsedited  19:19
Aprire / Come
2021-07-28 22:18:57
301 views19:18
Aprire / Come
2021-07-24 07:36:18

424 views04:36
Aprire / Come
2021-07-13 13:20:53

602 views10:20
Aprire / Come
2021-07-11 11:00:12
#immaginidalfronte
Milite della PAI (Polizia Africa Italiana) su una motocicletta. È armato di MAB 38 che, nella versione PAI, era munito di baionetta ripiegabile come si vede nella foto
702 views08:00
Aprire / Come
2021-07-10 11:00:11
#immaginidalfronte
Due carri L3 lanciafiamme, entrambi nel modello con carellino posteriore sul fronte greco-albanese. Uno dei due è stato immortalato mentre faceva fuoco. Tra i militari nella foto si può notare un sottotenente (riconoscibile per il grado al paramano)
641 views08:00
Aprire / Come